Sviluppare l’AI in modo etico e responsabile. È questo il senso ultimo della “Dichiarazione di Trento”, sottoscritta il 15 marzo 2024 nel capoluogo trentino dai ministri del G7 di industria, tecnologia e digitale. Si tratta complessivamente di 62 articoli e quattro allegati, per l’implementazione del “processo di Hiroshima”, avviato lo scorso anno sotto la presidenza giapponese del G7.
L’incontro, presieduto dal ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e dal sottosegretario all’innovazione tecnologica e transizione digitale Alessio Butti, si è tenuto a Palazzo Geremia, sede di rappresentanza del Comune di Trento.
“Dalla competizione tra nostri Paesi si è passati alla piena collaborazione, per esempio nel garantire l’approvvigionamento dei chip”, ha dichiarato il ministro Urso durante la conferenza stampa. Si tratta di “un importante passo a livello internazionale”, per un utilizzo che “deve essere etico e responsabile, preservando la privacy, la sicurezza dei dati personali e l’equità nei processi decisionali automatizzati”.
Servizi pubblici digitali incentrati sull’uomo
La Dichiarazione individua come priorità dei Paesi G7 il governo digitale e lo sviluppo di sistemi e servizi pubblici digitali incentrati sull’uomo, sicuri ed efficienti con l’obiettivo di semplificare la vita dei cittadini e delle aziende.
Il documento finale è frutto di un “percorso che non si conclude, che inizia, che avrà una tappa a giugno dove consegneremo il documento al vertice dei capi di governo ma continuerà nel corso dell’anno” fino alla “seconda ministeriale ibrida di ottobre”, ha spiegato Urso.
Dopo la prima giornata a Verona, durante la quale i delegati dei governi dei sette paesi che compongono il forum del G7 si sono confrontati sull’accelerazione dell’impiego dell’intelligenza artificiale nel sistema economico, sulla sicurezza degli ecosistemi digitali e sullo sviluppo digitale, a Trento i temi di confronto hanno riguardato l’intelligenza artificiale per la pubblica amministrazione e il “Processo di Hiroshima sull’intelligenza artificiale“.
Oltre all’Italia, Paese ospitante, al tavolo si sono seduti Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.
Butti: entro 15 giorni una legge italiana sull’AI
Dopo l’adozione della Dichiarazione, il sottosegretario Alessio Butti ha dichiarato: “La Dichiarazione ministeriale G7 su Industria, Tecnologia e Digitale contribuisce in maniera significativa alla riflessione globale sulla governance delle tecnologie trasformative come l’intelligenza artificiale). Oggi i Paesi del G7 confermano come prioritaria la necessità che l’IA venga sviluppata e utilizzata in modo etico e in linea con i principi e i valori che sono alla base delle nostre democrazie, per il bene dei nostri cittadini e per la coesione, la resilienza, il welfare e il benessere delle nostre società ed economie”.
“Siamo orgogliosi di aver partecipato all’elaborazione dell’AI Act europeo, il primo regolamento al mondo”, ha proseguito Butti. “Credo che il governo nei prossimi 15 giorni licenzierà un testo, su cui tutti i Paesi del G7 ci hanno chiesto di essere informati. In questi giorni andremo ad affinare cosa verrà inserito nel disegno di legge dedicato all’intelligenza artificiale. Dobbiamo riferirci all’AI Act, che ha già definito alcune cose, e dobbiamo permettere alle imprese di adeguarsi al testo europeo”.
La presidenza italiana del G7 elaborerà un toolkit sull’AI nel settore pubblico, ossia uno strumento di lavoro per la diffusione e l’uso etico delle applicazioni. Inoltre, la presidenza produrrà il Compendio sui servizi pubblici digitali con l’obiettivo di raccogliere esempi su come i governi G7 stanno gestendo e utilizzando l’infrastruttura pubblica digitale.
Riportiamo di seguito il testo della Dichiarazione di Trento riguardo all’intelligenza artificiale.
Dichiarazione di Trento sull’intelligenza artificiale
“Le istituzioni, le organizzazioni e gli sviluppatori, implementatori e utenti di intelligenza artificiale partecipano all’evento ‘Hiroshima AI Process: Il Cammino Avanti’ hanno riconosciuto il loro ruolo collettivo nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale in modo responsabile e inclusivo. Hanno dichiarato:
Crediamo che l’accesso alla tecnologia debba essere democratizzato affinché il digitale rappresenti un’opportunità di sviluppo veramente globale e inclusiva per i cittadini, le amministrazioni pubbliche e le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni.
Ci impegniamo a lavorare per l’adozione dell’IA da parte delle imprese, in particolare delle PMI e del settore pubblico, e a contribuire alle iniziative del G7 per promuovere l’adozione e lo sviluppo responsabile della tecnologia. In questo contesto, riteniamo che la collaborazione tra governi e organizzazioni private sia cruciale, basata su valori condivisi.
Riconosciamo che un approccio collaborativo, basato su principi comuni di trasparenza e responsabilità, è essenziale per promuovere lo sviluppo e la distribuzione responsabili e affidabili dell’IA.
Gli sviluppatori, gli implementatori e gli utenti di IA accolgono con favore il ruolo guida del G7 nella promozione della cooperazione internazionale per avanzare nella governance globale dell’IA e l’impegno della Presidenza italiana del G7 a continuare il processo Hiroshima AI lanciato nel 2023 durante la Presidenza giapponese del G7.
Sottolineiamo l’importanza di una collaborazione continua all’interno del G7 e con altri organismi, come l’OCSE, sui dettagli di un quadro di attuazione del Codice di Condotta per le Organizzazioni che Sviluppano Sistemi IA Avanzati volto a promuovere un’IA sicura, protetta e affidabile.”
I partecipanti hanno sottolineato l’impegno condiviso per una cooperazione rafforzata e la creazione di un futuro digitale inclusivo, sicuro e prospero sia per i cittadini che per le imprese.
Junji Hasegawa, Parliamentary viceminister for internal affair and communication, Giappone
Alessio Butti, sottosegretario delegato per l’innovazione e la tecnologia, Italia
François-Philippe Champagne, ministro dell’innovazione, della scienza e dell’industria, Canada.