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Dal G7 arriva la richiesta di una cooperazione globale per regolamentare l’AI generativa

Le nazioni più industrializzate hanno deciso di dare vita al “processo di AI di Hiroshima”. “Le sfide legate alla governance, alla sicurezza pubblica e ai diritti umani dovrebbero essere affrontate a livello globale”

Pubblicato il 23 Mag 2023

G7

Al G7 di Hiroshima, i leader di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Giappone, Canada, Italia e UE hanno deciso di dare vita quest’anno al “processo di Hiroshima sull’AI”, in collaborazione con l’OCSE e il Partenariato globale sull’AI. In quella che potrebbe essere una delle più rapide risposte normative a una tecnologia emergente, le nazioni industrializzate che compongono il G7 hanno chiesto una cooperazione globale per regolamentare l’AI generativa (vedi il paragrafo Digital a pag.27 del documento).

Lo scopo dell’iniziativa sta nel fatto che le nazioni più industrializzate del mondo devono coordinarsi per definire le barriere di sicurezza per questa tecnologia.

Processo di Hiroshima sull’AI, quali sono i compiti

Il Gruppo è incaricato di discutere la governance dell’AI, la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, la trasparenza, i piani d’azione per affrontare danni come la disinformazione perpetrata da agenti stranieri e l’uso responsabile dell’AI.

“Riconosciamo la necessità di fare immediatamente il punto sulle opportunità e le sfide dell’AI generativa, sempre più presente in tutti i Paesi e settori”, ha dichiarato il G7 in un comunicato. “Le sfide legate alla governance, alla sicurezza pubblica e ai diritti umani dovrebbero essere affrontate a livello globale”.

Il G7 ha inoltre chiesto lo sviluppo di standard globali interoperabili per i quadri di governance dell’AI, lasciando spazio alle variazioni tra i Paesi. Ha inoltre sollecitato l’adozione di standard tecnici internazionali tra le parti interessate.

Le normative sull’AI devono aderire al concetto di Data Free Flow with Trust, in base al quale i flussi di dati tra Paesi devono essere affidabili, proteggere la privacy, i diritti di proprietà intellettuale e la sicurezza nazionale, espandendo al contempo l’economia digitale.

Attenzione anche sui metaversi

Il G7 ha anche riconosciuto i benefici delle tecnologie immersive come i metaversi, che possono “fornire opportunità innovative” e migliorare la sostenibilità dell’industria e della società. Ma anche queste tecnologie devono essere governate con attenzione per evitare che vengano utilizzate in modo improprio.

“In settori come l’AI, le tecnologie immersive come i metaversi e la scienza e tecnologia dell’informazione quantistica e altre tecnologie emergenti, la governance dell’economia digitale dovrebbe continuare a essere aggiornata in linea con i nostri valori democratici condivisi”, ha dichiarato il gruppo.

Questi valori comprendono l’equità, la responsabilità, la trasparenza, la sicurezza, la protezione dalle molestie online e il rispetto della privacy e dei diritti umani.

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