L’intelligenza artificiale sta entrando prepotentemente nelle soluzioni informatiche, offrendo alle aziende la possibilità di essere più efficienti e competitive. L’AI, però, non deve essere solo una tecnologia di moda, ma deve essere applicata a ragion veduta e in modo personalizzato per ciascuna azienda.
Per le software house occorre esperienza e un team dedicato in grado di sviluppare soluzioni di precisione. Il Gruppo SAEP, nato nel 1979 – gli anni in cui l’informatica iniziava a essere distribuita nelle aziende – sviluppa e commercializza prodotti software e ha investito in ricerca e sviluppo, oltre che nelle competenze interne, per offrire prodotti che aiutino le aziende a ottenere maggiore efficienza e produttività.
SAEP, la digital transformation di cui hanno bisogno le aziende
“La Suite ERP di SAEP Informatica è un software gestionale per le aziende – trasversale, che abbraccia tanti mercati, anche se il target sono le medie e grandi imprese italiane”, dichiara Laura Rusconi, Socio & PM ERP Gruppo SAEP. “SAEP ICT, l’altra società del Gruppo SAEP, si focalizza invece su uno strumento per le vendite online che si chiama SPIN8 che a seconda della configurazione può essere un’applicazione per gli agenti, un eCommerce B2B o B2C o un CRM. Uno strumento che si adatta molto alle necessità dell’azienda”.
La filosofia di SAEP è quella di produrre software standard in grado di adattarsi alle necessità aziendali. “Sviluppiamo un prodotto standard, quindi lo stesso prodotto viene poi implementato sulle varie aziende. Ovvio, nella sua configurazione può rispondere ad esigenze aziendali molto specifiche grazie a un’ampia e profonda parametrizzazione”, aggiunge Rusconi. “Il nostro motto è ‘facciamo digital transformation, solo quella di cui hai bisogno’. E su questo stiamo lavorando anche in termini di intelligenza artificiale”.
L’intelligenza artificiale nell’ERP
Intelligenza artificiale: sembra essere diventata la parola magica che trasforma tutto in oro. Ma è davvero così? Vediamo qual è l’approccio di SAEP a questa nuova tecnologia. “Innanzitutto abbiamo creato il team artificial intelligence, che lavora sotto il reparto di ricerca e sviluppo”, spiega Rusconi. “Il team ha al suo interno ingegneri informatici e gestionali, che hanno studiato l’intelligenza artificiale durante i loro percorsi accademici, ma anche nei corsi di formazione certificati”.
Il primo progetto sfornato da SAEP è stato un chatbot pensato per essere integrabile negli ERP e affiancare gli utenti. Da questo primo passo sono partiti altri progetti pilota. “Anche in questo caso si è voluto fin da subito mettere in piedi un prodotto standard, parametrizzabile, utile e fruibile”, dichiara Rusconi.
L’AI abbinata alla tecnologia OCR
Oltre a questo chatbot, il gruppo SAEP lavora su un sistema chiamato ROC, che sta per Riconoscimento Ottico dei Caratteri, che utilizza la collaudata tecnologia OCR abbinata all’intelligenza artificiale. “ROC analizza le informazioni, che possono risiedere su PDF, Excel, immagini, ma anche un flusso dati, e le interpreta grazie all’artificial intelligence”, spiega Rusconi. L’informazione crea poi un flusso dati da inviare ai sistemi.
“Il caso su cui abbiamo costruito la prima configurazione di ROC è la lettura dei ddt (documenti di trasporto, ndr) del fornitore e la creazione di un flusso dati che genera le bolle di entrata delle merci. Cioè abbiamo cercato di automatizzare un processo che oggi l’utente fa manualmente: ricevere il ddt del fornitore – un Excel o un Pdf – inserirlo manualmente a magazzino. Il nostro sistema legge l’immagine e riconosce il carattere”, chiarisce Rusconi. “Per interpretare l’informazione prima era necessario fare dei modelli, cioè ogni PDF doveva essere, diciamo, pre-destrutturato. Adesso, grazie all’artificial intelligence non c’è bisogno di costruire un modello per ogni tipo di PDF inviato dal fornitore. Non occorre più specificare”.
Quello del documento di trasporto è solo un esempio, perché ROC è uno strumento standard che può essere configurato su altri casi d’uso.
Una rete neurale di OpenAI per dare al chatbot una “personalità”
Quali sono le tecnologie e gli strumenti di AI che SAEP utilizza più frequentemente?
“I principali sono due modelli di OpenAI,”, chiarisce Rusconi. “Uno è il riconoscimento del linguaggio umano dell’utente, di colui che fa la domanda, la trasformazione di questa domanda in vettori e la ricerca per similitudine in database di nostra proprietà.”
Questo significa che le informazioni con cui il chatbot risponde all’utente sono informazioni presenti sugli archivi proprietari di SAEP, senza attingere a fonti esterne.
“Il secondo modello, invece, riguarda l’addestramento continuo del chatbot e le linee guida che deve seguire. Per fare questo abbiamo sfruttato una piccola rete neurale messa a disposizione sempre da OpenAI. Così che, ogni volta che nel prompt gli si invia una istruzione su come rispondere, non occorre ripetergli ogni volta: tu sei l’assistente virtuale dell’azienda SAEP…” spiega Rusconi.
Come le soluzioni SAEP aiutano gli utenti nel lavoro quotidiano
In che modo le soluzioni SAEP AI stanno aiutando le aziende a migliorare i loro processi? “In primo luogo, con l’automazione dei lavori manuali e di poco valore aggiunto nella componente umana. Il valore creato è il tempo che l’essere umano può recuperare sui task più automatizzabili, ad esempio l’inserimento di un documento, ossia informazioni di cui dispongo che occorre semplicemente inserire all’interno di un sistema”, prosegue Rusconi.
Il più grande valore aggiunto che le soluzioni di SAEP AI possono portare è che “nelle sue otto ore giornaliere di lavoro, l’uomo si liberi da certi task per dedicare il suo tempo, il suo valore, ai casi più strategici, più critici, dove davvero è necessario la parte di pensiero critico cognitivo, e ovviamente dove la macchina non può arrivare”, descrive Rusconi.
SAEP ha sempre messo al centro le esigenze reali dei clienti, sia nello sviluppo del proprio ERP che nell’implementazione dell’intelligenza artificiale, per fornire risposte efficaci. “Abbiamo costruito la nostra crescita sulle necessità delle grandi imprese italiane,” afferma con orgoglio Rusconi. “Molti dei nostri clienti ci hanno scelto venti o trent’anni fa e continuano a lavorare con noi ancora oggi. Questo dimostra che offrire soluzioni aggiornate che prediligono stabilità e affidabilità paga nel lungo termine. Il nostro cliente più longevo ci ha scelto negli anni Ottanta e l’anno scorso ha aggiornato il suo software. Dopo quarant’anni, è ancora con noi,” conclude Rusconi.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con SAEP