“Abbiamo visto l’opportunità di crescere più velocemente non solo in Italia, ma anche a livello internazionale”. Sono queste le parole con le quali Diego Pizzocaro, CEO e fondatore di Sellf, spiega i motivi che hanno portato alla recente integrazione di Sellf nella scaleup ForceManager.
Una integrazione tra due realtà che fin dall’inizio avevano scelto di “fare lo stesso mestiere” e di investire nella stessa direzione.
“Sellf è una startup nata cinque anni fa e focalizzata sullo sviluppo di strumenti per migliorare il coordinamento e l’ingaggio delle reti di vendita all’interno delle aziende. Fin da subito, ci eravamo posti l’obiettivo di migliorare l’efficienza delle reti commerciali utilizzando strumenti di gamification, lavorando su obiettivi, badge, medaglie. Da parte sua, anche ForceManager si muoveva nella stessa direzione, su una scala più ampia, visto che la società è presente in 36 Paesi”.
La leva tecnologica alla base dei nuovi servizi di ForceManager
Da qui l’idea di far confluire le due aziende in una unica entità, non solo per meglio presidiare il mercato, ma anche e soprattutto per svilupparne le potenzialità grazie alle tecnologie.
Prosegue Pizzocaro, che di ForceManager è oggi country manager: “Sellf ha portato in dote il suo mercato di oltre 600 clienti e più di 100.000 utenti, ma ancor di più ha portato nella nuova realtà la sua volontà di far crescere il segmento del CRM mobile per reti di vendita con l’aiuto di tecnologie come l’intelligenza artificiale”.
Una visione che le due realtà condividono, tanto che i loro team si sviluppo hanno fin da subito messo a fattor comune le rispettive competenze per dar vita a nuovi strumenti a supporto della forza vendita.
Linguaggio naturale per l’assistente virtuale
In particolare, ForceManager è al lavoro per lo sviluppo di un assistente virtuale in grado di supportare i venditori interagendo con loro con in linguaggio naturale. Già disponibile in inglese e spagnolo e con l’inizio del nuovo anno anche in italiano, l’assistente virtuale integra diverse funzionalità utili alla preparazione degli incontri commerciali.
“Si integra con tutti i sistemi dell’azienda, dalla business intelligence all’ERP”, spiega Pizzocaro, che lo definisce un “motore di recommendation” non per gli utenti finali, bensì per i venditori. “Di fatto, effettua operazioni di ingestion su qualunque tipologia di dato, dalle anagrafiche alle trattative, e rappresenta una sorta di ultimo miglio per la forza commerciale”.
I mercati indirizzati
Per lo sviluppo della sua soluzione e delle sue funzionalità, serve una base tecnologica consistente: non a caso, ForceManager fa parte del Mobility Program di Apple ed è partner di IBM per l’utilizzo delle API di Watson.
Quanto ai mercati di riferimento, Pizzocaro parla del mondo assicurativo, di tutte le realtà che si avvalgono del lavoro di agenti e ispettori, del mondo industriale, così come di tutte le realtà con grandi reti commerciali.