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Clip2protect protegge la privacy impedendo il riconoscimento facciale

Si tratta di uno strumento dedicato che, grazie all’intelligenza artificiale generativa, modifica le foto in modo discreto, prevenendo così il riconoscimento facciale e il tracciamento

Pubblicato il 07 Lug 2023

Gioele Fierro

CEO e Founder Promezio Engineering

Clip2protect

Spesso le capacità avanzate dell’intelligenza artificiale vengono percepite come una minaccia per la privacy degli utenti. Tuttavia, è importante notare che non è la tecnologia in sé a essere dannosa, bensì le modalità in cui essa viene implementata e utilizzata. In realtà, se sfruttata correttamente, l’intelligenza artificiale può rivelarsi uno strumento estremamente efficace per la protezione dei dati personali. Un esempio eccellente dell’applicazione virtuosa e responsabile delle potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale generativa è rappresentato da Clip2protect.

Questo strumento è stato progettato per la modifica non invasiva delle immagini condivise online, con lo scopo di impedire ai sofisticati sistemi di riconoscimento facciale di tracciare e monitorare le attività degli utenti. In questo modo, è possibile garantire un livello superiore di protezione della privacy personale, sfruttando le stesse tecnologie che spesso vengono percepite come una minaccia.

Privacy, tracking e foto online

La condivisione di contenuti online svolge un ruolo fondamentale nel modo in cui viviamo ed esprimiamo le nostre esperienze quotidiane. L’atto di condividere determinati momenti della nostra vita è un modo tangibile per affermare la nostra esistenza e di interagire con il mondo che ci circonda.

Tuttavia, l’esplosione di foto disponibili pubblicamente su internet ha aperto una serie di questioni rilevanti relative alla privacy e alla sicurezza personale. I sistemi di riconoscimento facciale AI-Powered sono estremamente efficienti. Con poche immagini raccolte, possono creare un modello del volto di una persona con un grado di precisione notevole. Questo modello può essere utilizzato successivamente per identificare la stessa persona in altre immagini.

Purtroppo, questa avanzata tecnologia può essere sfruttata per scopi dannosi, come il tracciamento. Questo significa che un individuo può essere seguito e sorvegliato nella sua vita quotidiana attraverso l’analisi delle immagini in cui è presente, non importa se queste immagini siano state caricate da lui o da altri. In questo modo, la persona può essere tracciata e monitorata senza il suo esplicito consenso o persino senza esserne a conoscenza.

Un’ulteriore preoccupazione emerge quando queste informazioni sensibili sono oggetto di uso improprio o illegale. Questi dati potrebbero essere venduti a terzi o utilizzati per scopi malevoli, come il furto d’identità, l’esposizione pubblica di informazioni private (doxing) o il cyberstalking. Esistono già molte situazioni documentate in cui sistemi di riconoscimento facciale sono stati usati inappropriatamente da enti governativi e compagnie private, sollevando serie perplessità sulla potenziale compromissione dei diritti e della privacy individuali.

Come funziona Clip2protect

Clip2protect

Clip2protect, come funziona

In questo contesto emerge il ruolo cruciale di strumenti come Clip2protect, sviluppato per proteggere i dati sensibili degli utenti, salvaguardando il loro diritto alla privacy. Questo sofisticato strumento innovativo si basa sull’utilizzo del trucco per alterare strategicamente le caratteristiche del volto, rendendolo irriconoscibile ai sistemi di riconoscimento facciale. In pratica, l’utente lancia un prompt che descrive il tipo di trucco da applicare al viso e il tool genera una nuova immagine. Il risultato è un volto che mantiene l’identità del volto originale, ma che è in grado di ingannare i sistemi di riconoscimento facciale.

Il core dell’ingegneria di Clip2protect risiede nella tecnica avversaria di generazione di contenuti. Questo sistema basato su intelligenza artificiale fa uso di due diverse reti neurali. La prima rete neurale è addestrata per ricostruire un’immagine a partire da una rappresentazione compressa di essa. Allo stesso tempo, la seconda rete neurale è addestrata in un modo avversario; in altre parole, è progettata per distinguere le immagini originali da quelle modificate dal trucco.

Clip2protect offre una soluzione efficace e innovativa al problema della protezione della privacy delle immagini. Invece di prevenire o limitare la condivisione delle immagini, consente agli individui di farlo in modo sicuro, mantenendo inalterata l’estetica dell’immagine originale. Non solo, è stato dimostrato che questo metodo è più efficace dei sistemi di protezione della privacy attualmente disponibili. I test hanno rivelato che Clip2protect migliora il livello di protezione fino al 12,06%. Questa eccellente prestazione si afferma anche sui sistemi di riconoscimento facciale commerciali.

Clip2protect è uno strumento open-source, nato dai laboratori di ricerca dell’università degli Emirati Arabi Uniti. Il codice sorgente è disponibile su GitHub.

Perché usare l’AI per proteggere la privacy

La questione della privacy digitale riguarda non solo il riconoscimento del volto ma tutta una serie di dati personali che un utente può involontariamente rilasciare online, molti dei quali possono essere letti e utilizzati dai principali provider di servizi gratuiti su Internet. Questi dati includono i nostri dati demografici, le nostre attività e abitudini di navigazione, i nostri interessi, i siti web che visitiamo e, in molti casi, persino le nostre interazioni sociali. Molti utenti sono sorpresi, se non allarmati, quando vengono a conoscenza dell’enorme quantità di dati personali che queste aziende possiedono e gestiscono su di loro.

Le informazioni tratte dalle foto condivise online offrono un valore inestimabile in termini di tracciabilità dell’utente, sia nell’ambiente digitale che nel mondo reale. Per esempio, i metadati inclusi in molte fotografie possono rivelare la posizione geografica esatta in cui sono scattate le foto. Questa informazione potrebbe a sua volta fornire indizi sul luogo di residenza dell’utente, sul luogo in cui lavora e sui luoghi che visita regolarmente.

Inoltre, alcune foto possono contenere informazioni aggiuntive, potenzialmente rilevanti da un punto di vista privacy, come il numero di targa di un veicolo, l’indirizzo di una casa o un numero di telefono. Tali dettagli, se non adeguatamente protetti, possono essere sfruttati da attori malintenzionati per commettere atti illegali, come il furto di identità o la molestia.

È fondamentale comprendere che la protezione della privacy personale non è una questione di poco conto. Una violazione della privacy può portare a situazioni imbarazzanti, ma può anche avere conseguenze più gravi, fino al punto di mettere in pericolo la sicurezza personale. Se, per esempio, un individuo ha molte foto taggate di sé stesso disponibili online, queste immagini possono essere facilmente rubate, modificate o riutilizzate senza autorizzazione. Possono essere create false identità, o possono essere usate in una varietà di truffe online.

In particolare, è importante tenere a mente che una volta che un’immagine viene condivisa su Internet, diventa estremamente difficile da rimuovere completamente. Anche se l’utente tenta di eliminarla, l’immagine potrebbe essere già stata scaricata o condivisa su molte altre piattaforme. In futuro, questi contenuti potrebbero essere utilizzati per molestare, intimidire o persino perseguitare l’individuo nella vita reale. È dunque essenziale considerare attentamente quali informazioni rendere pubbliche e come proteggere adeguatamente le proprie immagini e i propri dati personali.

Clearview AI ICO

Definire regole efficaci per proteggere la privacy

Mentre l’era digitale progredisce con il supporto dell’intelligenza artificiale, la questione della privacy sta acquisendo un’urgenza sempre più rilevante, tanto da necessitare di una riformulazione immediata delle modalità di gestione dei dati personali. Un punto fermo da stabilire riguarda il possibile ruolo delle nuove tecnologie di AI, nell’ambito della privacy.

Per esempio, la definizione di regole efficaci e ben applicate a livello globale, capaci di evitare l’uso illecito e senza consenso dei dati personali, è uno degli obiettivi primari da raggiungere. Tuttavia, la sola regolamentazione da sola non è sufficiente, è necessario un impegno attivo per rendere gli utenti maggiormente consapevoli dei rischi che la condivisione dei loro dati comporta. In questa prospettiva, i provider di servizi online, insieme alle autorità competenti, hanno la responsabilità di informare e sensibilizzare su questi temi.

Gli strumenti AI-Powered, come Clip2protect, rappresentano un esempio interessante di come l’intelligenza artificiale, se correttamente impiegata, possa costituire un’efficace difesa a protezione della privacy dell’utente. Sfruttando le capacità di auto-apprendimento dell’AI, Clip2protect può aiutare gli utenti a gestire in maniera più consapevole le immagini condivise online, senza compromettere visibilmente la qualità della foto. La consapevolezza, unita alla possibilità di un controllo più diretto del dato, rappresenta il primo e più importante step verso una difesa efficace della privacy in ambito digitale.

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