Decisori politici, legislatori e professionisti che lavorano nell’ambito della Giustizia stanno affrontando le sfide connesse al rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) che sta entrando sempre più frequentemente nei processi giudiziari.
Per dare un concreto supporto a questi professionisti nell’affrontare le sfide legate all’intelligenza artificiale, La Commissione europea per l’efficienza della giustizia – il CEPEJ – del Consiglio d’Europa ha deciso di rilasciare una “carta etica“, il primo testo europeo che stabilisce i principi etici relativi all’uso dell’intelligenza artificiale nei sistemi giudiziari.
Il CEPEJ è una organizzazione che riunisce esperti dei 47 Stati membri del Consiglio d’Europa allo scopo di migliorare la qualità e l’efficienza dei sistemi giudiziari europei e rafforzare la fiducia degli utenti della corte in tali sistemi; come stabilito nella carta etica l’applicazione dell’IA nel campo della giustizia può contribuire a migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro dei tribunali e deve essere attuata in modo responsabile, nel rispetto dei diritti fondamentali garantiti particolare nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) e nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione dei dati personali.
Per il CEPEJ, è essenziale garantire che l’IA rimanga uno strumento al servizio dell’interesse generale e che il suo uso rispetti i diritti individuali.
Con tali obiettivi, il CEPEJ ha identificato i seguenti principi fondamentali da rispettare nel campo dell’IA e della giustizia:
– principio di rispetto dei diritti fondamentali: assicurare che la progettazione e l’attuazione di strumenti e servizi di intelligenza artificiale siano compatibili con i diritti fondamentali;
– principio di non discriminazione: prevenire specificamente lo sviluppo o l’intensificazione di qualsiasi discriminazione tra individui o gruppi di individui;
– principio di qualità e sicurezza: per quanto riguarda il trattamento delle decisioni giudiziarie e dei dati, utilizzando fonti certificate e dati immateriali con modelli concepiti in modo multidisciplinare, in un ambiente tecnologico sicuro;
– principio di trasparenza, imparzialità ed equità: rendere i metodi di trattamento dei dati accessibili e comprensibili, autorizzando audit esterni;
– principio “sotto il controllo dell’utente”: precludere un approccio prescrittivo e garantire che gli utenti siano attori informati e in controllo delle loro scelte.
Per il CEPEJ, il rispetto di questi principi deve essere garantito nell’elaborazione delle decisioni giudiziarie e dei dati mediante algoritmi e nell’uso fatto di essi.
La carta etica è scaricabile a questo link >> CEPEJ “European Ethical Charter on the Use of Artificial Intelligence in Judicial Systems and their environment”