Esce a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione – il 12 luglio 2024 – in GU europea del Regolamento (UE) 2024/1689, meglio conosciuto come AI Act, la Strategia italiana per l’intelligenza artificiale (AI) elaborata dal Governo italiano tramite un pool di esperti. L’intento è chiaro: “creare un ambiente in cui l’AI possa svilupparsi in modo sicuro, etico e inclusivo, massimizzando i benefici e minimizzando i potenziali effetti avversi”, come si legge da comunicato ufficiale sul sito di AGID. Si tratta di un documento strutturato che, dopo un’analisi del contesto globale e del posizionamento italiano, si occupa di definire le “azioni strategiche” delle organizzazioni (private e pubbliche) nonché nel settore della ricerca e della formazione. Richiamandoci a quanto già scritto, ci soffermeremo soltanto sugli aspetti che concernono la Pubblica Amministrazione (PA), ipotizzando i pro e contro che dallo scenario così come delineato, si possono già intuire.
ANALISI
Strategia italiana per l’AI 2024-2026 nella PA: tutto quello che occorre sapere
Nel mese di luglio, AGID ha reso noto di aver pubblicato il documento completo della Strategia Italiana, realizzato da un Comitato di esperti e volto a supportare il Governo nella definizione di una normativa nazionale e delle politiche sull’intelligenza artificiale. Analizziamo l’impatto del documento per la Pubblica Amministrazione
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