Cinque trend chiave per l’AI nel 2025. Dall’AI multimodale all’ascesa degli agenti AI. Google fa il punto sullo stato dell’arte dell’intelligenza artificiale generativa. Sempre più aziende riconoscono che l’AI generativa non è un semplice strumento tecnologico, ma un elemento distintivo con il potenziale di ridefinire il panorama competitivo.
Google Cloud ha identificato cinque tendenze chiave dell’AI per il 2025 in Italia. Condividendo questi insight, ha inteso fare luce sulle applicazioni concrete dell’AI di cui stanno già beneficiando le aziende italiane oggi, nonché sul loro potenziale di generare una trasformazione ancor più profonda nei mesi e negli anni a venire.
1. AI Multimodale: una sinfonia dei sensi
Mentre i sistemi tradizionali di AI si basano principalmente su input testuali, l’AI multimodale rispecchia l’esperienza umana attraverso l’integrazione di diverse fonti di dati come immagini, audio, video e testo, permettendo così una comprensione più profonda del contesto e portando a risultati più intuitivi e precisi. Questo è particolarmente rilevante per settori cruciali per l’economia italiana, come il manifatturiero. L’AI multimodale è in grado ad esempio di analizzare i dati dei sensori provenienti dai reparti di produzione e prevedere guasti alle macchine ancor prima che si verifichino, riducendo i tempi di inattività e massimizzando la produttività. Questa tendenza consentirà alle organizzazioni di ottenere informazioni da fonti di dati che in precedenza non erano considerate, migliorando il processo decisionale in vari settori. Si prevede che il mercato globale dell’AI multimodale raggiungerà il valore di 98,9 miliardi di dollari entro il 2037 e che il 40% delle soluzioni di AI generativa diventerà multimodale entro il 2027.
2. L’ascesa degli agenti AI
Gli agenti AI sono sistemi software alimentati dall’AI per perseguire obiettivi e completare attività per gli utenti. Possiamo immaginarli come assistenti digitali proattivi, in grado di automatizzare compiti e aumentare la produttività lungo tutta la catena del valore. Sebbene siano ancora in una fase iniziale di adozione, gli agenti AI stanno guadagnando rapidamente terreno. Un recente sondaggio di Capgemini indica che ben l’82% delle organizzazioni prevede di integrarli entro i prossimi tre anni.
La loro versatilità li rende ideali per casi d’uso sia interni che esterni. Ad esempio, nell’industria turistica italiana, gli agenti AI possono offrire supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, offrendo consigli personalizzati e risolvendo i problemi dei viaggiatori in modo efficiente.
3. Ripensare la ricerca aziendale con l’AI
Il modo in cui cerchiamo informazioni online sta subendo una trasformazione profonda, superando la tradizionale ricerca basata su parole chiave in direzione di un’esperienza più intuitiva e multisensoriale. Gli strumenti di ricerca alimentati dall’AI comprenderanno e risponderanno a immagini, audio, video e comandi conversazionali, fornendo risultati più ricchi e contestualizzati. Questo rappresenta un’opportunità significativa per le aziende italiane che puntano sulla comunicazione visiva, come quelle che operano nei settori della moda e del design.
Si prevede che il mercato della ricerca aziendale raggiungerà i 12,9 miliardi di dollari entro il 2031, trainato proprio dalla crescente adozione di soluzioni di ricerca alimentate dall’AI.
4. Una Customer Experience alimentata dall’AI
L’intelligenza artificiale trasformerà l’esperienza del cliente, creando interazioni così intuitive e personalizzate che la tecnologia alla loro base diventerà quasi invisibile. Questo cambiamento è spinto dalla necessità di migliorare la soddisfazione del cliente, favorirne la fidelizzazione e, in ultima analisi, incrementare la crescita dei ricavi. I sistemi alimentati dall’AI possono analizzare i dati provenienti da diverse fonti, identificare potenziali problemi prima che diventino critici e implementare automaticamente le soluzioni più adatte.
Ad esempio, possono inviare proattivamente informazioni utili ai clienti o indirizzare le richieste complesse agli operatori specializzati. Risolvendo le criticità prima che diventino serie, le aziende possono ridurre il tasso di abbandono e fidelizzare il cliente. Inoltre, gli algoritmi di AI consentono alle aziende di offrire esperienze iper-personalizzate, analizzando enormi quantità di dati per identificare le preferenze individuali e anticipare le esigenze future, personalizzando le interazioni di conseguenza.
5. Rafforzare la sicurezza grazie all’AI
In un panorama digitale sempre più complesso, l’AI sta diventando essenziale per rafforzare la sicurezza e la privacy. Le organizzazioni stanno utilizzando l’AI per consolidare le proprie difese, individuare le minacce e rispondere agli attacchi in modo più efficace. L’AI può analizzare enormi quantità di dati per rilevare schemi e anomalie che potrebbero indicare una violazione della sicurezza, consentendo alle organizzazioni di intervenire tempestivamente sulle vulnerabilità e mitigare i rischi.
Le tecnologie cloud e AI offrono un’opportunità significativa per potenziare la cybersecurity in tutte le organizzazioni italiane. Dalle grandi imprese e dalle aziende di settori altamente regolamentati come quello bancario che affrontano attacchi mirati, fino alle PMI che possiedono risorse limitate per la sicurezza informatica, queste tecnologie offrono accesso a soluzioni avanzate per la rilevazione e la protezione dalle minacce.