La rete è il cuore di ogni moderno sistema sanitario. Questo è stato più che mai evidente durante la pandemia. L’aumento del numero di ricoveri e dei consulti a distanza ha portato a un forte incremento delle richieste di connettività. Poiché le visite di persona erano limitate per motivi di sicurezza, si è avuta un’impennata nelle visite e nei consulti virtuali, che hanno portato all’utilizzo di applicazioni come la telemedicina e il monitoraggio remoto. Inoltre, le istituzioni sanitarie hanno iniziato a sfruttare i loro investimenti nell’IoT per analizzare sia i processi di business sia quelli clinici. Oggi vengono offerti servizi di consulenza a distanza ai pazienti in autoisolamento mediante chatbot e si sta esplorando la possibilità di usare l’AI e analytics avanzate come ausilio nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti. Si fanno strada così le reti AI driven.
Le istituzioni sanitarie hanno capito in fretta come, in molti casi, le loro tradizionali infrastrutture legacy non potessero rispondere a queste nuove richieste. Le reti esistenti non sono né sufficientemente performanti né affidabili per supportare le nuove applicazioni e tecnologie: una rete ‘abbastanza buona’, in questo contesto non è più una buona soluzione. Le istituzioni sanitarie si sono rese conto della necessità di reti ad alte prestazioni per potere rispettare le loro priorità e raggiungere gli obiettivi in modo sicuro ed efficiente.
Questo sta portando in tutta Europa a una modernizzazione delle infrastrutture IT. Sulla spinta del Covid-19, l’assistenza sanitaria digitale determinerà entro il 2023 una crescita del 70% della spesa in tecnologie sanitarie connesse da parte di ospedali e aziende del settore[1].
La domanda delle istituzioni sanitarie non si limita all’ampiezza di banda: esse richiedono anche flessibilità, agilità, sicurezza e gestione dei costi. È necessario avere la capacità di poter prevedere e adattarsi ai diversi livelli di domanda sul lungo periodo. L’infrastruttura, oltre a dover supportare i workflow clinici e l’esperienza dei pazienti, deve garantire la compliance con i regolamenti per il trattamento dei dati e la protezione delle informazioni sui pazienti.
Adozione di modelli ibridi e multicloud
Le istituzioni sanitarie sono consapevoli del fatto che l’esperienza di pazienti e personale medico è fondamentale e, forse per la prima volta, cominciano a pensare alla rete come a una componente strategica e non solamente come a un’area ove è necessario ottimizzare i costi. Vedono la rete moderna, ispirata all’esperienza, come un abilitatore di risultati positivi per i clienti, capace di offrire la prevedibilità, la sicurezza e la scalabilità richieste.
Secondo Silvia Piai, analista di IDC, “La pandemia ha certamente evidenziato la necessità che i sistemi sanitari si spostino verso quella che definiamo ‘sanità basata sul valore’, in cui lo scopo dell’organizzazione è di massimizzare il valore offerto ai pazienti. La connessione ne è una componente essenziale. L’integrazione dell’assistenza sanitaria nel più ampio ecosistema sanitario e la personalizzazione dei servizi per meglio adattarli alle necessità dei pazienti sono probabilmente la più grossa trasformazione che le istituzioni sanitarie devono intraprendere: la capacità di erogare un’assistenza personalizzata dipende dallo scambio di informazioni necessarie per rendere possibile la collaborazione, supportare i processi decisionali e automatizzare i flussi di lavoro”.
L’adozione di modelli ibridi e multicloud sta ridefinendo i parametri dell’assistenza sanitaria, gettando le basi del networking sicuro necessario per supportare questi ambienti. Le istituzioni sanitarie sono ora alla ricerca di soluzioni di networking basate su cloud capaci di supportare l’efficienza operativa, la gestione della forza lavoro e le soluzioni specifiche per la gestione dei dati sui clienti, come cartelle cliniche elettroniche, imaging medico e scambio di informazioni mediche.
Le capacità delle reti AI driven
Una rete AI driven offre nuovi livelli di insight sull’esperienza dell’utente e del dispositivo, una visibilità sull’infrastruttura finora impossibile e può monitorare in modo proattivo dispositivi e sistemi riconoscendo i possibili problemi prima ancora che si verifichino. L’IT può, ad esempio, definire l’invio di un alert se un problema di connettività determina il non rispetto di un’aspettativa di livello di servizio (SLE). L’automazione può anche occuparsi di processi manuali e ripetitivi, come ad esempio gestire i problemi di configurazione.
Ospedale Jan Yperman di Ypres
L’ospedale Jan Yperman di Ypres, in Belgio, offre un’assistenza specialistica multidisciplinare a oltre 50mila pazienti all’anno. L’ospedale deve garantire che le informazioni possano essere condivise in modo rapido e sicuro tra i team medici, determinando un nuovo bisogno di scalabilità in questo ambiente altamente distribuito.
Medici e staff usano dispositivi mobili per accedere alle applicazioni ed è quindi indispensabile che le informazioni possano fluire senza pause. Dopo aver provato con un’inaffidabile connettività WiFi (per strumenti come i monitor cardiaci portatili era difficile mantenere la connessione), l’ospedale ha deciso di adottare un motore AI.
Avendo maggiore visibilità su ciò che accade sulla rete e la possibilità di fornire in modo proattivo raccomandazioni o correzioni, l’ospedale ha ridotto il tempo dedicato alla risoluzione dei problemi. Tutto questo comporta benefici sia sul fronte IT sia sul fronte clinico. Inoltre, la disponibilità di una piattaforma costruita per l’engagement digitale permette ai pazienti di sentirsi più coinvolti e motivati nelle loro decisioni, permettendo allo stesso tempo all’ospedale di migliorare costantemente l’esperienza utente.
La centralità della rete non è legata solo all’assistenza remota: le istituzioni sanitarie devono anche garantire la sicurezza degli spazi fisici a beneficio tanto del personale quanto dei pazienti.
US Department of Veterans Health Administration, National Simulation Training and Education Center
La più grande organizzazione sanitaria integrata degli Stati Uniti, l’US Department of Veterans Health Administration, National Simulation Training and Education Center, gestisce 170 ospedali e più di 1.000 ambulatori utilizzati ogni anno da 9 milioni di veterani.
L’organizzazione usa l’intelligenza artificiale per creare un’esperienza più personalizzata per il paziente. L’amministrazione, ad esempio, ha implementato servizi di localizzazione indoor per fornire un’assistenza più precisa ai suoi pazienti. Tra questi, ad esempio, all’ingresso nella struttura viene consegnato un braccialetto BLE (Bluetooth Low Energy) che permette di aprire e chiudere le porte e di godere di una maggiore libertà ma in totale sicurezza.
Reti AI driven come asset strategico per la sanità
La rete sarà il pilastro della sanità del futuro, permettendo modelli di lavoro intelligenti e collaborativi e garantendo una migliore esperienza per il paziente, oltre a una maggiore efficienza e resilienza grazie all’automazione e alla sicurezza.
È chiaro che la rete deve essere considerata come un asset strategico, nel momento in cui il miglioramento dell’esperienza e del coinvolgimento del paziente diventa una priorità per i sistemi sanitari europei. Con le reti AI driven e un approccio al networking basato sull’intelligenza artificiale le istituzioni sanitarie sono meglio preparate ad affrontare l’accelerazione digitale, a offrire un’eccellente assistenza ai malati e a continuare a innovare.
Note
- Fonte: IDC InfoBite, sponsorizzata da Juniper Networks, The IT Network Infrastructure Revolution in Healthcare, doc #EUR147449521, Febbraio 2021 ↑