- La storia dei chatbot, iniziata con Eliza nel 1966, ha visto un salto significativo con l’introduzione di ChatGPT il 30 novembre 2022. Questo chatbot, basato su GPT-3 e successivamente su GPT-4, ha dimostrato una capacità avanzata di dialogare in linguaggio naturale, contribuendo a un notevole hype e interesse pubblico.
- ChatGPT ha dimostrato di poter sostenere conversazioni contestuali e specifiche, utilizzate in vari casi d’uso come la scrittura di testi, codici e simulazioni di dialogo. Questa abilità ha sollevato domande sulla natura della sua comprensione, che, sebbene aliena rispetto a quella umana, spesso supera le verifiche tradizionali di comprensione profonda.
- Nonostante le sue capacità, ChatGPT può commettere errori di ragionamento e fornire informazioni inesatte. La sua conoscenza deriva da un vasto corpus testuale, non da un’esperienza empirica diretta, rendendo la sua affidabilità un tema critico. È essenziale sperimentare e confrontarsi per mitigare i rischi e sfruttare le opportunità offerte da questi strumenti avanzati di intelligenza artificiale.
AI generativa
ChatGPT sa scrivere di tante cose ma non le ha mai viste
Al momento attuale questi chatbot di AI generativi sono degli abili, eloquenti affabulatori, che hanno letto qualche triliardo di parole e le hanno assimilate, ma possono commettere errori di ragionamento ed essere stati addestrati in modo distorto
Assegnista di ricerca Scuola di Ingegneria Industriale dell'Università Cattaneo – LIUC
Professore Ordinario Scuola di Ingegneria Industriale dell'Università Cattaneo – LIUC
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