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AI e investimenti: una guida per gli asset manager



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I professionisti che adottano questa tecnologia in modo rapido e responsabile avranno probabilmente un vantaggio competitivo significativo. I leader finanziari devono restare informati sugli sviluppi tecnologici per sfruttare in pieno le opportunità offerte

Pubblicato il 8 lug 2024

Giacomo Barigazzi

Co-fondatore Axyon AI



Axyon

Nell’attuale scenario della gestione di patrimoni, la gara per conquistare un margine competitivo nell’identificazione di opportunità di investimento si è intensificata, raggiungendo livelli di fervore mai visti prima. Il fondamento di un’efficace gestione degli investimenti si basa ancora sull’impiego di numerose ore in un’attenta due diligence e nella raccolta esaustiva di informazioni. Nell’attuale contesto, tuttavia, assume pari importanza il fatto che i leader del settore non solo familiarizzino, ma accolgano con vero entusiasmo le tecnologie emergenti quali l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico (machine learning).

In un’era in cui l’AI è evoluta da un semplice argomento di interesse a uno strumento aziendale ampiamente adottato, trascurarne l’uso comporta il rischio che i gestori rimangano indietro rispetto concorrenti che utilizzano l’AI. Per gli asset manager che operano nel settore dei servizi finanziari altamente regolamentato, uno sforzo proattivo per comprendere l’AI e le sue complessità è una mossa saggia prima di immergersi nella sua implementazione.

La differenza tra AI generativa e predittiva

Prima di esplorare gli usi pratici dell’AI nella gestione patrimoniale, è cruciale differenziare tra AI generativa e predittiva, entrambe utilizzanti il machine learning (ma la prima anche i LLM). L’AI generativa crea contenuti originali come immagini e testi basandosi sui dati appresi, utile per arricchire dati e personalizzare contenuti in ambiti creativi. L’AI predittiva, invece, prevede eventi futuri analizzando dati storici e rilevando correlazioni, fondamentale per i gestori patrimoniali per affinare strategie di investimento e valutazioni di rischio. Comprendere queste distinzioni permette una migliore implementazione di strumenti AI specifici, ottimizzando operazioni, esperienza del cliente e decisioni di investimento.

L’AI predittiva nella gestione patrimoniale

L’intelligenza artificiale predittiva rappresenta una rivoluzione nella capacità di stimare quel che accadrà nel futuro con un’accuratezza sorprendente.

Attraverso l’apprendimento automatico e algoritmi avanzati, l’AI esamina e interpreta continuamente dati storici e attuali per identificare correlazioni e tendenze che sfuggirebbero all’occhio umano. I modelli di AI sono poi addestrati con questi dati per generare previsioni su ciò che potrebbe accadere nel futuro come, per esempio, le variazioni di prezzo di un’azione o le fluttuazioni di mercato, aiutando così i gestori patrimoniali a prendere decisioni informate su dove e quando investire o disinvestire.

Creare un’esperienza cliente personalizzata

Sebbene il beneficio più evidente dell’AI per gli asset manager risieda nel miglioramento dei risultati degli investimenti, il suo utilizzo arricchisce anche l’esperienza del cliente attraverso lo sviluppo di un servizio personalizzato. Per i clienti, strumenti di AI generativa come chatbot e assistenti virtuali stabiliscono un sistema di supporto continuo che fornisce risposte immediate alle query, così come informazioni aggiornate sugli sviluppi del mercato e gli aggiustamenti del portafoglio. Un livello elevato di personalizzazione lungo il percorso di investimento assicura che i clienti non siano solo soddisfatti, ma anche meglio informati – una dinamica che senza dubbio favorisce relazioni umane più forti nel settore.

Considerazioni strategiche per i gestori patrimoniali

Mentre l’adozione dell’AI nel settore dei servizi finanziari si consolida, i gestori patrimoniali affrontano il compito essenziale di scegliere la soluzione WealthTech più adeguata. Non si tratta semplicemente di adottare tecnologie; è fondamentale operare scelte strategiche. È atteso un significativo ritorno sull’investimento (ROI) dalle aziende che implementano soluzioni AI, ma solo una selezione accurata garantirà l’effettivo impatto desiderato dell’AI nella gestione patrimoniale. Trascurare la due diligence durante il processo di selezione può portare all’adozione di una soluzione sia inefficace che potenzialmente dannosa.

L’integrazione è la chiave. Le soluzioni AI dovrebbero allinearsi senza problemi con i sistemi esistenti per evitare interruzioni indesiderate alle operazioni quotidiane. Pertanto, scegliere un fornitore che sia pronto a fornire una formazione estensiva per supportare un’assimilazione fluida nelle operazioni dovrebbe essere anche una priorità per la gestione.

C’è un elemento di autovalutazione richiesto nel processo decisionale. Riconoscendo le aree in un’azienda che richiedono miglioramenti e comprendendo il valore specifico offerto da ogni soluzione AI, i leader saranno nella posizione migliore per identificare un prodotto che porterà miglioramenti significativi nelle aree mirate.

Di fronte a un vasto panorama di alternative disponibili nel 2024, la scelta di una soluzione AI richiede un’analisi meticolosa. I gestori sono chiamati a scrutinare l’adeguatezza di ciascuna opzione rispetto alla propria strategia di investimento e alla sua efficacia in termini di risultati. Avvalersi della consulenza di esperti ed esaminare casi studio di realtà analoghe fornisce ai gestori insight fondamentali, arricchendo il processo decisionale con una conoscenza approfondita e mirata.

L’AI come strumento di potenziamento

Nonostante l’AI sia destinata a rivoluzionare l’industria della gestione patrimoniale incrementando efficienza e innovazione, non mira a sostituire l’elemento umano nel settore. Al contrario, dovrebbe essere vista come uno strumento che amplifica le capacità dei gestori patrimoniali, permettendo loro di focalizzarsi su compiti di alto valore e di maggiore rilevanza per i clienti.

I professionisti che adottano questa tecnologia in modo rapido e responsabile avranno probabilmente un vantaggio competitivo significativo. Con il futuro potenziale dell’AI che appare illimitato, i leader finanziari devono restare informati sugli sviluppi correnti per sfruttare appieno le opportunità offerte da questa tecnologia avanzata.

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