Tailor è un progetto dell’Università di Linköping, in Svezia, nell’ambito del circuito Ue, concepito allo scopo di realizzare una rete di centri di eccellenza (NoEs) per la ricerca e lo sviluppo di un’AI sicura e affidabile.
Tailor, cos’è, cosa si prefigge
Sfruttare al massimo le opportunità e minimizzare i rischi connessi all’AI, richiede un’attenzione particolare sull’AI affidabile, incentrata sugli individui. Un risultato che si può ottenere tramite collaborazioni tra centri di ricerca d’eccellenza concentrati sulla fusione di competenze nelle aree dell’apprendimento, dell’ottimizzazione e del ragionamento. Attualmente, questa attività è portata avanti da una comunità scientifica isolata in cui i gruppi di ricerca lavorano separatamente o all’interno di piccole reti.
Il progetto TAILOR, finanziato dall’UE, si ripropone, sotto la guida Università di Linköping (LiU), di mettere insieme questi gruppi formando un’unica rete scientifica per la costituzione di un’AI affidabile, riducendo in questo modo la frammentazione e potenziando la capacità di ricerca congiunta dell’Europa, aiutandola a prendere in mano il timone e a far progredire lo stato dell’arte di un’AI affidabile. Nella cerchia dei partecipanti sono annoverati 55 partner tra cui l’Università La Sapienza di Roma, l’Università di Pisa e il Laboratorio AI dell’Università di Siena.
I quattro strumenti principali del progetto consistono in una roadmap strategica, un programma di ricerca base per affrontare le sfide maggiori, un finanziamento per la connettività finalizzato alla divulgazione attiva e alla creazione di attività di collaborazione.
Secondo Fredrik Heintz, docente di informatica e AI presso la LiU, e coordinatore di TAILOR, <<siamo soltanto agli albori dello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Quando tra 50 anni guarderemo a cosa stiamo facendo oggi lo giudicheremo piuttosto primitivo. In altre parole, molto resta da scoprire. Ecco perché è importante gettare le basi di un’AI affidabile sin da adesso>>. <<Spesso si guarda all’AI solamente come a un problema tecnologico – chiarisce Fredrik Heintz. Ma ciò che è veramente importante è se ne trae beneficio la società. Se vogliamo ottenere un’AI affidabile e che funzioni bene per la società, dobbiamo assicurarci che sia centrata sulle persone>>.
Video TAILOR
AI affidabile made in Europe
Gli esperti di alto livello del Gruppo Indipendente, istituito dalla Commissione europea, hanno redatto un documento, in prima bozza sottoposto a una consultazione pubblica, enucleando tre componenti per un’AI affidabile:
1) legalità, l’AI deve ottemperare a tutte le leggi e ai regolamenti applicabili;
2) eticità, l’AI deve assicurare l’adesione a principi e valori etici;
3) robustezza, dal punto di vista tecnico e sociale poiché, anche con le migliori intenzioni, i sistemi AI possono causare danni non intenzionali.
Ciascuna componente in sé è necessaria ma non sufficiente per costruire un’AI affidabile. Secondo i ricercatori, <<idealmente, le tre componenti operano armonicamente e si sovrappongono; qualora, nella pratica, si dovessero verificare tensioni tra di esse la società dovrebbe adoperarsi per risolverle>>.
Sulla base di queste premesse, in sede Ue, è stato definito un quadro e un percorso che sarà punto di riferimento di politici e investitori per lo sviluppo di un’AI affidabile.
La rete dei centri d’eccellenza dell’Ue
È in questo contesto che si va concretizzando la costituzione di network di centri d’eccellenza Ue onde garantire che aziende e consumatori possano fidarsi delle tecnologie di intelligenza artificiale sviluppate nelle università e negli istituti di ricerca del continente. L’iniziativa mira a creare un’AI etica e affidabile come “marchio di fabbrica” made in Europe.
Dopo aver lanciato una call pubblica, sono stati finora selezionati cinque progetti (oltre a Tailor, Vision, Elise, HumanE-AI-Net, e AI4Media) per formare una rete al fine di mettere insieme i ricercatori di più alto livello e stabilire un approccio, una visione e un’identità comuni per l’ecosistema europeo dell’AI.
I principali obiettivi di questo programma sono:
- sostenere e sfruttare al meglio il talento e le eccellenze dell’AI già disponibili in Europa;
- promuovere lo scambio di conoscenze e competenze, attrarre scienziati e ricercatori e preservare i talenti;
- sviluppare la collaborazione tra la rete e l’industria;
- promuovere la diversità e l’inclusione;
- sviluppare un’identità unitaria riconoscibile.
L’insieme dei network dovrà rappresentare una risorsa comune e diventare una struttura condivisa, come un laboratorio virtuale che offre accesso a conoscenze e competenze, attrae i talenti, diffonde e dà impulso all’innovazione. Costituendo, inoltre, un facile punto di accesso all’eccellenza AI in Europa, e lavorando in sinergia con la piattaforma AI on demand (AIOD) in grado di rendere disponibili tool, dati, algoritmi e servizi di supporto alla comunità di ricerca.
Il network Ue rappresenta la base di una iniziativa più ampia attraverso Horizon Europe, programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027, pietra angolare dell’ecosistema di eccellenza, delineato nel Libro Bianco della Commissione Ue sull’AI.
La rete è, d’altra parte, il risultato della visione di lungo termine della Commissione Ue che punta a unificare la community AI per favorire ricerca e sviluppo del settore e facilitare l’adozione dei sistemi AI tra le imprese e nella pubblica amministrazione in modo da garantire il progresso e la leadership europea in questo campo.
L’AI viene considerata, seguendo il filo dell’analisi che muove l’attività Ue, un’area di importanza strategica nella competizione globale e un fattore chiave della crescita economica nonché strumento in grado di fornire soluzioni a questioni ed emergenze cruciali di tipo sanitario e ambientale.
Elise, ovvero rendere l’Europa competitiva nella tecnologia AI
Il progetto Elise, che ha ricevuto finanziamenti UE, ha come finalità quella di aumentare il livello di competitività dell’Europa nell’apprendimento automatico e nell’AI avvalendosi di una rete di eccellenza. Il progetto condurrà un programma di dottorato e post-dottorato per attirare in Europa i talenti migliori. Inoltre, avvierà un programma per borsisti volto a ricerche innovative e organizzerà workshop di alto profilo sullo sviluppo delle applicazioni AI. Il coinvolgimento del settore industriale sarà garantito grazie ai numerosi collegamenti dei membri e partecipanti al progetto.
Video: Elise
HumanE-AI-Net, AI antropocentrica
Il progetto HumanE-AI-Net, anch’esso finanziato dall’UE, riunisce i principali centri di ricerca europei, università e imprese in una rete di centri di eccellenza. Alcuni importanti laboratori internazionali che si occupano di intelligenza artificiale collaboreranno in ambiti quali l’interazione uomo-computer, e le scienze cognitive, sociali e della complessità. I ricercatori saranno proiettati fuori dal loro campo ristretto di studio, partecipando a studi che analizzano l’AI su una scala molto più ampia. La sfida consiste nello sviluppo di sistemi AI robusti e affidabili, in grado di “comprendere” gli esseri umani, adattarsi ad ambienti complessi del mondo reale e interagire in modo appropriato in contesti sociali complessi. Il progetto HumanE-AI-Net ambisce a stabilire i principi di una nuova scienza che renderà l’AI più basata sui valori Ue.
AI4Media
Il consorzio AI4Media è composto da 30 partner leader nei settori media e AI (9 università, 9 centri di ricerca, 12 organizzazioni e aziende, tra cui la Rai) e 35 membri associati, L’obiettivo è riunire centri ricerca di eccellenza e un’ampia rete di ricercatori per promuovere collaborazione tra mondo accademico e industria, inclusi gli hub europei di innovazione digitale. Il progetto si propone di definire anche un’agenda di ricerca su AI e sistema dei media implementando l’innovazione in questi ambiti. Nel quadro di AI4Media saranno promossi bandi aperti con finanziamenti mirati e verrà realizzato un programma per lo sviluppo di dottorati. Il network potrà evidenziare casi d’uso per dimostrare l’impatto delle azioni intraprese nel settore dei media.
Vision
Il progetto Vision (Value and Impact through Synergy, Interaction and coOperation of Networks of AI Excellence Centres) è coordinato dall’Olanda onde garantire una posizione d’avanguardia per l’Europa negli sviluppi dell’AI. I responsabili di VISION intendono raggiungere questo obiettivo basandosi su risorse e successo di Claire (Confederation of Laboratories for AI Research in Europe), una rete che riunisce 380 gruppi di ricerca e istituti specializzati nell’AI con 22mila dipendenti e sull’attività di AI4EU, istituita per creare il primo esempio di piattaforma ed ecosistema AI on demand dell’Unione europea.
Conclusioni
Con la creazione di un network di reti di eccellenza la Commissione europea cerca di unire le forze nel settore strategico dell’AI per migliorare la capacità competitiva su scala globale. Le autorità Ue puntano a fare sistema per valorizzare talenti, risorse, promuovere l’innovazione, e gettare le basi un’AI etica e affidabile made in Europe.