OpenAI intensifica la sua campagna contro il laboratorio di intelligenza artificiale cinese DeepSeek, esponendo preoccupazioni riguardo ai suoi presunti legami con il governo cinese e ai potenziali rischi per la sicurezza.
Indice degli argomenti:
Le accuse di OpenAI contro DeepSeek
Controllo e sussidi statali: OpenAI descrive DeepSeek come “sussidiato e controllato dallo Stato”, sollevando preoccupazioni che le leggi cinesi potrebbero costringere DeepSeek a condividere i dati degli utenti con il governo. Questo è un punto centrale nella raccomandazione di OpenAI di vietare i modelli di intelligenza artificiale “prodotti dalla RPC” nei paesi considerati “Tier 1” secondo le regole di esportazione degli Stati Uniti.
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Rischi per la sicurezza
OpenAI evidenzia i rischi associati al modello di ragionamento R1 di DeepSeek, affermando che potrebbe compromettere la privacy degli utenti e la proprietà intellettuale (IP). Tuttavia, i modelli open-source di DeepSeek, ospitati su piattaforme come Microsoft e Amazon, non sembrano avere meccanismi per il trasferimento diretto dei dati.
Accuse precedenti: OpenAI ha accusato DeepSeek di utilizzare una tecnica di distillazione per addestrare i suoi modelli sfruttando gli output dei sistemi proprietari di OpenAI, violando i termini del servizio. Ciò ha alimentato le tensioni tra le due aziende.
Preoccupazioni più ampie su DeepSeek
Influenza potenziale della RPC
Sebbene non ci sia una prova diretta che colleghi DeepSeek al governo cinese, l’azienda ha attirato un’attenzione crescente da parte di Pechino. Il suo fondatore ha recentemente incontrato il leader cinese Xi Jinping, alimentando ulteriormente le speculazioni su un supporto statale.
Vulnerabilità alla sicurezza: la ricerca suggerisce che il design open-source di DeepSeek lo rende altamente suscettibile a sfruttamenti, compresi crimini informatici e generazione di disinformazione. Si dice che non blocchi efficacemente le richieste dannose rispetto ai modelli occidentali come GPT-4o di OpenAI.
Rischi di trasferimento dati: alcuni esperti di sicurezza affermano che il codice di DeepSeek contiene percorsi che potrebbero consentire l’invio di dati direttamente a server controllati dalla Cina, sollevando allarmi sui rischi per la sicurezza nazionale.
Reazioni globali
Paesi come l’Italia, Taiwan, l’Australia e la Corea del Sud hanno già vietato o limitato l’uso di DeepSeek sui dispositivi governativi a causa di preoccupazioni sulla sicurezza.
Negli Stati Uniti, agenzie federali come la NASA e la Marina hanno consigliato ai dipendenti di non utilizzare DeepSeek.
Contributi open source di DeepSeek
Nonostante queste controversie, DeepSeek ha fatto progressi significativi nella ricerca sull’intelligenza artificiale rendendo open-source il suo modello di ragionamento R1 su piattaforme come Hugging Face. I modelli sono ottimizzati per compiti di ragionamento e vantano architetture innovative che riducono i costi di inferenza.
Implicazioni per la competizione AI tra Stati Uniti e Cina
L’ascesa di DeepSeek sottolinea i rapidi progressi della Cina nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, sfidando la supremazia degli Stati Uniti nel settore. La capacità dell’azienda di sviluppare modelli competitivi a costi inferiori ha sconvolto i mercati e ha sollecitato richieste di regolamentazioni più strette sulle tecnologie AI straniere.
Conclusioni
In sintesi, la proposta di politica di OpenAI riflette le crescenti preoccupazioni sui rischi per la sicurezza nazionale posti dalle aziende di intelligenza artificiale cinesi come DeepSeek. Tuttavia, la mancanza di prove dirette che colleghi DeepSeek direttamente al governo cinese complica la narrazione, lasciando spazio al dibattito su come affrontare questioni come queste.