Moody’s è una potenza globale nel mondo della valutazione del rischio finanziario, con un vasto patrimonio di informazioni. Grazie a una partnership con Microsoft, ora Moody’s sta portando la potenza dell’intelligenza artificiale generativa al suo interno.
Moody’s utilizza già il servizio OpenAI di Microsoft Azure come motore per sbloccare le informazioni di ricerca e le capacità di valutazione del rischio. Tra i primi servizi a essere implementati c’è Moody’s CoPilot, uno strumento interno che aiuterà i 14.000 dipendenti globali dell’azienda a interrogare e accedere più facilmente a dati e ricerche con la potenza dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
Guardando oltre l’AI, Moody’s sta anche abbracciando la piattaforma di gestione dei dati Microsoft Fabric, annunciata il mese scorso, nel tentativo di gestire meglio i dati per l’AI e l’analisi.
“Gli utenti sfrutteranno la tecnologia per accedere a dati e approfondimenti sul rischio su misura, ricavati dal vasto patrimonio di dati, analisi e ricerche di Moody’s”, dichiara Nick Reed, CPO di Moody’s.
Perché Moody’s sta abbracciando l’AI generativa adesso
L’AI generativa ha suscitato l’interesse di molte aziende in diversi settori, compresi i servizi finanziari. Proprio il mese scorso, JPMorgan ha rivelato di avere in programma un servizio di investimento simile a ChatGPT.
Moody’s ha da tempo incorporato le tecnologie tradizionali di AI nelle sue soluzioni per consentire la scala e la velocità necessarie ad aiutare i clienti a prendere decisioni informate sul rischio. Moody’s ha iniziato a valutare l’AI generativa quando è apparso evidente che i rapidi progressi della tecnologia avrebbero contribuito a sfruttare ulteriormente la potenza dei dati, delle analisi e delle ricerche proprietarie per aiutare i clienti e fornire valore in nuovi modi e attraverso nuovi canali.
“Crediamo che l’AI generativa rappresenti un’enorme opportunità per i nostri clienti e i nostri dipendenti di prendere decisioni più intelligenti e informate”, dichiara Reed.
Combinare conoscenza e opinioni con l’AI generativa
Copilot di Moody’s combina il corpus di conoscenze e opinioni dell’azienda con i più recenti LLM e la tecnologia AI generativa di Microsoft. Copilot è attualmente in fase alfa, ma con i 14.000 dipendenti dell’azienda che agiscono come innovatori, la speranza è di passare molto rapidamente alla fase beta e oltre, con tutte le risposte e i casi d’uso basati sulle risorse di dati proprietarie di Moody’s.
“La nostra visione è che gli utenti combineranno senza soluzione di continuità gli approfondimenti su aree di rischio precedentemente disparate, come il rischio di credito, l’esposizione ESG e la gestione della catena di approvvigionamento”, dichiara Reed. “Rischi su cui Moody’s dispone di una grande quantità di dati e approfondimenti preesistenti, ma che per i nostri utenti possono essere rimasti in silos separati”.
Tutte queste informazioni proprietarie saranno combinate con la barriera di accesso significativamente più bassa che si ottiene con l’AI generativa. I clienti e i dipendenti di Moody’s saranno in grado di interrogare i dati utilizzando i migliori modelli linguistici.
Conformità, sicurezza e necessità di AI aziendale
Bill Borden, vicepresidente aziendale dei servizi finanziari mondiali di Microsoft, conferma il rapporto di lunga data di Moody’s con Microsoft. Secondo Borden, Moody’s voleva trarre vantaggio dall’AI generativa in un modo che si integrasse con i processi esistenti e potesse soddisfare le rigorose esigenze di sicurezza e conformità dell’azienda. È un approccio che si basa su solide fondamenta in Microsoft.
Secondo Borden, l’iniziativa di supportare le società di servizi finanziari con l’AI generativa è un’estensione del lavoro che Microsoft svolge da tempo nel settore. Microsoft, infatti, opera per aiutare le società di servizi finanziari nel loro percorso di trasformazione digitale verso il cloud con un approccio molto strutturato. Un approccio che comprende il funzionamento delle normative nelle diverse giurisdizioni del mondo e che prevede i giusti controlli e modelli di governance.
Per quanto riguarda l’AI generativa, Borden ritiene che Microsoft abbia una solida base con l’AI responsabile, che fa parte della piattaforma. I servizi Copilot che aziende come Moody’s stanno costruendo per i propri dati aziendali si basano sulla stessa infrastruttura che Microsoft utilizza per costruire la propria suite.
Perché Moody’s utilizza Microsoft Fabric
Moody’s non si limita a utilizzare il servizio Microsoft Azure per sviluppare le sue capacità di AI generativa, ma utilizza anche la tecnologia di dati Microsoft Fabric, che consente agli utenti di Moody’s di semplificare la visualizzazione e l’analisi dei dati, riunendoli tutti insieme.
“Moody’s dispone di una vasta gamma di dati proprietari sul rischio in aree quali il credito, l’ESG, l’immobiliare commerciale, la catena di approvvigionamento e molto altro ancora”, dichiara Reed. “Stiamo valutando l’intera serie di possibili casi d’uso con Fabric per determinare la nostra linea d’azione”.
L’idea di avere un data lake non è una novità per un’azienda come Moody’s. I data lake sono diffusi nelle banche, nei mercati dei capitali e nelle compagnie assicurative. Con Fabric, l’idea è quella di avere un ambiente in grado di raccogliere dati da più fonti e di fornire governance, catalogo dati e approfondimenti.