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Come funzionano i prompt in ChatGPT: una guida pratica

Ogni idioma ha le proprie regole e le AI generative non sono da meno. I prompt ChatGPT aiutano a ottenere il risultato atteso dialogando con l’AI di OpenAI. Conoscere la logica della sintassi è d’obbligo e, sul tema, si sta sviluppando una letteratura di riferimento

Pubblicato il 18 Lug 2023

prompt engineering

I prompt ChatGPT stanno salendo al centro del palcoscenico giacché, considerando le AI generative al pari di un linguaggio, è opportuno comprenderne le regole sintattiche e grammaticali per esprimersi al meglio. Stabilire una liaison tra ChatGPT e un idioma è nel medesimo tempo azzardato e puntuale, perché le AI generative si ispirano proprio al riconoscimento del linguaggio naturale, ossia il modo in cui l’uomo si esprime a prescindere dalla lingua che parla.

Per scrivere un prompt ottimale ci sono accorgimenti e tool appositi. Entriamo in profondità nell’argomento.

Prompt ChatGPT: il segreto per guidare l’intelligenza artificiale

Il Natural Language Processing (NLP) è un sottoinsieme delle Intelligenze artificiali focalizzato sull’interazione tra uomo e macchina. È una disciplina che sta prendendo piede in diversi contesti, non da ultimo quello aziendale, per demandare alle AI generative i compiti ripetiti e, più in generale, quei compiti nei quali si dimostra valida quanto l’uomo, almeno in teoria. Tra queste ChatGPT siede a capotavola ma non è l’unica ad animare il panorama.

Per trarre il massimo dalle AI generative ovvero, per modulare il linguaggio naturale al fine di ottenere l’obiettivo prefissato, occorre immaginare di parlare con qualcuno che non ha la più pallida idea di ciò che gli si sta chiedendo e, in virtù di ciò, è fondamentale non lasciare nulla di implicito e di non dare nulla per scontato.

Cosa sono i prompt ChatGPT

Un prompt è un argomento di discussione che un utente intavola con ChatGPT. Una discussione più o meno articolata che impartisce all’AI le istruzioni necessarie a ottenere il risultato voluto. L’argomento di discussione più stringato è una domanda, ma si può arrivare a imporre dettagli, parametri e condizioni che ChatGPT esegue al meglio delle proprie possibilità (che è cosa ben diversa da un risultato attendibile).

I prompt di ChatGPT sono progettati per essere aperti e hanno un elevato grado di personalizzazione che li rende – almeno potenzialmente – unici e strettamente collegati al pensiero e alle necessità di ogni singolo utente.

I prompt possono essere usati mediante una linea di comando, un’interfaccia web ma anche tramite applicazioni appositamente create e che sfruttano le API per dialogare con le AI generative. Il funzionamento è però sempre il medesimo: l’utente comunica con l’AI, in questo caso ChatGPT, e quest’ultima fa il resto.

Come generare prompt per ChatGPT

È un argomento che sta popolando le biblioteche nel senso proprio del termine. Proliferano le pubblicazioni sul tema e non si sta formando una nicchia di esperti del settore.

Limitandoci alla superficie (approfondiremo dopo la creazione di un prompt in ogni suo dettaglio), un prompt dovrebbe:

  • essere chiaro
  • essere specifico
  • rientrare nei limiti di ChatGPT.

ChatGPT non ha idea di non sapere ciò che non sa, la chiarezza diventa quindi fondamentale, così come la necessità di essere molto specifici, al fine anche di evitare le ambiguità che possono dirottare l’AI generativa verso una deriva lontana dall’argomento del prompt. Non da ultimo, occorre tenere conto del fatto che ChatGPT fornisce risposte fino a 4.096 token, all’incirca 4.000 parole. Inutile superare tale limite.

Facciamo un esempio di prompt che tiene conto dei tre aspetti capitali visti sopra e relativo alla creazione di contenuto per Facebook: “Comportati come un critico letterario e scrivi una recensione da pubblicare su Facebook di circa 80 parole su Tom Clancy spiegando i perché del suo successo”.

Come generare prompt per ChatGPT per ottenere risposte accurate

La contestualizzazione è essenziale per un risultato definito all’interno di un quadro determinato. Fornire informazioni contestuali a ChatGPT è quindi d’obbligo per ottenere risposte accurate.

Il modo migliore di procedere è fornire un esempio: “Comportati come uno specialista della logistica e trova zone industriali con capannoni in vendita o in affitto in un raggio di 5 chilometri da Como”. Oppure, “Comportati come uno specialista della logistica come scegliere un camion per la spedizione di grossi macchinari per tragitti superiori ai 2000 chilometri”.

Prompt in ChatGPT per creare conversazioni fluide e coerenti

Ci sono tecniche che consentono di portare a un livello superiore il risultato di un prompt. Si inizia dalla possibilità di preferire una delle capacità di ChatGPT, tra le quali figurano l’approfondimento del contenuto creato oppure la creatività. Parallelamente ci sono le domande chiuse, cioè quelle che si formulano per ottenere un’informazione certa.

Esiste poi la possibilità di creare un dialogo nel dialogo. Dopo avere chiesto a ChatGPT qualcosa di veramente complesso si può raffinare il risultato restituito in prima istanza, cosa che verrà trattata nel prossimo paragrafo.

Tutto ciò è possibile grazie alla possibilità di personalizzare – entro certi limiti – l’esperienza nell’uso di ChatGPT. I parametri sui quali fare leva sono:

  • temperature (da 0 a 1): incide sulla casualità del contenuto generato da ChatGPT. Un valore decimale tendente a zero verte ai contenuti conservativi, un valore tendente a 1 restituisce testi creativi
  • diversity_penalty (da 0 a 2): più è alto e più tende a ridurre l’uso di token già usati in precedenza
  • max_tokens, ovvero il numero di parole massime della risposta generata da ChatGPT.

Può essere utile al lettore fare un riepilogo.

Prompt ChatGPT: consigli e best practice

Usare ChatGPT nel migliore dei modi coincide con l’allinearsi al modo con cui l’AI applica le proprie regole logiche. Ecco allora come centrare l’obiettivo:

  • indicare quale ruolo dovrà impersonare ChatGPT come, per esempio, digitare nel prompt “scrivi come se fossi un esperto di marketing”
  • selezionare il contesto. Per esempio, “rivolgiti a un pubblico di donne over 50”
  • impostare il tono. Specificare, per esempio, lo stile che ChatGPT dovrà adottare. Per esempio, il contenuto può essere ironico oppure deve essere pubblicato su Twitter o su Facebook
  • one-shot prompting, tecnica con la quale si suggeriscono dettagli a ChatGPT. “Inventa un nome per delle gomme da masticare alla fragola. Strawgum è un nome adatto”
  • chained prompting. L’esempio sopra si presta allo scopo. Si interagisce con ChatGPT per affinare la discussione e, nel caso specifico, l’AI dirà che Strawgum è un nome poco attraente, chiedendo all’utente se desidera crearne altri e, immediatamente dopo, se vuole provare con altre combinazioni
  • usare frasi affermative. Evitare negazioni e, peggio ancora, le doppie negazioni
  • ricordare il limite dei 4.096 token, oltre i quali ChatGPT termina di scrivere.

A questi accorgimenti si accostano quelli stilistici, ossia:

  • formulare domande dirette e specifiche per evitare ogni ambiguità
  • fornire informazioni dettagliate, per esempio mettendo in evidenza quello che deve essere il nocciolo del contenuto generato da ChatGPT
  • impostare un formato specifico come, per esempio, la volontà di creare un elenco puntato. “Elenca i tre prodotti per la ricrescita dei capelli più usati dagli uomini creando un elenco puntato”.

Questi elenchi di accorgimenti non hanno pretesa di essere esaustivi ma sono completi nel momento in cui li scriviamo. I prompt engineer sperimentano e trovano logiche sommerse che migliorano l’esperienza d’uso di ChatGPT.

Prompt in ChatGPT per migliorare l’interazione con i clienti

Uno dei vantaggi di ChatGPT risiede nella scalabilità. È in grado di gestire ingenti volumi di traffico ed è in grado di gestire più conversazioni nel medesimo istante e ciò ne fa uno strumento utile per fornire un servizio ai propri clienti, rispondendo alle loro domande, fornendo informazioni e lavorando ininterrottamente 24/7.

Per esempio, addestrando ChatGPT con i dati aziendali (non va dimenticato che dietro alle AI generative c’è un enorme lavoro di addestramento), si può rispondere con efficacia alle domande dei clienti come, per esempio:

  • come cambiare password del proprio account cliente
  • come restituire un prodotto
  • quali prodotti sono adatti ai bambini di 5 anni
  • è possibile pagare a rate

e qualsiasi altra domanda venisse formulata d’abitudine dai clienti. Individuarle, raccoglierle e formulare le risposte pertinenti è compito di chi addestra l’Ai generativa.

I migliori generatori di prompt per ChatGPT

Trovare il migliore tra i tanti disponibili è proibitivo e chiederlo a ChatGPT sarebbe banale. Ne abbiamo provati tre.

Prompt Genie

Immagine che contiene Carattere, logo, Elementi grafici, bianco Descrizione generata automaticamente

Prompt Genie si presta ai novizi, mette infatti a disposizione una libreria di prompt pronti all’uso, lasciando modo però agli utenti più esperti di liberare la propria creatività.

Può essere provato gratuitamente per 3 giorni e, dopo tale periodo, il costo è di 3,99 dollari al mese, senza limiti nell’uso, peraltro immediato e che va dritto allo scopo, senza troppi fronzoli. L’idea di fondo è quella di garantire un’esperienza al livello di un prompt engineer senza avere conoscenze approfondite di ChatGPT.

Awesome ChatGPT Prompts

Immagine che contiene testo, logo, Carattere Descrizione generata automaticamente

Un repository GitHub pronto all’uso. Si possono prelevare le app per Windows, MacOS e Linux e, oltre a contenere 150 prompt tra i quali scegliere, lascia all’utente la massima libertà.

Soluzione gratuita continuamente mantenuta e completata dalla comunità di utenti e che sta al passo con eventuali aggiornamenti ai più recenti modelli ChatGPT.

Prompstorm.app

Esiste sia come webapp sia come estensione per Google Chrome e guida l’utente passo a passo, consentendogli di impostare categorie e sottocategorie specifiche. Per esempio, si può scegliere di generare un prompt nell’ambito del marketing e selezionare, come sottocategoria, temi ancora più specifici. Funziona anche con Google Bard, necessita un account OpenAI e di uno Google.

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