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AI e Telco: per Kpmg l’AI Gen è ormai una necessità



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La società di ricerche ha esaminato 23 delle più grandi telco internazionali per revenue, analizzando 150 use case per valutare il loro posizionamento in base al livello di pervasività dell’AI e alla capacità di collaborare con l’ecosistema allargato e nell’industry. Dal quadro emergono quattro cluster

Pubblicato il 27 giu 2024



telco italia

Kpmg ha presentato all’evento “Telco per l’Italia”, svoltosi il 26 giugno, uno studio che mappa lo stato di adozione dell’intelligenza artificiale da parte delle principali telco mondiali. “I modelli tecnologici sono molto flessibili e i livelli di maturità e collaborazione molto diversi”, dichiara Davide Di Labio, Associate partner Tmt Sector Principal. I risultati indicano che “nell’AI il bello deve ancora venire”. In un contesto in cui “siamo praticamente fuori dalla fase di sperimentazione della GenAI e questa tecnologia è ormai una necessità spinta dal bisogno di incrementare l’efficienza operativa e di migliorare l’UX”.

Dallo studio emergono quattro cluster

Kpmg ha esaminato 23 delle più grandi telco internazionali per revenue, analizzando 150 use case per valutare il loro posizionamento in base al livello di pervasività dell’AI e alla capacità di collaborare con l’ecosistema allargato e nell’industry. Dal quadro emergono quattro cluster distinti:

  • AI Organizations: organizzazioni altamente tecnologiche che utilizzano numerosi use case AI (ma che rischiano di perdere il loro vantaggio competitivo in futuro);
  • AI Leaders: che integrano l’AI nel loro go to market fornendo soluzioni avanzate ad altre industrie;
  • Telco esosystembuilders: che potenziano le partnership condividendo modelli e coinvolgendo altre telco;
  • Innovation catalyst: che sacrificano l’uso massivo della tecnologia per applicazioni più innovative.

L’impatto dell’AI Act

Davide Di Labio

In questo contesto, quale sarà l’impatto dell’AI Act sulle strategie adottate dalle telco? “Quando si parla di AI sono tre le sfide: data governance, integrazione sistemi e competenze – spiega Di Labio. La prima, in particolare, impatterà con l’AI Act con costi operativi e di conformità, imponendo investimenti su trasparenza e compliance per rendere le soluzioni sicure, revisionate e accessibili”. Il tema è quello della regulation che deve essere trasformata in opportunità: un’opzione che non tutti i cluster dell’analisi Kpmg saranno evidentemente in grado di rendere realtà.

“In tutto questo – conclude Di Labio – c’è comunque rischio di limitare il grado d’innovazione, o comunque di scaricarlo sui partner, quindi l’idea è cogliere opportunità per guadagnare centralità come industry”.

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