In concomitanza con l’avvio ufficiale della Milano Digital Week intervistiamo Filippo Spiezia, Co-Founder & Creative Director dei Digital Design Days – in programma tra il 16 ed il 18 marzo all’interno del programma della Milano Digital Week – e torniamo a parlare di InnovationFirst per accelerare ed intensificare il ruolo della politica italiana nei confronti dell’innovazione digitale
Città caratterizzata da una forte cultura legata al design e all’innovazione, Milano mette a calendario una settimana dedicata al mondo digitale, la Milano Digital Week che inizierà a prendere ufficialmente “forma” tra pochissimi giorni, il 15 marzo, sotto un claim che ne esplicita gli obiettivi:
“Milano connette Milano. Innovare, progettare, trasformare, includere attraverso il digitale”.
Come anticipato nel servizio dedicato ai Digita Design Days, la creatività e l’ingegno che spaziano tra arte, architettura e design, sempre più “contaminati” dall’innovazione digitale, avranno un ruolo da protagonista. Abbiamo voluto approfondire l’importanza di questi temi e discipline con Filippo Spiezia, Co-Founder & Creative Director dei Digital Design Days, cercando di capirne l’importanza anche da un punto di vista più ampio, quello dell’innovazione del nostro paese.
«Purtroppo oggi in Italia ci sono pochi istituti qualificati a garantire una formazione in linea con il “mondo moderno”, dove il digitale domina ormai qualsiasi disciplina e professione», osserva con un po’ di rammarico Spiezia il quale cavalca però con entusiasmo iniziative come quelle della Milano Digital Week: «si tratta di un momento di educazione, formazione e dibattito che porta a Milano il meglio della cultura digitale italiana ed internazionale».
Innovazione digitale tra sviluppo software e design della user experience
Per quanto riguarda nello specifico i Digital Design Days, «Milano diverrà per qualche giorno il luogo dove sviluppatori, designer e brand di tutto il mondo potranno incontrarsi e scambiare idee, trovare occasioni di collaborazione e avviare progetti di innovazione», spiega Spiezia. «In un contesto mondiale dove tutto è guidato, alimentato, supportato dal software e non esiste più alcun tipo di business che non abbia una base digitale, anche minima ma destinata ad aumentare sempre di più, gli sviluppatori diventano una risorsa preziosissima. Tuttavia, i servizi digitali non possono in alcun modo trascurare “la componente umana” ossia l’interfaccia di interazione, di utilizzo dei servizi da parte delle persone, la user experience: ecco che entrano quindi in gioco designer e creativi».
InnovationFirst: la politica italiana deve avere un ruolo nella formazione e nell’alleggerimento della burocrazia
«Premiare ed incentivare su tutto il territorio nazionale iniziative come quella della Milano Digital Week e dei Digital Design Days rappresenterebbe già un bel successo: l’interesse che si è creato da parte di professionisti ed imprese è sintomatico di un bisogno di cambiamento e di accelerazione dei percorsi di innovazione che non dovrebbe essere trascurato dal mondo politico», è il pensiero di Spiezia. «Anche i singoli cittadini stanno mostrando un desiderio importante: vogliono conoscere, capire, formarsi e prepararsi alle nuove professioni e persino “reinventarsi” grazie alle tecnologie».
Accanto agli eventi dedicati all’innovazione digitale, «servono programmi di formazione più adeguati al contesto attuale e a quelli futuri, estesi a tutte le fasce di età», aggiunge Spiezia.
«L’Italia dovrebbe inoltre prendere esempio da altri paesi per migliorare la digitalizzazione dei servizi al cittadino e alle imprese», dice provocatoriamente l’ideatore dei Digital Design Days. «La burocrazia ingessata è il peggior nemico dell’innovazione perché blocca e demotiva le aziende, spesso anche le più virtuose e volenterose. Il Team per la Trasformazione Digitale ed AgID stanno facendo sforzi enormi su questo fronte, per altro con un approccio collaborativo e partecipativo molto interessante: stanno coinvolgendo cittadini, professionisti, esperti, tra cui anche sviluppatori e designer, per trovare la via più efficace per ridefinire i servizi della Pubblica Amministrazione in chiave digitale».
«Speriamo che queste iniziative non subiscano battute d’arresto per via delle elezioni politiche», è l’augurio finale di Spiezia.