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La rivoluzione dell’AI, per guidarla ci vogliono cuore e cervello



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“Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello” è il volume scritto da Filippo Poletti insieme con Alberto Ferraris per l’editore Guerini Next. Disponibile su tutte le piattaforme online e nelle librerie

Pubblicato il 19 dic 2023



Copertina libro_Smart_Leadership_Canvas_2023

“Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello” è il volume scritto da Filippo Poletti insieme con Alberto Ferraris – Editore: Guerini Next, disponibile su tutte le piattaforme online e nelle librerie dal 1° dicembre 2023.

Chi è Filippo Poletti

Filippo Poletti

Top voice di LinkedIn con executive MBA al Politecnico di Milano, dal 2017 Filippo Poletti cura su LinkedIn una rubrica quotidiana dedicata al lavoro. È stato inserito da WikiMilano tra i protagonisti della vita metropolitana. Speaker, formatore e giornalista professionista ha scritto per oltre trenta testate nazionali, tra cui il Corriere della Sera. Tra i suoi i libri Tempo di IoP: Intranet of People, Grammatica del nuovo mondo, MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose e Ucraina: grammatica dell’inferno.

Chi è Alberto Ferraris

Ph.D. in business management, è professore ordinario in economia e gestione delle imprese all’Università di Torino. È docente dei corsi di Innovation management e digital transformation e Performance management e leadership presso l’Università di Torino ed è autore di diversi libri e di oltre un centinaio di pubblicazioni di carattere scientifico a livello internazionale. È membro dell’advisory board dell’Osservatorio HR Zucchetti e collabora con diverse aziende a livello nazionale.

La sinossi

L’intelligenza artificiale ha bisogno del cuore e del cervello umano: è la prospettiva con cui affrontare l’impresa 5.0, quella nella quale l’intelligenza delle persone collabora con le reti generative. Presentando le nuove teorie manageriali e le esperienze di 20 grandi leader italiani, ideato e scritto dal giornalista Filippo Poletti con il professore ordinario in economia e gestione delle Imprese all’Università di Torino Alberto Ferraris, il libro indica come guidare la fase due dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.

Ad aiutare il manager arriva lo “Smart Leadership Canvas”, strumento di valutazione studiato per l’era dell’intelligenza artificiale assieme agli approfondimenti curati da Great Place to Work Italia e alle testimonianze dei leader innovatori: tra questi, Luca Barilla (vicepresidente Barilla), Paola Chiesi (vicepresidente Gruppo Chiesi), Vincenzo Esposito (CEO Microsoft Italia), Melissa Ferretti Peretti (CEO Google Italia), Marco Gay (presidente Confindustria Piemonte), Gian Luca Grondona (chief HR, organization & systems officer Webuild), Simone Mancini (CEO Scalapay), Floriano Masoero (CEO Siemens Italia), Corrado Passera (CEO illimity), Agostino Santoni (vicepresidente Cisco Sud Europa), Maurizio Stirpe (presidente Frosinone Calcio, vicepresidente Confindustria) e Cristina Zucchetti (presidente e HR manager Zucchetti Group). A tirare le fila è la postfazione scritta da Alessi Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica.

Smart Leadership Canvas: come guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale con il cuore e il cervello” – un estratto del libro

Siamo entrati ufficialmente nell’“IA-cene” o “AI-cene”, l’epoca in cui l’intelligenza artificiale collabora con quella umana. E siamo entrati ufficialmente anche nell’industria 5.0, quella in cui l’intelligenza artificiale collabora con quella umana. L’intelligenza artificiale è una rivoluzione trasformativa: ridefinisce le organizzazioni, i settori, il nostro lavoro, così come la nostra società. Nasceranno, dunque, nuove professioni, dall’“IA-venditore” all’“IA-consulente”, all’“IA-commercialista”, all’“IA-costruttore”, all’“IA-agricoltore o all’“IA-medico”. E ci sarà bisogno di nuovi leader, “intelligence leader”, leader di cuore e di cervello: leader, cioè, attenti alle persone con il cuore e leader attenti agli obiettivi di business da raggiungere con il cervello, appunto.

Per questo servono nuovi strumenti che aiutino i leader ad affrontare la nuova era. Occorre, in sostanza, aggiornare il “business model canvas” ai tempi dell’intelligenza artificiale per arrivare allo “smart leadership canvas”. Il punto di partenza del nuovo canvas o test di valutazione dei leader deve essere la collaborazione tra gli uomini e le macchine. Occorre, in sostanza, dire di no alla competizione tra gli uomini e le macchine, e dire di sì alla collaborazione. L’intelligenza artificiale è una chiave inglese straordinaria, ma non è una persona. Oltre all’abbreviazione di “intelligenza artificiale”, “IA” è anche l’abbreviazione di “information architecture”, perché l’architettura informatica sicura è la conditio sine qua non dell’intelligenza artificiale.

Il secondo passaggio da fare è quello di individuare le azioni concrete orientate alle persone. Serve il cuore del leader, in sostanza, che si prende cura dei collaboratori, oggi spaventati dalle possibili ricadute negative dell’intelligenza artificiale sul loro operato. Tre sono le le domande chiave che il leader deve farsi: come coinvolgerò le persone?; come svilupperò relazioni positive?, come favorirò il wellbeing o benessere in azienda? Occorre, in sostanza, dire di no alla svalutazione delle persone e dire di sì alla loro valorizzazione. Se il test di Alan Turing, quello del 1950, valutava se l’intelligenza artificiale era superiore a quella umana, l’“intelligence leader” deve essere valutato tramite lo “smart leadership canvas” in base al cuore che ha nei confronti dei collaboratori.

Il terzo passaggio da fare è quello di individuare le azioni orientate agli obiettivi da raggiungere. Serve il cervello del leader. Tre sono le domande chiave che il leader deve farsi: come realizzerò gli obiettivi?; come prenderò le decisioni?; come promuoverò l’innovazione? Occorre, in sostanza, dire di no alla visione tattica e dire di sì a quella strategica a medio e lungo termine sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Se lo guardiamo in filigrana, il canvas o test del cuore e del cervello contiene le basi delle AI leadership platform future ossia le piattaforme che saranno sviluppate per aiutare i leader a guidare le aziende.

Ai tempi dell’intelligenza artificiale occorre, dunque, fare l’esame di maturità della smart leadership o intelligence leadership. Sappiamo bene che nella gestione di ogni impresa occorre costruire, valutare e imparare: ai leader serve fare un “assessment” completo.

Da ultimo, a un anno di distanza dal lancio di ChatGPT, avvenuto il 30 novembre 2022, serve passare dall’effetto “wow” dell’intelligenza artificiale all’“act now”. Dobbiamo passare, per citare il titolo di un celebre film, dall’“età delle mele” o dello stupore all’“età dell’azione responsabile”. Lo smart leadership canvas o test di cuore e cervello vuole essere il fischio d’inizio dell’“IA-cene” o “AI-cene” responsabile per le persone e con le persone.

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