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Cohere raccoglie 500 milioni di dollari per sfidare i giganti dell’AI



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La startup canadese, con una valutazione di 5,5 miliardi di dollari, intensifica la competizione nel settore dell’intelligenza artificiale, attirando importanti investimenti per sviluppare nuovi modelli e potenziare le proprie risorse

Pubblicato il 23 lug 2024



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La startup di intelligenza artificiale Cohere ha ottenuto un finanziamento di 500 milioni di dollari in un nuovo round, posizionandosi tra le aziende emergenti più valutate del settore a livello globale e rafforzando i suoi sforzi per competere con rivali del calibro di OpenAI e Anthropic. Il round di finanziamento porta la valutazione di Cohere a 5,5 miliardi di dollari.

Chi è Cohere

Fondata nel 2019 da ex ricercatori di Google, l’azienda canadese è impegnata in una serrata competizione con giganti del settore per accaparrarsi contratti vantaggiosi con aziende che cercano di integrare l’intelligenza artificiale nei loro processi. “I fondi saranno destinati a nuovi modelli, [potenza computazionale] e organico. Continuiamo il momento positivo che abbiamo,” ha dichiarato Josh Gartner, portavoce di Cohere. L’azienda prevede di raddoppiare il proprio personale, arrivando a circa 500 dipendenti entro quest’anno.

Il finanziamento proviene da una combinazione di nuovi investitori e quelli già esistenti, tra cui il gestore degli investimenti pensionistici canadese PSP Investments, Nvidia, Oracle, Salesforce Ventures e Fujitsu. Il Financial Times aveva riportato a gennaio che Cohere stava raccogliendo capitali puntando a ottenere tra i 500 milioni e 1 miliardo di dollari. A differenza dei suoi maggiori concorrenti, Cohere non ha sviluppato un chatbot AI per consumatori. Invece, si è concentrata sul mercato enterprise per i suoi modelli AI. Grazie a questo focus più ristretto, il suo modello linguistico avanzato ha costi inferiori rispetto a quelli dei rivali in termini di sviluppo, addestramento ed esercizio.

L’azienda rimane molto più piccola rispetto a OpenAI, valutata quasi 90 miliardi di dollari e che dal 2019 ha raccolto oltre 10 miliardi di dollari; e Anthropic, che ha ottenuto più di 7 miliardi in un frenetico round di finanziamenti tra il 2023 e quest’anno. Recentemente Anthropic è stata valutata vicino ai 20 miliardi. I fondatori di Cohere, Aidan Gomez, Nick Frosst e Ivan Zhang, stanno anche sfidando Google, che ha sviluppato una propria suite di prodotti AI per le imprese. L’azienda aveva già raccolto 270 milioni nel giugno dello scorso anno.

La competizione nell’AI si sta intensificando

Il ritorno agli investitori dopo poco più di un anno sottolinea l’intensificarsi della competizione in un settore diventato molto più combattivo dalla storica introduzione del chatbot ChatGPT da parte della OpenAI nel novembre del 2022. A oltre diciotto mesi dall’avvenimento, gli investitori sono sempre più desiderosi di vedere prove concrete che le loro ingenti scommesse possano un giorno fruttare benefici significativi. Molti sostengono che gli ultimi progressi nell’AI rappresentino uno “spostamento della piattaforma tecnologica”, ma sviluppare modelli all’avanguardia comporta costi elevatissimi; quindi le startup devono stringere accordi redditizi con partner Big Tech — come ha fatto OpenAI con Microsoft e Anthropic con Google e Amazon — o incrementare rapidamente i ricavi. I ricavi annualizzati della Cohere hanno raggiunto i 35 milioni a marzo, quasi triplicando dai 13 milioni alla fine del 2023.

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