Si chiama Alf, acronimo che sta per Artificial Loyal Friend, ed è l’assistente virtuale basato su IBM Watson che Mauden ha realizzato per Gruppo 24 Ore. Alf aiuterà contabili, fiscalisti, commercialisti, avvocati e tutti i professionisti che lavorano con il fisco a districarsi nel ricco database Plusplus24 Fisco AI del Gruppo 24 Ore, un patrimonio di oltre 1,5 milioni di documenti che ora diventa consultabile con facilità.
Alf è infatti in grado di rispondere a domande complesse, 24 ore su 24, restituendo risposte immediate e la corretta documentazione che può essere utile al professionista per svolgere il proprio lavoro. In Italia, è’ la prima volta, fa sapere IBM attraverso una nota stampa, che un database professionale è stato potenziato con un assistente virtuale abilitato dall’intelligenza artificiale (in questo caso l’intelligenza aumentata di IBM Watson che sfrutta un “motore” di machine learning e un sistema di riconoscimento del linguaggio naturale).
La componente di machine learning consente ad Alf di imparare dalle sue interazioni con gli utenti per offrire così un servizio personalizzato e sempre più accurato; il sistema, infatti, comprende ciò che il professionista sta cercando e svolge la ricerca e la selezione dei documenti per suo conto tra tutte le fonti tutte del Gruppo 24 Ore: il quotidiano, le riviste specializzate, gli approfondimenti, gli strumenti operativi e gli strumenti a supporto dell’attività, i corsi e-learning accreditati e la documentazione ufficiale.
Nei mesi di sviluppo e sperimentazione della nuova piattaforma sono stati coinvolti oltre 100 professionisti fiscali che hanno collaborato, in stretto contatto con le redazioni professionali del Sole 24 Ore, all’addestramento di Alf, interrogandolo sui temi più diversi, dai più semplici ai più complessi, e dando ogni volta un feedback alla risposta. In questo modo Alf ha potuto imparare quali sono le risposte corrette ai vari quesiti.
A testimoniarne l’efficacia sono i professionisti coinvolti nella fase di sperimentazione del progetto:
«Alf non propone documenti semplicemente pertinenti alle singole parole inserite nella ricerca, ma desume da quei termini l’ambito argomentuale e offre una vera e propria risposta alla fattispecie da analizzare», fa sapere un commercialista.
«Più le ricerche risultano impostate su un linguaggio attento e sensibile ai tecnicismi propri dell’esperienza giuridica, più i materiali ottenuti appaiono conformi, in linea e coerenti rispetto alle attese dell’utente», è invece il punto di vista di un avvocato che opera nell’ambito del diritto tributario.
«Alf è un esempio concreto di intelligenza artificiale per aumentare le capacità dell’uomo – dichiara Alessandro La Volpe, Vice President di Ibm Cloud per l’Italia – e, come tale, rispecchia il nostro punto di vista e i nostri valori. Con Watson, l’AI offre ai professionisti e alle aziende un contributo di peso in termini di efficacia e di capacità mai sperimentate prima. In un contesto in cui i paradigmi del digitale impongono di reinterpretare l’ingaggio con i propri clienti, l’AI diventa una vera e propria leva strategica di competitività e sviluppo».