Intelligenza artificiale etica, etica nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Sono gli obiettivi della nuova task force europea, 52 membri chiamati a fornire le raccomandazioni sui principi da seguire per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale
Dopo l’accordo firmato da 25 stati membri dell’Unione Europea per accelerare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Europa e ridurre il gap con Cina e Usa, dalla Commissione di Bruxelles arriva la task force che già entro la fine dell’anno dovrebbe iniziare a fornire le prime linee guida etiche con un duplice obiettivo:
- stimolare lo sviluppo di una intelligenza artificiale etica;
- definire principi etici da seguire nello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Può sembrare una sottigliezza, ma concetti ed obiettivi sono differenti, nel primo caso si guarda all’intelligenza artificiale come “prodotto”, il fatto che debba essere una intelligenza artificiale etica significa che deve rispettare alcuni principi tipici dell’essere umano. Nel secondo caso, invece, si parla di raccomandazioni etiche da suggerire a chi sviluppa soluzioni e servizi di intelligenza artificiale.
Il lavoro della task force dovrebbe, come accennato, produrre le prime linee guida già entro la fine del 2018; si attendono invece per metà del 2019 le cosiddette “raccomandazioni” sui principi da seguire per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.
«La cooperazione tra gli Stati membri punterà al rafforzamento dei centri di ricerca europei sull’intelligenza artificiale, sulla creazione di sinergie tra atenei e imprese e sulla diffusione dei sistemi di finanziamento nonché sull’analisi dell’impatto di questa tecnologia sulla società e sull’economia», dissero poche settimane fa Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, e Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, durante il Digital Day 2018. «Gli Stati membri avvieranno un dialogo continuo con la Commissione, che fungerà da facilitatore».
Secondo quanto riportato da Repubblica.it, La Commissione Ue ha già ufficializzato le nomine delle 52 persone che fanno parte della task force. Tra i membri figurano anche quattro italiani:
- Stefano Quintarelli, presidente del Comitato di indirizzo dell’AgID – Agenzia per l’Italia digitale;
- Luciano Floridi, docente di Oxford di filosofia ed etica dell’informazione;
- Andrea Renda, sociologo e ricercatore del Ceps;
- Francesca Rossi, ricercatrice di IBM sull’intelligenza artificiale (è anche docente, in questo momento in congedo, dell’Università di Padova).