ANALISI

LinkedIn: più della metà dei post in inglese sono generati dall’AI



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Lo afferma un recente studio. Questo fenomeno dimostra come l’integrazione di strumenti AI sulla piattaforma sia stata un successo. Resta da vedere se l’uso di tali strumenti abbia realmente cambiato l’essenza della comunicazione sul social media

Pubblicato il 29 nov 2024



LinkedIn

Il post in lingua inglese che avete letto di recente su LinkedIn potrebbe essere stato scritto dall’AI. LinkedIn, il social media professionale di Microsoft, ha difatti abbracciato fortemente l‘intelligenza artificiale, offrendo strumenti per la creazione automatica di contenuti. Un’analisi di Originality AI rivela che più del 54% dei post più lunghi in inglese su LinkedIn sono probabilmente generati dall’AI, un segnale che l’iniziativa ha avuto un grande successo.


L’ascesa dell’AI su LinkedIn

Originality AI ha esaminato 8.795 post pubblici su LinkedIn, pubblicati tra il 2018 e il 2024. L’uso di strumenti AI era inizialmente trascurabile, ma ha visto un incremento notevole con l’arrivo di ChatGPT nel 2023. Questo evento ha portato a un aumento del 189% dei post generati dall’AI, stabilizzandosi successivamente.

LinkedIn non monitora il numero di post scritti con strumenti AI, ma afferma di avere misure per identificare contenuti di bassa qualità. Adam Walkiewicz, responsabile della “rilevanza del feed” di LinkedIn, sottolinea che l’AI è vista come un aiuto per la stesura, ma ciò che conta sono le idee originali condivise dagli utenti.


LinkedIn è noto per essere una piattaforma sobria, ma anche qui si è sviluppata una rete di influencer, popolare anche tra la Gen Z. La crescente domanda di visibilità ha dato vita a un’industria di generatori di contenuti AI per LinkedIn, che promettono di facilitare la creazione di post accattivanti per migliorare l’immagine professionale.


L’opinione degli utenti LinkedIn sull’AI

Diversi utenti di LinkedIn, tra cui scrittori e non madrelingua inglesi, utilizzano modelli di linguaggio AI per migliorare la qualità dei loro post. Sebbene alcuni scrittori siano scettici, altri, come Rakan Brahedni, trovano che il successo di un post dipenda dalla qualità, indipendentemente dall’uso di AI.


LinkedIn si è rivelato un laboratorio ideale per la scrittura AI, dove l’aspettativa di contenuti neutri e inoffensivi rende l’artificialità meno sorprendente. Mentre l’uso dell’AI continua a polarizzare le opinioni, è chiaro che la qualità resta il fattore determinante nell’accettazione dei contenuti generati dall’AI.

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