Un gruppo di 15 esperti è stato incaricato di contribuire alla definizione della strategia nazionale italiana sulle tecnologie quantistiche. Questo team, denominato “Quantum Technologies Coordination Group”, è stato nominato dalla premier Giorgia Meloni su proposta di Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica.
Indice degli argomenti:
I membri del “Quantum Technologies Coordination Group”
Marco Baldi – crittografia e sicurezza delle reti presso Università Politecnica delle Marche
Paolo Branchini – dirigente di Ricerca INFN RomaTre
Andrea Campora – direttore della divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo
Fabrizio Ciarlo – consulente IT Axway Srl
Salvatore De Pasquale – professore ordinario Fisica presso la Facoltà d’Ingegneria e la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Salerno
Massimiliano Dispenza – responsabile dell’area di ricerca Quantum Technologies, Optronics and Advanced Materials Labs nel Ctio Corporate di Leonardo
Giuseppe F. Italiano – prorettore e professore di Informatica alla Luiss Guido Carli University
Massimo Inguscio – professore emerito di Fisica della materia presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma
Gerardo Iovine
Antonio La Gatta – già docente di corsi sulla meccanica quantistica e sull’implementazione di algoritmi di crittografia
Alessandro Leone – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto per la Microelettronica ed i Microsistemi
Luigi Martino – docente all’Università di Bologna dove insegna cyber security e politica internazionale ed è responsabile del Center for Cyber Security and International Relations Studies
Giorgio Metta – direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia
Massimo Palma – professore ordinario all’Università degli Studi di Palermo
Simone Ungaro – Chief Strategy & Innovation Officer di Leonardo.
Coordinatore: Serafino Sorrenti, già rappresentante per il Governo al Quantum Technologies Coordination Group presso la DG-CNET dell’Ue.
Quantum computing, un mercato in crescita
Secondo l’Osservatorio Quantum Computing & Communication del Politecnico di Milano, dal 2019 le aziende specializzate in tecnologie quantistiche hanno raccolto 5,9 miliardi di dollari, con il 56% di questi fondi provenienti dall’America, il 29% dall’Europa e il 10% dall’Asia.
Il settore del Quantum Computing e Communication è ancora emergente a livello globale, con interessanti tassi di crescita. Dei 458 attori attualmente attivi, il 78% sono imprese “quantum-native”, nate con un modello di business focalizzato su questo ambito. I governi sono i principali promotori di questo sviluppo, investendo miliardi di dollari in ricerca pubblica, consapevoli dell’enorme impatto sulla competitività economica e sulla sicurezza nazionale.
Gli investimenti globali nelle tecnologie quantistiche tra il 2012 e il 2024 ammontano a 23,8 miliardi di dollari, con ulteriori 17,7 miliardi annunciati tra il 2025 e il 2035.
In Italia, l’eccellenza nella ricerca, sostenuta dai fondi pubblici del Pnrr, ha favorito la nascita di startup e spin-off universitari promettenti, che tra il 2023 e il 2024 hanno raccolto 12 milioni di euro in venture capital.
Tuttavia, questo importo è ancora modesto rispetto ad altri paesi europei, come la Francia, che nello stesso periodo ha raccolto 255 milioni di euro.