L’AI Act sta per essere pubblicato sulla Gazzetta europea, dando inizio al periodo che precede l’effettiva entrata in vigore. Si tratta di oltre 400 pagine non sempre facili da interpretare. Il modulo AI Act di Lexroom.ai, la piattaforma di intelligenza artificiale generativa per l’industria legale, permette di navigare più facilmente fra le norme del nuovo Regolamento.
Lexroom AI Act, l’AI per comprendere il Regolamento sull’AI
Quali sono le principali protezioni per gli utenti delineate dal Regolamento? Quali garanzie sono previste e quali rischi sono mitigati con l’introduzione dell’AI Act? A rispondere prontamente a queste domande è Lexroom AI Act, il nuovo componente della piattaforma basata su intelligenza artificiale generativa Lexroom.ai che permette di esplorare e approfondire il Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale in pochi istanti.
Come funziona Lexroom AI Act
L’intento di Lexroom AI Act è facilitare agli utenti – principalmente avvocati ma anche altri interessati al dettaglio normativo dell’AI Act – l’esplorazione della legislazione in modo efficiente e accurato grazie alla collaborazione con esperti del settore da parte della startup Lexroom.ai, nata nel 2023 sotto Vento (braccio italiano di Exor Ventures). La piattaforma permette agli utenti di formulare domande in linguaggio naturale ottenendo rapidamente bozze d’opinione o risposte concrete citando le fonti giuridiche pertinenti. “L’introduzione delle nuove normative relative all’utilizzo dell’AI incrementerà la domanda di consulenza legale specializzata richiedendo agli avvocati reattività ed esattezza nelle risposte. Il mondo legale sta vivendo profonde trasformazioni dovute all’avanzamento digitale; questo rappresenta una sfida eccitante per noi in Lexroom.ai con l’intenzione di guidare questo cambiamento offrendo strumentazioni efficaci ai professionisti” – spiega Paolo Fois Co-founder e CEO di Lexroom.ai.
“In linea con gli obiettivi stabiliti da Lexroom.ai – che già nella sua versione originaria ha permesso un risparmio temporale del 73% rispetto alle ricerche tradizionali – lo scopo del nuovo strumentо dedicato al Regolamentо europeо sull’intеlligеnza artificialе è supportarе il lavoro degli avvocati primariamente ma anche dеgli operatorі nel campo dell’AI ottimizzando così una delle loro più preziosе risorse immaterialі” – dichіara Martina Domenicalі Co-founder е CSO dі Lехrоom.aі.
Cinque elementi da conoscere del nuovo AI Act per la tutela degli utenti
Nel nuovo Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale si trova una vasta sezione dedicata ai diritti degli utenti nei confronti dei fornitori di servizi AI:
1. Divieti di pratiche dannose: il regolamento proibisce pratiche AI dannose per le persone come l’utilizzo di tecniche subliminali o manipolative, lo sfruttamento delle vulnerabilità legate all’età o alla disabilità e la creazione di database di riconoscimento facciale attraverso scraping indiscriminato.
2. Trasparenza ed etichettatura: i fornitori devono assicurare che i sistemi AI destinati a interazioni con individui comunichino chiaramente agli utenti la loro natura AI. Inoltre è richiesta un’etichettatura chiara dei contenuti generati o manipolati artificialmente.
3. Requisiti per sistemi AI ad alto rischio: tali sistemi devono soddisfare standard elevati per proteggere salute e sicurezza pubblica nonché conformarsi alle normative armonizzate.
4. Sanzioni per violazioni: sono previste sanzioni economiche importanti per violazioni delle norme fino al 7% del fatturato globale annuo totale o 35 milioni di euro se maggiore.
5. Spazi di sperimentazione normativa: vengono creati ambienti dove i fornitori possono sviluppare e testare le tecnologie prima del lancio sul mercato assicurando conformità alle leggi vigenti.
Lexrоom AІ Аct è disponibile su abbonamеntо attivabile dal seguente link.