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Maia, come funziona l’assistente personale sviluppato in Italia



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Prova sul campo per la chatbot caratterizzata dalla specializzazione linguistica, resa possibile dall’introduzione del modello LLM Magiq, appositamente addestrato per le sfumature delle lingue inglese, francese e italiano

Pubblicato il 26 apr 2024



Maia

I modelli linguistici crescono e si moltiplicano. È il caso di Maia, sviluppata dal team italiano di Synapsia, guidato dal COO Stefano Mancuso, anche se di proprietà dell’americana My Maia Inc. Cos’ha di particolare questo chatbot? In primis, diremmo la sua specializzazione linguistica, resa possibile dall’introduzione del modello LLM Magiq, appositamente addestrato per le sfumature di tre idiomi: inglese, francese e italiano. Maia riesce così a migliorare significativamente l’interazione e l’esperienza conversazionale, e contribuisce a un avanzamento tecnologico che punta alla preservazione del patrimonio umanistico e culturale.

Ai4business ha avuto la possibilità di testare il nuovo modello linguistico specializzato per la lingua italiana, nella versione Base.

Da Maia verso l’AGI

Alla base della caratterizzazione di Maia c’è Neural ID, un’identità digitale unica, che coglie e ricorda preferenze, comportamenti e scelte dell’utente. Con questo modello, quindi, forse per la prima volta due individui possono ottenere da un’AI risposte anche molto diverse alla stessa domanda, le cui peculiarità non hanno origine nella formulazione di un prompt, ma direttamente nei loro specifici profili. Ossia, due diverse risposte allo stesso prompt.

Quale sia l’obiettivo che si sono posti i progettisti nel realizzare Maia lo spiega bene lo stesso Stefano Mancuso: “MAIA è totalmente un nuovo modo di interpretare l’intelligenza artificiale ponendola al servizio della vita di tutti i giorni. Con la sua combinazione unica di personalizzazione, privacy e specializzazione linguistica, Maia non è soltanto un prodotto tecnologico avanzato, ma una visione per un futuro in cui la tecnologia si adatta all’individuo. Oltre ciò, abbiamo un obiettivo ambizioso: avanzare verso lo sviluppo di un’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) e, per rendere evidenti i primi passi in questa direzione, con il rilascio di MAGIQ-3, grazie alla funzionalità ‘reasoning’, sarà possibile osservare in chiaro i processi deduttivi che effettua Maia a fronte di ogni input”.

Maia è stato realizzato per agevolare la collaborazione con la comunità open-source. Con MAGIQ-3 non solo condivide progressi significativi, ma invita sviluppatori e ricercatori a contribuire, aprendo la strada a miglioramenti e innovazioni che possano arricchire il progetto.

Una chatbot personalizzata

A differenza di altre chatbot basate su LLM, come già accennato, Maia consente di personalizzare l’esperienza conversazionale. Per fare ciò richiede una serie di informazioni personali, che l’utente è libero di fornire e che vengono comunque protette. A differenza di altre piattaforme, infatti, non li utilizza per addestrare i suoi modelli o per una profilazione indesiderata, ma li scherma grazie a una funzione specifica, voluta per garantire un’esperienza sicura e privata, un nuovo standard di privacy nel digitale.

Personal Profile Graph

Per personalizzare la propria esperienza con Maia, dal menu a tendina occorre entrare su Personal Profile Graph.

Maia

Dalla pagina del proprio profilo personale è possibile inserire informazioni che ci riguardano, circa: Aspetto fisico, finanza, lavoro, istruzione, lifestyle, passioni, famiglia.

Maia

Maia Calendar

Maia

È possibile inserire gli appuntamenti e gli eventi in un calendario, in modo che Maia si comporti come un assistente personale, ricordandoci i nostri impegni e tenendone conto nelle risposte fornite.

Conversazioni Uknow

Uknow è una piattaforma che permette agli utenti di trasformare documenti, immagini e interi siti web in chat interattive, capaci di fornire risposte in tempo reale. Ad esempio, una raccolta di informazioni turistiche viene trasformata da Maia in informazioni date all’utente in caso di domande sui luoghi da visitare e sulle attività e i servizi disponibili in loco, rese disponibili anche attraverso un link pubblico alla chat.

Privacy

Maia

Veniamo al capitolo dedicato alla protezione dei dati. Accedendo alla pagina della Privacy si possono selezionare le opzioni di condivisione dei dati, dando o meno il proprio consenso. In questo modo, l’utilizzatore della chatbot può scegliere quali dati condividere.

La chat

Maia

Ed eccoci al cuore di Maia, la chat. Nella stringa in alto a sinistra è possibile ricercare le chat precedenti, archiviate nel sistema. Nella stringa in basso a destra, invece, è possibile inserire il prompt per ottenere la formulazione della risposta.

Maia

Alle domande poste – nel nostro caso “Descrivi il tipo di governo adottato nella Repubblica Italiana” – Maia risponde in modo stringato, mostrando alcune immagini e un breve testo. La risposta può essere anche ascoltata; la voce, femminile, detta il testo in modo naturale, senza particolari accenti artificiali. Da segnalare la presenza di link a pagine che trattano l’argomento.

Maia, una chatbot e tre servizi

Oltre al servizio Uknow, Maia, che è stato lanciato ai primi di aprile 2024, offre Ufind, l’assistente per la ricerca che personalizza l’esperienza web, fornendo risposte e suggerimenti calibrati sulle reali necessità, dai consigli per lo shopping, alla pianificazione di eventi, passando per l’apprendimento e il benessere. Udrive, un archivio protetto da avanzati sistemi di sicurezza, dove caricare documenti, immagini e fonti web preferite. Non un contenitore statico, ma un servizio che analizza e processa i contenuti caricati, trasformandoli in una risorsa di conoscenza attiva, al servizio dell’utente.

Udrive, Uknow e Ufind sono il nucleo dei servizi Maia, progettati per offrire un’esperienza utente in cui sicurezza, personalizzazione e interattività si integrano per soddisfare le esigenze di accesso alle informazioni e alla loro condivisione.

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