I software ERP sono dei veri e propri coltellini svizzeri e sono in grado di rispondere a qualsiasi esigenza aziendale. La loro evoluzione spinge verso l’integrazione con le AI andando così ad aprire nuove frontiere per ogni tipo di business.
È errato credere che un software Enterprise Resource Planning (ERP) sia destinato solo alle grandi organizzazioni, perché il mercato offre soluzioni per target differenti e perché l’implementazione di un ERP contribuisce alla sopravvivenza di ogni impresa, a prescindere dalla grandezza e dal mercato in cui opera.
Inoltre, essendo modulari, i software ERP coadiuvano ogni comparto aziendale garantendo la piena interoperabilità con gli altri reparti e ciò, a sua volta, si traduce nell’integrazione di flussi, di dati e di tecniche di intelligence che aumentano la competitività dell’impresa. Tutto ciò senza essere Data scientist.
I vantaggi di un software ERP integrato con intelligenza artificiale
Il cuore dell’architettura di un software ERP è la centralizzazione dei dati in un unico database, atout che consente di estrarne valore affinché chi ne fa uso possa fare affidamento su informazioni coerenti, integre e confidenziali. Nello specifico, elencando i principali vantaggi di un software ERP integrato con AI, è doveroso elencare:
- L’automazione dei processi, che coincide con una riduzione dei tempi necessari a svolgere determinati compiti, rendendoli più lineari e semplici ed eliminando la possibilità di errori
- La gestione e l’analisi dei dati. I dati vengono scambiati in tempo reale tra dipartimenti aziendali e, non da ultimo, la loro analisi consente di prendere decisioni puntuali e informate
- L’efficienza operativa è il risultato dei vantaggi dei software ERP con AI. L’automazione del business ne favorisce l’ottimizzazione e, parallelamente, l’analisi di grandi moli di dati permette di avere una visione d’insieme dell’azienda, dei mercati, delle loro condizioni e dei rispettivi orientamenti.
È proprio in virtù dell’integrazione con le AI che gli ERP stanno facendo notevoli passi avanti nel permettere alle imprese di guadagnare in efficienza, in produttività e in competitività.
Migliore efficienza e produttività
L’automazione dei compiti più ripetitivi o maggiormente suscettibili di errore è già una forma di potenziamento dell’efficienza di un’organizzazione, anche perché consente ai dipendenti e ai collaboratori di concentrarsi in attività più gratificanti. Allo stesso tempo, il management è in grado di prendere decisioni ponderate che facilitano anche il controllo delle attività di business. Tutto ciò ha un senso persino olistico: un’azienda i cui comparti lavorano all’unisono – in concerto anche con fornitori e clienti – gode della spinta di flussi e procedure oliate e quindi senza intoppi.
Riuscire a concentrare le informazioni in un unico database snellisce tutte le attività aziendali che condividono – anche solo in modo parziale – i medesimi dati. A prescindere, l’automazione di compiti ripetitivi o ad alti margini di errore favorisce l’operatività, argomento che ha diverse sfaccettature e che dipende dai processi aziendali i quali, in ogni caso, con un software ERP possono essere visti in modo unificato e possono essere più facilmente standardizzati e resi più semplici.
Tutto ciò si trasforma nella possibilità di analizzare una quantità maggiore di dati con le ricadute positive che questo comporta, tra riduzione dei costi e una più elevata competitività.
Riduzione dei costi e aumento dei profitti
Il miglioramento dell’efficienza operativa rappresenta già da sé una riduzione dei costi. Gli strumenti di monitoraggio di cui sono dotati i software ERP consentono di individuare criticità nella produzione di beni o servizi, permettendo così alle imprese di porvi rimedio.
A ciò va aggiunto uno dei valori esclusivi di un software ERP, ossia la possibilità di progettare flussi affinché questi richiedano il minore impiego di forza lavoro possibile e ciò, a sua volta, si traduce in minori costi.
Il ricorso a una base dati comune aumenta la capacità di allineare l’operatività dei diversi comparti aziendali, rendendo il lavoro più fluido e consentendo di smarcarsi dalla concorrenza con beneficio per la competitività.
Come l’intelligenza artificiale può migliorare i processi aziendali
L’apporto che le AI possono dare ai processi aziendali sono diversi e, per certi versi, inestimabili. Benché questi apporti possano variare a seconda del tipo di operatività di un’organizzazione, ce ne sono di comuni che si aggiungono alla già citata automazione dei processi e alla riduzione degli errori tipicamente umani.
Il principale tra questi è la possibilità di ottenere insight dai dati, al fine di avere tutti gli strumenti utili all’assunzione di decisioni informate, mirate e realistiche. Gli ERP con AI consentono di creare reportistica approfondita e curata, con capacità di visualizzazioni tali da essere comprese con facilità da qualsiasi tipo di dipendente a qualsiasi livello gerarchico.
Un linguaggio comune – quello dei numeri – che restituisce in modo immediato la reale situazione dell’oggetto dell’analisi, sia questo interno o esterno all’azienda come, per esempio, le capacità produttive oppure lo stato di salute dei mercati.
Automazione dei compiti ripetitivi
Tra i vantaggi conferiti dagli ERP con AI c’è l’automazione dei compiti ripetitivi. Liberare i dipendenti da quelle attività che ne tarpano le capacità è un beneficio per tutta l’organizzazione, così come lo è potere contare sullo svolgimento di task senza sosta e senza errori di sorta.
È fondamentale valutare che un software ERP può (e dovrebbe) guardare anche al di fuori dell’azienda, unificando i flussi con quelli degli stakeholder. Anche queste attività possono essere automatizzate – demandando però all’operatore umano dei compiti di verifica anche soltanto a campione – e ciò conferisce una standardizzazione dei flussi con conseguenti vantaggi per l’operatività dell’impresa.
Per esempio, in ambito industriale, un software ERP con AI può valutare in modo ciclico la durata delle scorte a seconda della capacità di produzione in essere e avviare in modo autonomo le procedure utili al riapprovvigionamento secondo principi preimpostati che limitano le immobilizzazioni di magazzino le quali, oltre a essere un costo, possono anche incidere sul prezzo di vendita del prodotto nel caso in cui i prezzi delle materie prime fossero volatili.
Analisi predittiva e identificazione di trend
I mercati sono da intelligere, ossia vanno “letti tra le righe” e compresi in tempo reale o, meglio, in anticipo. Potere analizzare i dati e anticiparne gli andamenti ha una doppia valenza, soprattutto per le imprese che trasformano materie prime. Non si tratta soltanto di anticipare i gusti e le preferenze dei clienti, ma di sapere valutare anche l’andamento dei mercati di approvvigionamento che possono essere scombussolati da periodi di abbondanza o di carenza con variazioni repentine dei prezzi e dei tempi utili al loro acquisto.
Personalizzazione dei prodotti e dei servizi
Clienti e utenti tendono ad avere necessità specifiche alle quale si aspettano che il mercato possa rispondere in modo rapido e flessibile. Rapidità e flessibilità sono due aggettivi che entrano nelle corde dei software ERP con AI, che consentono di programmare le linee di produzione con facilità, al fine di produrre beni o sviluppare servizi che incontrano i favori dei consumatori (siano questi mercati, imprese oppure consumatori finali).
Convertire anche solo parzialmente un’isola produttiva deve essere un compito semplice e rapido, i software ERP offrono gli strumenti per intervenire su tutta la filiera della produzione, facilitandone ogni aspetto, inclusi quelli logistici.
I migliori software ERP con intelligenza artificiale disponibili
Il mercato offre una tale quantità di soluzioni che rende difficile un orientamento rapido. Come vedremo, l’esperienza del fornitore di un software ERP è fondamentale, perché a numero maggiore di installazioni corrisponde un maggiore bagaglio di conoscenze specifiche: un software ERP non può essere considerato pronto all’uso, proprio perché è taylor made, viene cucito attorno alle esigenze di un’organizzazione.
Abbiamo scelto cinque soluzioni ERP in base all’esperienza e alle capacità di manutenzione di chi le sviluppa.
SAP S/4HANA h3
SAP S/4HANA Cloud Public Edition è da considerare un ERP pronto all’uso che prevede funzionalità di base e si presta anche (e forse soprattutto) a realtà aziendali più piccole con budget limitati. Si tratta però di una piattaforma che garantisce di misurare le potenzialità di un software ERP con AI integrata, un trampolino per procedere a una seguente istallazione più completa e maggiormente aderente alle specificità di un’organizzazione.
A prescindere dal prodotto scelto, le soluzioni SAP S/4HANA sono scalabili e flessibili, si adeguano dunque con facilità alle esigenze future di un’impresa e. Infine, le attività continue di sviluppo e miglioramento a carico di SAP, così come il servizio di assistenza fornito ai clienti, fanno dei prodotti SAP una soluzione da prendere in considerazione.
Oracle Cloud ERP
Oracle Cloud ERP è una suite di moduli basata su Cloud che supporta le diverse unità aziendali offrendo strumenti di apprendimento automatico (Machine learning), di automazione, di pianificazione e di analisi predittiva. Una suite destinata soprattutto a imprese di medie e grandi dimensioni e copre le esigenze di quelle organizzazioni che hanno più succursali in Paesi diversi.
Ciò non esclude l’utilità dei moduli Oracle Cloud ERP per le piccole imprese, soprattutto per quanto riguarda la pianificazione finanziaria e la gestione dei progetti business critical.
Essendo un servizio erogato in modalità Software-as-a-Service, è usufruibile da qualsiasi dispositivo e demanda a Oracle tutte le attività di manutenzione e aggiornamento. È possibile provare le soluzioni offerte prima di valutarne l’acquisto.
Microsoft Dynamics 365
Un insieme di moduli che aiutano le imprese nella gestione e nella pianificazione. Il punto di forza di Microsoft Dynamics 365 è la familiarità e la capacità di integrazione con i software e i servizi del gigante di Redmond.
L’ERP di Microsoft si concentra soprattutto sulle attività di marketing e di vendita, con un occhio aperto sulla pianificazione finanziaria e sulla catena di approvvigionamento. Ognuno dei moduli può essere provato a titolo gratuito.
La cosa più interessante è la facilità d’uso dell’intera suite, la cui curva di apprendimento è poco irta. La dote che più si addice a Microsoft Dynamics 365 è la predisposizione a ridurre le complessità, estraendo dai dati tutto il valore aggiunto possibile e restituendo un quadro completo e di facile lettura.
Salesforce
Salesforce non ha un ERP propriamente detto. Tuttavia, i Customer Relationship Management (CMR) che sviluppa e la piattaforma Revenue Cloud sono progettati per integrarsi con qualsiasi ERP e, non di meno, MuleSoft fa da gateway a qualsivoglia applicazione e dispositivo.
Tutti prodotti che possono supportare e persino migliorare i software ERP grazie alla centralizzazione dei dati con vantaggi nell’analisi, soprattutto per le aziende customer-centric e quindi particolarmente inclini a offrire la migliore esperienza utente.
Non va dimenticato che gli ERP fanno affidamento sui dati per fornire alle imprese tutto il supporto di cui queste hanno bisogno. Nulla vieta che tali informazioni, che gli ERP tendono a convogliare verso un unico database, possano provenire da software terzi o dall’esterno delle imprese stesse.
Workday
La soluzione proposta da Workday guarda alle aziende di qualsiasi dimensione ed è improntata alla filosofia business first, lasciando alle imprese ampio spazio per riorganizzare i propri flussi in corso d’opera laddove necessario (per esempio, a causa di espansioni o di riduzioni dei rispettivi business). Cloud e AI si fondono per favorire l’automazione, demandata a principi di Machine learning e quindi tanto elastici da adattarsi a tutte le esigenze.
Uno dei punti di forza di Workday è la flessibilità, fondamentale per trarre da un software ERP il massimo vantaggio. Un altro punto saldo è l’intenzione di sgravare l’IT interno dai compiti di manutenzione e aggiornamento e, non di meno, la possibilità di provare l’ERP restituisce alle organizzazioni la corretta dimensione di ciò che Workday è in grado di fare.
Come scegliere il software ERP con intelligenza artificiale
Gli aspetti di capitale importanza da prendere in considerazione rappresentano un grande vantaggio e questo, per quanto possa sembrare balzano, è il primo elemento cardine dei software ERP: la loro adozione impone una profonda revisione dei flussi e delle procedure aziendali, attività che andrebbe svolta con una certa periodicità o per lo meno quando necessaria ma che le organizzazioni, coinvolte dalla necessità di garantire continuità al business, tendono a rimandare ad libitum.
Per entrare nel merito della scelta di un software ERP è necessario:
- analizzare le esigenze aziendali
- valutare l’integrazione dell’ERP con i software già in uso all’azienda
- soppesare le funzionalità AI offerte dalle diverse soluzioni ERP, nonché la loro flessibilità e scalabilità
- prendere in considerazione gli aspetti legati alla sicurezza, alla privacy e alla compliance
- valutare la formazione agli utenti e l’assistenza nel tempo.
Poiché un software ERP collabora al successo di un’organizzazione, è opportuno sceglierlo con calma, dopo una fase di valutazione che può non essere breve. Il tempo impiegato nella scelta di un ERP si tramuta in tempo guadagnato durante le fasi di implementazione.
Valutare le dimensioni e la complessità dell’azienda
Un’operazione concettuale che deve coinvolgere manager e dipendenti di diverso ordine e grado. Nessuno come i collaboratori alla base dell’organigramma aziendale conosce i problemi operativi, nessuno come i manager conosce le difficoltà nel prendere decisioni non avendo a disposizione dati e prospettive adeguate.
Un software ERP è un cambiamento radicale nel modo di lavorare e di assumere decisioni, per questo motivo il progetto di analisi deve essere condiviso dalle persone che, di fatto, sono l’anima pulsante di qualsiasi impresa.
Identificare i processi aziendali da migliorare
È un lavoro fine che non si limita all’identificazione in sé, ma si estende alla priorità con cui i processi vanno migliorati e in che modo. Materia ostica perché va affrontata con ampia mentalità, valutando anche l’ipotesi di cambiare alcuni software aziendali e di sposare la cultura data-driven senza remore e riserve.
Definire il budget
Gli investimenti in AI sono sempre rilevanti, la corrente di pensiero che induce al massimo risparmio deve essere accantonata perché è un ossimoro: uno dei risultati attesi da un software ERP è la possibilità di prendere decisioni puntuali e informate e tendere alla minore spesa è per lo meno un controsenso.
Non intendiamo sminuire la definizione del budget, è però opportuno considerare che uno dei punti deboli dell’industria e del commercio è proprio la predisposizione alla minore spesa possibile che non risolve né risolleva il destino delle imprese. Una volta tagliato il tagliabile, l’unica via d’uscita da crisi e contrazioni delle cifre d’affari è la maggiore produttività: a questo serve un software ERP, a posizionarsi meglio sul mercato smarcandosi dalla concorrenza.
Confrontare le diverse soluzioni sul mercato
È una fase delicata che diventa più semplice se le analisi dei processi e della loro complessità è stata svolta in modo appropriato.
I fornitori del software ERP vanno coinvolti, così come va coinvolto l’IT interno. Gli obiettivi aziendali devono essere messi nero su bianco e i fornitori devono – in modo altrettanto esplicito – garantire di essere in grado di coadiuvare l’azienda nel loro raggiungimento.
È importante che nulla rimanga in sospeso e che ogni accordo preso in fase preventiva venga riportato anche nella fase contrattualistica.
Richiedere una demo gratuita
Il ricorso a duna demo è essenziale, così come è essenziale che, durante il periodo d’uso, il fornitore garantisca un supporto per illustrare nel dettaglio il funzionamento del software, le sue funzionalità e il grado di personalizzazione della soluzione che contribuisce sia alla sua amministrazione, sia al maggiore coinvolgimento dei dipendenti che dovranno farne uso.
Implementare un software ERP con intelligenza artificiale: la guida
Ci si trova di fronte a un progetto che, a seconda delle esigenze specifiche di un’organizzazione, può richiedere fino a tre anni per essere completato. Al pari di ogni implementazione occorre partire dal risultato finale desiderato per poi muoversi a ritroso fissando obiettivi intermedi e ruolini di marcia da rispettare.
L’uso delle AI impone la necessità di avere dati di qualità perché senza questi ultimi nessuna Intelligenza artificiale può offrire risultati degni.
L’implementazione di un software ERP coinvolge un’impresa in ogni sua dimensione: la obbliga a rivedere flussi e procedure e, forse ancora prima, la obbliga a cambiare mentalità aprendosi alla digitalizzazione e alla cultura del dato. Un cambiamento di paradigma che implica la disponibilità a guardare al business in modo diverso.
Pianificare il progetto
Cosa, come, chi, quando e – nel caso di imprese con più sedi – dove. Queste sono le domande essenziali alle quali occorre trovare risposte granitiche, individuando milestone, responsabili, referenti e, soprattutto, documentando ogni singola azione compiuta.
Soprattutto nelle grandi aziende, la rotazione del personale può essere frequente e incessante: è opportuno che chi posa la prima pietra di un progetto ERP lasci traccia scritta di ogni operazione effettuata perché – considerati i tempi necessari all’implementazione – potrebbe non essere più alle dipendenze dell’azienda. Chi rimane, chi si avvicenda e chi lo sostituisce, deve potere riprendere il lavoro dal punto esatto in cui è stato interrotto.
I referenti devono essere persone interne all’azienda e persone che lavorano per il fornitore del software ERP o consulenti preparati in materia. Queste devono potersi coordinare tra di loro in modo continuo e devono essere coinvolte da subito nella pianificazione la quale, per quanto precisa e attendibile, è da considerare sempre un cantiere aperto. L’implementazione di un sistema flessibile come un software ERP richiede flessibilità.
A complicare le cose, come vedremo, interviene la necessità di pianificare l’implementazione del software tenendo conto della progressiva crescita dell’azienda nel tempo.
Coinvolgere tutti gli stakeholder
Un software ERP guarda anche all’esterno dell’impresa. Le funzionalità AI possono essere usate per pianificare anche processi di approvvigionamento o di comunicazione a clienti, investitori e partner in generale.
Occorre quindi che i flussi di dati siano curati e attentamente pianificati, per questo motivo la partecipazione degli stakeholder è inalienabile. È utile ricordare che, tra le proprie prerogative, un software ERP ha l’accentramento dei dati in un unico database, è quindi possibile (se non probabile) che – a seconda della base dati usata – le informazioni debbano essere pulite o standardizzate.
Fornire formazione adeguata agli utenti
Durante la fase di implementazione è opportuno identificare dei key-user i quali, oltre a lavorare con il software ERP e a fornire riscontri in tempo reale, saranno coinvolti nel passare le conoscenze ai dipendenti che inizieranno successivamente a usare la soluzione ERP.
Inoltre, la formazione è da considerare secondo punti di vista diversi: saranno i dipendenti, i collaboratori e gli stakeholder a confrontarsi con il software ERP, più sarà facile da usare e più la sua adozione sarà lineare. Non da ultimo, la formazione è un costo e, ancora una volta, il grado di facilità d’uso del software ERP coinciderà con una minore spesa.
Monitorare i risultati e apportare le modifiche necessarie
Già durante la fase di pianificazione è opportuno prevedere delle metriche per la valutazione dei risultati, attività che dà ulteriore lustro ai key-user i quali, pure se con qualche sacrificio, dovranno lavorare sia con i software attuali sia con la soluzione ERP in via di implementazione.
Le metriche devono tenere conto dell’attendibilità dei risultati restituiti, della facilità d’uso della soluzione ERP e anche della capacità dei referenti di progetto di rispettare i tempi stabiliti.
Un progetto simile è, come detto, un cantiere aperto: non è raro rendersi conto di dovere cambiare le carte in tavola durante l’implementazione e ciò non è grave, a patto che gli aggiustamenti di rotta siano tempestivi e, per essere tali, il monitoraggio deve essere costante e continuato.
Durante il periodo di implementazione, che potrà essere più o meno lungo a seconda dell’entità del progetto, l’azienda cambierà (potenzialmente crescerà) e quindi sarà necessario correggere il tiro assestando l’analisi fatta prima di adottare il software ERP.
I costi di un software ERP integrato con intelligenza artificiale
Quello relativo ai costi è un capitolo enorme che è strettamente legato alle capacità organizzative dell’azienda che sceglie di implementare un software ERP.
Il Total Cost of Ownership (TCO) non include solo il costo di acquisto (o delle licenze d’uso) e quelli degli specialisti impiegati nell’implementazione, deve tenere conto anche dell’infrastruttura hardware necessaria (a meno che non si ricorra a una soluzione in Cloud), delle relative amministrazione e manutenzione e, non da ultimo, della formazione degli utenti e della necessità di lavorare – anche se per un periodo limitato – su due tipi di sistemi diversi, limitando così le capacità di produzione degli utenti coinvolti, i key-user.
Fattori che influenzano il costo
Il primo fattore che concorre a formare il prezzo di un software ERP risiede nelle installazioni on-premise oppure nel ricorso a una soluzione in Cloud.
Al di là delle politiche di prezzo del fornitore del software ERP occorre, nell’adottare una soluzione on-premise, tenere debito conto del prezzo dell’infrastrutture hardware e software necessarie. Oltre ai server e, se del caso anche oltre a pc più performanti, rientrano nel computo i costi per la sicurezza dei dati, per la loro gestione e amministrazione, oltre naturalmente ai costi per la manutenzione dell’intera infrastruttura.
Inoltre, a formare il costo concorrono anche:
- Il mercato in cui opera l’impresa: un’azienda manifatturiera può avere necessità maggiori rispetto a una che produce servizi
- Il numero di utenti: incide sul costo del software ERP (tipicamente sulle licenze), sul costo dell’eventuale infrastruttura e su quelli di formazione
- I moduli ERP: i software ERP sono modulari, laddove ogni modulo copre un’unità specifica dell’impresa tra, per esempio, la pianificazione finanziaria, l’assistenza ai clienti, le risorse umane, eccetera. Il costo del software varia a seconda del numero di moduli acquistati e dei compiti che questi sono chiamati ad assolvere
- La personalizzazione del software ERP: l’intervento di personale specializzato dedito alla personalizzazione delle interfacce grafiche e delle funzionalità della soluzione ERP ha un costo.
A questi vanno ad aggiungersi i costi, anche indiretti, legati all’implementazione del software ERP che, per esempio, può rallentare in modo temporaneo le attività delle unità aziendali durante la messa in produzione.
Software ERP integrato con intelligenza artificiale: un investimento per il futuro
L’automazione dei compiti e le analisi dei dati sono due capisaldi per la sopravvivenza delle imprese e per il loro sviluppo. Non è un caso che la spesa per le AI sia in costante aumento a livello globale. La logica che sta imperando è degna di attenzione: le imprese che investono in AI sono disposte a sostenere costi – in alcuni casi ingentissimi – perché sono utili a generare profitti.
Considerata quest’ottica, ogni spesa è da affrontare nell’ottica di:
- ridurre in futuro i costi di gestione dell’impresa
- ridurre in futuro i costi dei prodotti o dei servizi
- aumentare la produttività
- affrontare i mercati in modo più flessibile
- aumentare la competitività
- smarcarsi dalla concorrenza.
Non da ultimo, le organizzazioni che investono in AI si avvantaggiano sulla concorrenza creando un divario che sarà difficile colmare.
Il futuro dell’ERP: l’intelligenza artificiale come chiave per il successo aziendale
Ridurre l’errore umano, creare impieghi di maggiore qualità, automatizzare flussi, processi e procedure sono aspetti che si riverberano sulla capacità di un’impresa di penetrare il mercato di riferimento.
Produrre beni che incontrano il favore dei consumatori o creare servizi che soddisfano bisogni – anche emergenti – sono attività che raggiungono l’apice del rendimento se vengono avviate con anticipo.
La lettura dei mercati è una delle doti che caratterizzano le AI, capaci di estrarre valore dai dati disponibili e di scovarvi schemi impercettibili anche agli occhi umani più puntuali e attendibili.
Immaginare un futuro senza AI è impensabile e sposarla per il business non è più un’opzione, è questione di sopravvivenza.
Le AI hanno bisogno di dati di qualità e questi sono il risultato di una corretta adesione alla digitalizzazione. La cultura data-driven può essere declinata a qualsiasi comparto aziendale di qualsivoglia impresa, a prescindere dalla sua grandezza e dal mercato in cui opera.
Più moduli ERP che rendono l’intera operatività aziendale lineare, coordinata e senza le oscillazioni tipiche dell’analogico, fanno di un progetto imprenditoriale un successo anche perché mettono il management in condizione di avere un quadro d’insieme preciso, puntuale e costantemente aggiornato che diventa una mappa da leggere per capire quali decisioni prendere, quando prenderle e come metterle in pratica.
Casi di studio di aziende che hanno implementato con successo un software ERP con intelligenza artificiale
Abbiamo scelto tre esempi di organizzazioni attive in comparti completamente diversi. Il primo è la Baylor University (Texas) che, prima di ricorrere a un ERP, aveva diversi applicativi sconnessi tra loro che obbligavano i dipendenti a inserire più volte i dati in diversi software.
Dopo avere unificato i diversi sistemi in una piattaforma ERP, i costi e i tempi di gestione sono diminuiti permettendo ai dipendenti di concentrarsi su attività di più ampio respiro, collaborando all’individuazione delle aree di didattica e di ricerca nelle quali investire.
Il gigante delle strutture per l’ospitalità MGM Resorts ha scelto moduli ERP per la finanza e la contabilità, riuscendo a supportare in tempi brevi tutti i clienti e a migliorare le aree di investimento, prioritizzando gli interventi e garantendo una maggiore compliance adeguandola alle norme di ogni Stato in cui l’azienda opera.
Il più grande produttore mondiale di dischi fissi Western Digital ha fatto ricorso a moduli ERP per riorganizzare e ottimizzare alcune fasi di produzione, unificando e razionalizzando parte dei 3.000 moduli applicativi in uso, accorgendosi che alcuni fossero peraltro ridondanti.
Facendo cooperare tra loro diverse soluzioni (tra le quali sistemi forniti da Salesforce e Workday) sono state attivate procedure di reporting finanziario e di analisi in tempo reale.
Allo stesso modo, grazie all’implementazione di un software ERP, l’azienda ha ridotto i tempi necessari alla pianificazione e all’approvazione degli acquisti, limando una procedura fatta di 16 step fino a renderne necessari soltanto cinque.
Infine, grazie alla riorganizzazione dei processi e a una visione d’insieme di tutti i comparti aziendali, i centri di costo sono stati ridotti da 15.000 a 3.000 circa.
Questi tre casi mostrano l’impatto che un software ERP può avere sulle imprese di qualsiasi settore.