eventi online

Intelligenza artificiale: il rischio della bolla finanziaria e le politiche per aiutare le piccole imprese



Indirizzo copiato

Settima puntata di AI Talk, format mensile organizzato da Video Backlight di Marco Italiano in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, I-Com Istituto per la competitività e lo Studio legale E-Lex

Pubblicato il 23 ott 2024



AI Talk

I timori per una bolla finanziaria le politiche nazionali per aiutare le piccole imprese nell’adozione delle nuove tecnologie, come l’AI, sono stati al centro della settima puntata di AI Talk, il format mensile organizzato da Video Backlight di Marco Italiano in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, I-Com Istituto per la competitività e lo Studio legale E-Lex, svoltasi il 30 settembre 2024.

AI TALK: L’evoluzione del mercato tra normative ed investimenti
AI Talk del 30 settembre 2024

AI Talk: l’intelligenza artificiale e i timori di una bolla finanziaria

“Sicuramente i timori di una bolla finanziaria dell’AI sono giustificati – ha sottolineato Stefano da Empoli di I-Com – anche dal ricordo di casi del passato, come meno di tre decenni fa il boom delle dotcom, seguito da una caduta verticale dei titoli sui mercati borsistici. Con la differenza che oggi molte delle imprese più attive sul mercato sono grandi aziende che integrano l’AI nei loro prodotti. Pensiamo alle grandi aziende tecnologiche, da Google a Microsoft o a Meta per citarne solo alcune. Diverso il caso delle aziende che hanno puntato solo sull’AI generativa, pensiamo a OpenAI e a Anthropic. Mettendo tutte le uova in un solo paniere si sono assunte rischi elevati che potrebbero anche non pagare nel lungo periodo. Teniamo conto che a fronte di ricavi aumentati in due anni da poco più di zero a oltre 3 miliardi di dollari, secondo indiscrezioni piuttosto accreditate OpenAI chiuderà l’attuale bilancio annuale con un passivo intorno ai 5 miliardi di dollari. Per ora il mercato sta scommettendo in maniera pesante sul fatto che queste aziende, a partire da OpenAI e Anthropic, non solo pareggeranno i loro conti ma raggiungeranno una profittabilita estremamente elevata, tale da giustificare i valori attuali. C’è anche da chiedersi se i modelli di business vincenti risulteranno quelli delle aziende che offrono servizi generalisti a consumatori e imprese, come per l’appunto OpenAI, oppure venderanno tool specializzati, probabilmente con costi molto più ridotti su un mercato B2B più ristretto ma anche con margini più alti”, conclude da Empoli.

AI Talk: il mercato dell’AI in Italia

“Un mercato digitale, in Italia, che vale 79 miliardi di euro” – ha ricordato Eleonora Faina, direttore generale di Anitec-Assinform. “L’AI ha fatto segnare un +55% sul 2022, toccando 674 milioni nel 2023. Per questa tecnologia la crescita è trainata dalle grandi imprese, mentre le PMI faticano a tenere il passo. Servono politiche ad hoc per aiutare le imprese più piccole ad adottare le nuove tecnologie ed essere più competitive”.

AI Talk: scenari innovativi legati realizzabili grazie all’evoluzione delle infrastrutture convergenti

“Molti scenari innovativi legati all’AI, una volta considerati futuristici, sono ora realizzabili grazie all’evoluzione delle infrastrutture convergenti TLC/ICT, come reti fibra e 5G, Cloud, DC, Edge, e piattaforme di Cybersecurity”, ha ricordato Marco Pennarola Head of marketing di Fastweb. “E una società digitale di un paese moderno, che ambisce a proiettarsi verso il futuro, deve dotarsi di infrastrutture affidabili, sicure e resilienti, garantendo una solida governance. Questa è una strada obbligata per assicurarci uno sviluppo sostenibile e in linea con le regolamentazioni e compliance normative, come ad esempio lAI Act. Fastweb intende dare un contributo importante a questo percorso, mettendo a disposizione tutti gli asset necessari: competenze specializzate attraverso team dedicati all’AI e alla Gen AI, un supercomputer per gli sviluppi GenAI e integrato con le nostre infrastrutture e protetto dai nostri SOC, dati di qualità nel rispetto di copyright e privacy e un modello linguistico (LLM) nazionale, progettato per riflettere le peculiarità linguistiche, culturali, economiche e sociali dell’Italia e quindi pronto per essere verticalizzato in diversi mercati, come ad esempio sanità, education, manifattura e finance”.

AI Talk: robotica collaborativa per rilevare in tempo reale i fattori di rischio per la salute fisica e mentale degli operatori

Per l’aspetto tecnologico, l’evento ha ospitato Marta Lagomarsino, ricercatrice presso l’unità Human-Robot Interfaces and Interaction dell’Istituto Italiano di Tecnologia, che si è occupata della valutazione dell’ergonomia cognitiva umana e interazione essere umano – robot in ambiente industriale.

“Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale – ha sottolineato la Lagomarsino – , i robot collaborativi non solo possono operare in modo sicuro al fianco dei lavoratori in ambienti industriali, ma potranno anche rilevare in tempo reale i fattori di rischio per la salute fisica e mentale degli operatori, aiutandoli a svolgere le loro attività in modo più efficace ed ergonomico.”

Articoli correlati

Articolo 1 di 4