Guida

Bing AI Chat: i vantaggi dell’assistente virtuale per le aziende      

Microsoft ha investito oltre 10 miliardi di dollari nei laboratori OpenAI dai quali è uscita ChatGPT e intende proseguire a farne uso anche per smarcarsi da Google (e da Chrome) proponendosi soprattutto alle aziende. Come funziona e come si utilizza

Pubblicato il 28 Giu 2023

Microsoft Bing AI Chat

Dal mese di febbraio 2023, Microsoft e OpenAI hanno stretto un sodalizio miliardario nel nome di ChatGPT ed entrambe stanno lavorando alacremente per migliorarne le potenzialità, con giovamento per l’una e per l’altra realtà aziendale. Bing AI Chat diventa vieppiù performante e ciò sta facendo sì che Google non perda terreno. Prima di entrare nei meandri delle possibili applicazioni di Bing AI Chat per le aziende, è necessario un preambolo.

Bing AI Chat

Microsoft, un investimento da 11 miliardi in OpenAI

Microsoft ha investito 11 miliardi in OpenAI, l’organizzazione senza scopo di lucro dai cui laboratori è uscita l’AI generativa ChatGPT. Partendo dal presupposto che a Redmond non sono soliti gettare fiumi di denaro al vento, è ovvio che il colosso co-fondato da Bill Gates attende un ritorno dell’investimento.

Non è escluso che ci siano disegni che diventeranno visibili in futuro ma, in prima istanza, Microsoft intende distanziarsi da Google e da Chrome. Chi usa il browser di Google può avvalersi di ChatGPT solo tramite apposite estensioni, nessuna delle quali rilasciata dal colosso di Redmond e che, almeno sulla scorta dei test che abbiamo effettuato, necessitano di un account Microsoft per funzionare.

Questa considerazione, da sola, vuole dire poco perché, contestualizzando con maggiore profondità, va detto che ChatGPT non è Bing AI Chat, così come Bing non è Google. La differenza nella pertinenza dei risultati restituiti dal motore di ricerca di Microsoft e, da quello di Google, è a tratti persino imbarazzante (provare per credere dando un’occhiata alle fonti: qui una query lanciata su Google e qui la stessa lanciata su Bing).

Con Edge, Microsoft vuole fidelizzare gli utenti pur non potendo colmare il gap con Google Chrome. La missione è in corso d’opera, se si considera che a febbraio del 2023 – quando ChatGPT è stato integrato in Bing – Edge aveva una quota di mercato del 4,28% e a maggio ha raggiunto il 5,32% (dati Statcounter). Numeretti, se confrontati a quelli di Chrome, ma in crescita del 25% circa. Per dovere di completezza, la quota di mercato di Chrome era del 65,75% a febbraio e più bassa di circa 3 punti percentuali a maggio (62,87%).

Il discorso andrebbe allargato anche ai dispositivi mobili, laddove Chrome vince a mani basse.

Questa lunga introduzione è propedeutica alla questione monetizzazione, che Microsoft storicamente orienta alle utenze aziendali più che a quelle private.

Bing AI Chat

Come funziona Bing AI Chat

L’utilizzo è semplice, è sufficiente cliccare qui, scegliere uno tra i tre stili di conversazione e digitare la propria richiesta nell’apposito campo.

I tre stili disponibili sono:

  • creativo, per avviare una chat originale
  • bilanciato, restituisce una conversazione intuitiva e informativa
  • preciso, restituisce una chat concisa
BingAI

La parte meno evidente agli utenti è anche la più problematica. Bing Chat comprende le richieste degli utenti usando lo stesso modello linguistico di ChatGPT con la differenza che attinge alle informazioni da Bing, ossia dal motore di ricerca di Microsoft. Un motore di ricerca diventa più performante e completo anche grazie alle indicazioni di chi ne fa uso e così, fornendo un servizio di ricerca vieppiù efficiente, i motori di ricerca guadagnano utenti i quali, a loro volta, contribuiscono a migliorarlo.

Un circolo virtuoso che Microsoft, fidelizzando gli utenti anche grazie all’uso di Bing AI Chat, sta cercando di instaurare.

Bing Chat, nel rispondere alle richieste degli utenti, elenca i siti da cui ha attinto per trovare le informazioni. Non c’è però certezza che questi siano attendibili e, del resto, la stessa Microsoft avverte che Bing è basato sull’AI e che quindi “sorprese ed errori” non sono da escludere a priori.

Bing AI Chat vs. altri assistenti virtuali: pro e contro

Il primo vantaggio è che Bing AI Chat non necessita di settaggi particolari per funzionare, salvo i parametri creativo-bilanciato-preciso di cui abbiamo scritto sopra. Allo stesso modo, essendo integrata nel browser, Bing Chat non è un’estensione o un plugin da integrare, è pronta all’uso così come è.

È gratis, per quanto possa esserlo qualsiasi applicazione o servizio e questo, come vedremo è tendenzialmente un contro.

Bing Chat o, meglio, Bing Image Creator che sarà definitivamente integrato in Bing Chat, può creare immagini. Sul fronte opposto, assurgendo come esempio ChatGPT, la creazione di immagini non è fattibile ma va detto che quest’ultima è preziosa per produrre prompt necessari a crearne.

Tra i contro, oltre al fatto che Bing Chat può essere usato un numero di volte limitato (nell’arco delle 24 ore) c’è la annosa questione della pubblicità. Gratis, sì, ma qua e là possono apparire pubblicità.

Allo stato attuale, non da ultimo, i risultati restituiti da Bing AI Chat non possono essere condivisi in modo semplice e immediato.

Come personalizzare Bing AI Chat per le esigenze di un’azienda

Il discorso si sposta su Microsoft 365 Copilot, di fatto l’integrazione di ChatGPT nella suite di prodotti Microsoft 365 e che, in realtà, restituisce un risultato olistico.

Diventa a tutti gli effetti un assistente a cui delegare una quantità di compiti quali, per esempio, riassumere documenti e chat indicizzati in modo specifico, per esempio per cliente, per numero di pratica o per numero di ticket. Pilot si integra con tutti i prodotti della suite e permette un alto livello di personalizzazione.

Uno scenario tipico è quello in cui si può demandare a Copilot di riunire in un’unica dashboard di Microsoft Teams tutti i documenti e i dati disponibili relativi a un progetto, affinché tutto il gruppo coinvolto possa lavorare usando i medesimi file oppure, scenario anche questo tutt’altro che atipico, è quello di delegare a Winword il compito di redigere una procedura interna applicando l’impaginazione e gli stili standard che l’azienda ha imposto come standard.

Come utilizzarlo per migliorare il servizio clienti

Il caso tipico è quello nel quale un’azienda monitora le richieste fatte dai clienti e, a seconda della loro incidenza, redige guide particolareggiate o prepara procedure d’uso dettagliate. C’è poi l’ormai classico addestramento delle chatbot per portarle a un livello di efficienza evoluto perché, fino a oggi, chiunque si è trovato a dialogare con uno dei tanti assistenti virtuali che si prefiggono lo scopo di aiutare clienti e utenti, ha vissuto un’esperienza al limite della frustrazione.

Il servizio clienti include anche la fase della prevendita e, in questo segmento, c’è già gran fermento. È possibile scandagliare l’intero mercato di riferimento dell’azienda e offrire ai clienti quelli che sono i prodotti o i servizi del momento, soprattutto in quei comparti economici in cui la domanda cambia in modo repentino come, per esempio, la moda o il turismo.

Sicurezza e conformità nell’utilizzo

ChatGPT ha destato più di un grattacapo in materia di privacy, tant’è che il Garante italiano ha constatato alcune violazioni al GDPR. Copilot si adatta alle policy aziendali in materia di sicurezza, compliance e privacy. I Language Large Model (LLM) di Copilot vengono addestrati in modo che non ci sia dispersione di dati e fa in modo che l’accesso ad essi sia pre-autorizzato proprio dalle regole impostate dalle aziende.

In altre parole, Microsoft non mette la mano sul fuoco sul buon uso che un’azienda farà dei dati, ma mette a disposizione delle imprese tutti gli strumenti utili a muoversi nel rispetto delle norme nazionali e sovranazionali in materia di privacy e compliance.

Come integrare Bing AI Chat nel workflow dei dati di un’azienda

Microsoft Graph, piattaforma di Api che ha ormai quasi 10 anni di esperienza alle spalle, è stata concepita proprio per favorire lo scambio di flussi di dati e, non di meno, permettendo di creare applicazioni no-code rende possibile a chiunque lavorare affinché gli LLM possano esaminare qualsiasi tipo di contenuto aziendale. Ciò ha ricadute sia all’interno, sia all’esterno dell’azienda.

All’interno, per rimanere fedeli agli esempi fatti in precedenza, può facilmente verbalizzare riunioni o concentrare tutti i documenti (email, file, dati di applicativi gestionali inseriti in file di Office 365 tramite apposite interfacce) relativi a un cliente o a un progetto. All’esterno è utile per la creazione di chatbot e di servizi per la clientela, e può ampliarsi anche alla comunicazione con tutti gli altri stakeholder.

Tendenze future di Bing AI Chat nel mondo aziendale

Si può scrivere un’intera biblioteca in materia di tendenze future. Ciò che appare immediatamente è che, Bing AI Chat, sarà sempre più centrale nella fidelizzazione dei clienti e nella formazione del personale. Allargando il discorso a Microsoft 365 Copilot – tra i cui scopi c’è quello di dare man forte alle competenze di lavoratori e professionisti – diventa ancora più evidente che l’intenzione ultima è quella di permettere a chiunque di fare ciò che non è in grado di fare. Così come non sarà necessario essere cinture nere di Excel per saperlo usare a un livello evoluto (sarà sufficiente dirgli cosa fare e lo farà), allo stesso modo i flussi verso l’azienda e, da questa l’esterno, saranno diretti, sempre meno mediati dall’uomo e faranno sempre più affidamento sulla raccolta e sull’analisi dei dati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3