L’intelligenza artificiale (o AI, dall’inglese Artificial Intelligence) può essere vista come quell’insieme di tecnologie informatiche in grado di espletare attività che generalmente richiedono abilità proprie della mente umana, come la percezione visiva, il riconoscimento del linguaggio, l’apprendimento, l’assunzione di decisioni e l’abilità di tradurre da un idioma a un altro. L’implementazione di queste tecnologie nell’ambito delle procedure amministrative e dei servizi erogati dagli Enti locali può avere effetti molto positivi sia sullo sviluppo del territorio che sulla citizen experience, risolvendo problemi strutturali e inefficienze “croniche” della Pubblica amministrazione locale.
Le lesson learned del settore privato ci dimostrano che l’applicazione di sistemi AI su larga scala ha sicuramente il potenziale per consentire ai governi locali di espletare le proprie funzioni in maniera più efficace ed efficiente, ottenendo sicuri benefici sul lato della spesa pubblica e della qualità dei servizi erogati.
L’intelligenza artificiale, dunque, può incidere profondamente nel processo di ridefinizione del rapporto tra PA locale e privato, in ottica di garantire maggiore trasparenza e affidabilità delle politiche di sviluppo territoriale nonché di assicurare una costante comunicazione bidirezionale in grado di supportare l’ente nel corretto utilizzo dei fondi pubblici e il cittadino nella rapida risoluzione delle diverse problematiche legate ai servizi destinati alla collettività.
Il ruolo dell’Ente locale nella gestione dei fondi pubblici
Per quanto concerne il corretto utilizzo dei fondi pubblici, tema tornato alla ribalta con le ingenti risorse europee recentemente destinate all’Italia nell’ambito del recovery fund, è necessario rappresentare che le criticità vanno ben oltre le già note questioni normative e burocratiche. Al riguardo, di assoluta centralità è il tema inerente alla capacità di programmazione degli investimenti pubblici da parte della PA locale: si conoscono, in via teorica, le criticità da affrontare ma poi, nel concreto, non si riesce mai a implementare una programmazione di dettaglio che sia completamente risolutiva.
In tale ambito, al fine di conseguire gli obiettivi di sviluppo prefissati dagli organi di indirizzo politico, diventa fondamentale, dunque, svolgere la fase di programmazione degli interventi in parallelo con la costruzione di una solida governance multi-livello, in grado di assicurare da un lato, la gestione della complessità delle interazioni tra i diversi stakeholder locali, dall’altro, la definizione puntuale delle esigenze del territorio in termini di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse a disposizione.
La volatilità e la portata globale dell’attuale scenario competitivo, difatti, rendono ineludibile l’ampliamento dei confini dell’azione amministrativa e politica dell’Ente Locale, il quale per poter garantire l’opportuna crescita del territorio deve rinunciare necessariamente al suo ruolo di “leader autocratico”, per fare spazio ad una conduzione di tipo “trasformazionale” e “servente” in grado di promuovere l’innovazione e supportare la collettività locale nei processi di sviluppo.
L’obiettivo finale di una gestione di questo tipo è quello di favorire la creazione di un ampio network relazionale a regia pubblica in grado di veicolare l’utilizzo dei fondi in coerenza con le esigenze di crescita e competitività del territorio e degli stakeholder presenti a livello locale.
L’intelligenza artificiale a supporto delle politiche pubbliche
Con il termine “politiche pubbliche”, si fa riferimento in questa sede a qualsiasi tipo di intervento da parte della pubblica istituzione rivolto ad assicurare un cambiamento dello status quo, allo scopo di creare condizioni più favorevoli per lo sviluppo dell’individuo.
In una governance pubblica così come delineata in precedenza, le tecnologie cognitive possono essere un valido supporto per gli Enti Locali per ottenere una visione più chiara e coerente del territorio e delle scelte di investimento da intraprendere, abilitando capacità predittive e di analisi in grado di incidere fattivamente sulle fasi di definizione delle politiche pubbliche e di programmazione delle risorse, nonché di assicurare il necessario monitoraggio su eventuali scostamenti che possono realizzarsi durante l’attuazione degli investimenti.
Con riferimento a quest’ultimo punto e alla relativa misurazione degli impatti delle politiche pubbliche, allo scopo di garantire la definizione di strategie di pianificazione evidence-based, sviluppate attraverso la comprensione delle esigenze di tutti gli interlocutori locali, risulta essenziale implementare strumenti in grado di ottimizzare i processi di programmazione dell’Ente, individuando in maniera più accurata la domanda e i bisogni della collettività locale ed eventuali gap strutturali da colmare.
Per fare ciò e svolgere, dunque, un’adeguata analisi degli effetti di una politica pubblica è essenziale avere la disponibilità di una solida base informativa. A tal proposito, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata dagli Enti locali per raccogliere puntualmente e rielaborare in tempo reale le informazioni sull’evoluzione dei diversi fenomeni locali, gettando le basi per la costruzione di un set di KPI capaci di fornire elementi utili per interpretare compiutamente la complessità e i cambiamenti degli aspetti ambientali nonché del tessuto socio-economico di un territorio.
Le aree di intervento dell’AI nella pubblica amministrazione locale
Da un punto di vista operativo, al di là degli impieghi nei processi di definizione e attuazione delle politiche pubbliche, le principali aree in cui la PA locale può sfruttare i benefici derivanti dall’applicazione dell’intelligenza artificiale sono le seguenti:
- Customizzazione dei servizi pubblici. Con l’implementazione di tecnologie quali machine learning e deep learning, la PA locale sarebbe in grado di riconoscere, attraverso l’individuazione di esigenze specifiche e preferenze, gli elementi essenziali per aumentare il livello di soddisfazione dell’utente finale, apportando un valore aggiunto effettivo a cittadini e imprese.
- Efficientamento dei procedimenti amministrativi. L’utilizzo di tecnologie cognitive, permette di identificare insight molto utili al fine di migliorare la “produttività” dei procedimenti amministrativi. In tale ambito, migliore e più veloce sarà la capacità dell’Ente di espletare le attività istruttorie, attraverso sistemi AI, più efficace ed efficiente sarà la relativa azione amministrativa, con un evidente riduzione del “time to market” nell’adozione del provvedimento finale.
- Razionalizzazione dei processi gestionali. La combinazione e rielaborazione dei dati mediante tecnologie di intelligenza artificiale aiuterebbe l’Ente Locale ad avere una visione più coerente dei flussi di lavoro e delle attività operative da espletare nonché di risalire più facilmente alla causa di un’eventuale criticità gestionale.
- Ottimizzazione di costi e qualità. L’automazione dei processi mediante applicazioni di intelligenza artificiale potrebbe consentire all’Ente di ottenere risparmi notevoli nella spesa pubblica, accelerare i tempi di risposta, migliorare le performance e spostare l’intervento umano su attività rivolte a progettare una migliore qualità della citizen experience.
- Monitoraggio del territorio. Con l’attivazione di soluzioni di sorveglianza intelligente basate su sistemi AI è possibile rendere più sicure le città, fornendo al contempo una risposta concreta a diverse problematiche legate alla gestione del territorio: dal controllo delle infrastrutture/aree urbane più a rischio alla prevenzione del dissesto idrogeologico, dalla gestione del traffico al problema dello sversamento dei rifiuti e così via.
Le prospettive dell’AI nella pubblica amministrazione locale
I cittadini sono i principali clienti della PA locale e in quanto tali devono pretendere l’implementazione di politiche di sviluppo realmente efficaci, servizi pubblici di alta qualità e prontezza nella risoluzione delle problematiche.
L’implementazione crescente dell’AI può migliorare la capacità dei governi locali di rispondere in maniera esaustiva a queste pretese, attivando un circolo virtuoso che mette al centro le esigenze dei cittadini e amplifica le capacità di ascolto degli organi di indirizzo politico, creando le necessarie condizioni per la crescita del territorio.
Ad ogni modo, l’intelligenza artificiale non può certamente risolvere da sola tutti i problemi della pubblica amministrazione locale italiana, tuttavia può e deve essere considerata un elemento da cui partire per ridefinire i tradizionali modelli di gestione della res publica nonché rivedere i processi di implementazione delle politiche di sviluppo locale, in modo da concentrare più risorse su settori di importanza strategica per il territorio e migliorare l’esperienza dell’utente finale dei servizi pubblici.