Applicazioni

Sanità, l’education passa per realtà virtuale e aumentata

Tra le modalità più innovative ci sono le soluzioni mobile di self-training, ad esempio in ambito radiologico, la simulazione immersiva e la sala operatoria virtuale

Pubblicato il 09 Giu 2023

Patrizia Palazzi

Siemens Healthineers Strategic Sales Expert

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La Sanità sta affrontando una trasformazione profonda dei suoi paradigmi, con il paziente sempre più al centro in un modello value-based e le competenze del personale sanitario rappresentano un asset fondamentale per il funzionamento efficiente delle strutture sanitarie, anche alla luce di quanto previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza/Missione 6 Salute (PNRR/M6). Fra le soluzioni dedicate al miglioramento delle competenze cliniche e operative del personale sanitario, che si rivolgono sia agli studenti delle professioni sanitarie che ai professionisti che lavorano nell’ambito della Sanità, ci sono percorsi di formazione “blended”, che combinano modalità di formazione da remoto e self-learning a distanza con impiego di realtà virtuale e aumentata in modo da razionalizzare ed efficientare il processo formativo.

Realtà virtuale e aumentata per la radiologia

Tra le modalità più innovative ci sono le soluzioni mobile di self-training che utilizzano la realtà virtuale e aumentata per diverse applicazioni. Ad esempio, in ambito radiologico esiste la simulazione con immersione virtuale per l‘apprendimento e il consolidamento delle competenze del tecnico di radiologia, sugli esami radiografici, in una sala di radiologia virtuale con simulazione completa e accurata del paziente; c’è anche il training sulla consapevolezza dosimetrica tramite simulazione immersiva delle interazioni delle radiazioni all’interno di una sala operatoria virtuale con personale e strumentazione. Inoltre, ancora per applicazioni in ambito radiologico esistono soluzioni di realtà aumentata, fruibili ad esempio tramite tablet, per il training su nuove apparecchiature diagnostiche e visualizzazioni fotorealistiche di dataset di immagini diagnostiche in standard DICOM per risonanza magnetica e tomografia che facilitano l’insegnamento e l’apprendimento dell’anatomia oltre che la comunicazione interdisciplinare e con il paziente.

In ambito pre-chirurgico esiste la simulazione immersiva in una sala operatoria virtuale sulla strumentazione e sulle procedure chirurgiche per gli infermieri strumentisti, che apprendono anche grazie a meccanismi di scoring dei risultati delle simulazioni.

In ambito di medicina di urgenza e anestesiologia viene utilizzata la simulazione realistica di pazienti virtuali pensata per il training di medici e infermieri sulla stabilizzazione di pazienti in condizioni critiche. Le applicazioni di queste tecnologie innovative consentono quindi di integrare strumenti immersivi di apprendimento per garantire una formazione rapida, efficace ed efficiente.

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La realtà virtuale nel training degli operatori della Sanità

La nuova strategia formativa ibrida prevede di utilizzare diverse modalità di training degli operatori sanitari, in particolare attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative come la realtà virtuale e aumentata, per raggiungere i seguenti obiettivi:

  • una curva di apprendimento rapida, efficace ed efficiente, personalizzata e flessibile secondo le esigenze operative e organizzative
  • una formazione e una competenza costante e aggiornata dello staff per risultati clinici e operatività migliorata e mantenuta nel tempo
  • risultati affidabili, riproducibili e un’operatività, in particolare su nuove apparecchiature medicali, efficace ed efficiente.
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I percorsi di formazione “blended” utilizzano ecosistemi integrati per la formazione a distanza, accessibili da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, utili anche per la gestione delle competenze dello staff: questi ecosistemi sono in grado di fornire strumenti di visibilità, accesso e gestione per la verifica della qualità e della conformità della formazione di tutto lo staff e possono essere customizzati con contenuti formativi dedicati, in forma digitale e/o ibrida.

A questi si aggiungono, in particolare nella formazione all’utilizzo di nuove apparecchiature medicali, le esperienze di pratica simulata delle apparecchiature stesse, accessibili da qualsiasi PC connesso ad Internet, che consentono di aumentare la confidenza fornendo a ciascun utilizzatore un’esperienza pratica di utilizzo dell’apparecchiatura in ambiente virtuale per migliorarne l’efficienza nell’uso clinico. Inoltre, permettono di migliorare l’utilizzo di apparecchiature medicali con tempi di avvio più brevi così da mantenere sempre elevata l’operatività quotidiana per una maggiore produttività.

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È possibile integrare questa esperienza di pratica simulata con diversi formati didattici guidati da esperto, dalle aule in presenza, ai formati virtuali, consentendo l’interazione diretta tra formatori e discenti durante l’evento sia che si tratti di seminari, esercitazioni, lezioni. In particolare, il formato virtuale permette al personale sanitario di usufruire da remoto di sessioni personalizzate di formazione sulle apparecchiature simulate realisticamente su piattaforma cloud, permettendo così allo staff di fare pratica sull’apparecchiatura virtuale in maniera sicura e priva di rischi, senza interrompere l’operatività.

A queste modalità si aggiungono i servizi di supporto e formazione personalizzata online con esperti che interagiscono con il personale sanitario tramite connessioni sicure per istruirli sulle apparecchiature e sulle relative applicazioni cliniche. Nello specifico per la formazione del personale all’utilizzo corretto delle apparecchiature e del materiale di uso ad esse collegato, è essenziale poter ottimizzare l’uso dell’attrezzatura senza compromettere l’attività clinica.

Allo stesso tempo, è necessario prevenire tempi di attesa non necessari per i pazienti quando è in corso la formazione sui sistemi. Per questi motivi, è necessario fornire al personale un accesso rapido a sessioni di formazione su argomenti specifici in modo tempestivo ed efficiente, con sessioni brevi e flessibili. Le sessioni di formazione su misura possono includere aspetti come procedure nuove o esistenti o funzionalità migliorate dopo aggiornamenti delle apparecchiature.

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La trasformazione della Sanità

Attualmente la Sanità è oggetto di importanti investimenti previsti nel PNRR/M6. In particolare la componente M6-C2 dedicata a “Innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale” prevede un investimento su “Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario” pari a circa 700 milioni di euro, di cui oltre 100 milioni di euro per la formazione dei medici di medicina generale, oltre 80 milioni di euro per la formazione in infezioni ospedaliere, 18 milioni di euro per la formazione manageriale e digitale e oltre 500 milioni di euro per la formazione specialistica in medicina.

Gli obiettivi nel tempo sono:

  • entro il 2024: 2.700 borse di studio per corsi di medicina generale
  • entro il 2026: 300.000 operatori formati nel campo delle infezioni ospedaliere, formazione per 4.500 professionisti del SSN su competenze manageriali e digitali e 4.200 contratti di formazione medica specialistica finanziati.

Inoltre secondo Salutequità, Associazione per la valutazione della qualità delle politiche per la salute, per far partire le strutture territoriali previste nella componente M6-C1 del PNRR (1.430 Case di Comunità, 435 Ospedali di Comunità e 611 Centrali Operative Territoriali) e mettere a terra quanto previsto dal DM77 in termini di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel SSN saranno necessari circa altri 2mila medici, 20mila infermieri e oltre 30mila unità di personale tra altri dirigenti sanitari, altre professioni sanitarie, operatori sociosanitari e personale di supporto, anche considerando quello già in servizio nelle strutture esistenti, che comunque vanno riadeguate al nuovo modello. Questo personale necessario va adeguatamente formato per realizzare il nuovo modello di sanità di prossimità, in grado di garantire maggiore equità di accesso, soprattutto per le persone con cronicità. Quindi la formazione assume un ruolo cruciale in questo nuovo modello: oggi sono disponibili sul mercato soluzioni e servizi educativi innovativi che permettono di rispondere alle nuove esigenze.

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