Oggi non serve saper programmare per poter creare automazioni avanzate AI-Powered. Basta conoscere i software giusti per aprire nuovi orizzonti di creatività e produttività, spesso in pochi minuti. Scopriamo alcuni spunti pratici per avviare alcune automazioni che possono cambiare il modo di gestire un’azienda.
Come creare un’automazione generando contenuti con l’AI
Le AI generative, con il giusto input, sono in grado di scrivere testi di qualità. Come sfruttare questa capacità per creare un’automazione? L’applicazione che ci viene in aiuto si chiama IFTTT, una piattaforma di produttività che consente agli utenti di creare automazioni e che ha recentemente introdotto tre nuovi servizi basati sull’intelligenza artificiale. La piattaforma consente agli utenti Pro Plus di incorporare nelle proprie automazioni post, blog e riassunti generati dall’intelligenza artificiale.
IFTTT, acronimo di “if this, then that” (se questo, allora quello), consente agli utenti di concatenare con la massima semplicità una serie di azioni tra dispositivi e app. Queste automazioni si chiamano applet e ora sono in grado di generare diversi tipi di contenuti scritti basandosi sul modello linguistico GPT-3 di OpenAI, una delle versioni alla base dell’ormai noto ChatGPT.
Con IFTT puoi, ad esempio, generare una punchlist su un argomento e lasciare all’AI la generazione del testo che diventerà un documento completo disponibile in Google Docs. Con l’applet Social Creator è possibile generare automaticamente un tweet per ogni articolo aggiunto a un feed RSS, ossia un sistema di distribuzione contenuti. IFTT, con il supporto di GPT-3, sarà in grado di sintetizzarlo e linkarlo sui social o inviare una e-mail che ne contiene la sinossi.
La parte più interessante di tutto ciò è che questo tipo di integrazioni sono già pronte all’uso, possono essere attivate in pochi minuti e senza nessuna conoscenza tecnica pregressa. E prendendo dimestichezza con lo strumento, si potrà anche personalizzare il flusso dell’automazione e creare applet personalizzate. Il tutto senza scrivere nemmeno una riga di codice.
L’AI per gestire le comunicazioni con i clienti
WhatsApp è uno dei principali strumenti di comunicazione anche in ambito business. Il 25% della popolazione mondiale usa quest’app di messaggistica quotidianamente e ogni giorno circa un milione di nuovi utenti si iscrive alla piattaforma. Date queste statistiche impressionanti, WhatsApp è la piattaforma ideale per creare automazioni per coinvolgere i propri clienti.
I chatbot gestiti con ChatGPT sono molto più performanti rispetto a quelli tradizionali che ci hanno abituato a interazioni banali, ripetitive e spesso inutili. Per questo motivo, l’integrazione tra WhatsApp e ChatGPT rappresenta una soluzione eccellente per automatizzare l’assistenza clienti, le comunicazioni pre e post-vendita e anche le campagne di marketing.
Per creare un’automazione con ChatGPT e WhatsApp è necessario un account aziendale verificato, così da avere accesso alle interfacce di programmazione, le API. Oltre all’account WhatsApp, serve un’altra applicazione che sia in grado di connettere l’account di messaggistica all’AI generativa di OpenAI. Haptik è una delle compagnie più note quando si tratta di strumenti conversazionali per e-commerce, e offre un servizio di integrazione facile da configurare per l’utente.
Collegando anche il software gestionale dell’e-commerce al sistema di messaggistica AI-Powered, si possono creare automazioni molto avanzate che consentono ai clienti di seguire il proprio acquisto, tracciare la spedizione e gestire eventuali problematiche, migliorando notevolmente la user experience.
Generare documenti con l’AI
ChatGPT non è l’unica AI generativa adatta a creare automazioni. Google ha integrato la sua AI conversazionale, Bard, con diverse applicazioni del suo Workspace, tra cui Google Docs. Bard può assistere l’utente in diverse attività: permette di inserire il testo generato direttamente in Google Docs per aiutare a fare brainstorming di nuove idee, a scrivere o riscrivere nuovi documenti e anche correggere le bozze già stese.
Attualmente, questa funzionalità è disponibile solo in lingua inglese, ma basta utilizzare una VPN per provare da subito anche le integrazioni di Bard che avremo in Italia soltanto tra qualche mese. Una volta aperto un documento, con il tasto “Help me write” (icona della matita), si può iniziare ad automatizzare l’attività di scrittura, fornendo un prompt che descriva cosa scrivere e in che stile farlo. Non sempre il primo risultato sarà quello giusto: in tal caso, è possibile usare il tasto “Ricrea” e l’AI genererà un nuovo testo.
In questo modo, Google Bard può essere utile anche per automatizzare la revisione di un testo già scritto, migliorandone lo stile e la sintassi, eliminando gli errori grammaticali ed effettuando controlli antiplagio.
Come gestire i fogli di calcolo con l’AI
Un’altra applicazione del Workspace di Google è Google Sheets, uno strumento per la creazione di fogli di calcolo. Scrivere formule e analizzare grandi quantità di dati può richiedere molto tempo. Tuttavia, l’integrazione con Bard consente di automatizzare queste fasi, rendendo il lavoro molto più veloce e agevole.
Per ottenere una formula pronta all’uso basta digitarne la descrizione nella casella di testo disponibile nella scheda “Help me to organize”. È molto importante essere il più specifici possibile, spiegando nel dettaglio quali sono le celle coinvolte e che genere di risultato si intende ottenere.
Se invece avete molti dati e volete usare le capacità dell’AI per analizzarli, potete automatizzare il processo di estrazione di pattern e metriche. Rispetto all’analisi tradizionale, i risultati proposti dall’AI generativa possono essere sorprendentemente flessibili. Con il giusto prompt, in molte occasioni si ottengono risultati ottimi anche da sorgenti dati disomogenee.
Bard può anche automatizzare il processo di creazione di funzioni personalizzate in Google Sheets utilizzando Apps Script, una piattaforma di scripting che consente di estendere le funzionalità delle applicazioni di Google Workspace. Bard può fornirvi degli snippet di codice e spiegarvi i passaggi necessari per creare funzioni personalizzate in base alle vostre esigenze specifiche.
Bisogna comunque sempre tenere a mente che le AI generative possono fornire dati non corretti. Questo significa che è essenziale ricontrollare sempre i risultati prima di affidarsi ai suggerimenti di Bard.
Conclusioni
Conoscendo gli strumenti giusti, tutti possono iniziare da subito a usare l’AI nel proprio quotidiano per automatizzare molti task. Queste applicazioni possono essere una grande opportunità di crescita per le aziende che sapranno integrarle nei loro progetti: le intelligenze artificiali generative possono diventare un vantaggio competitivo non indifferente.
L’intelligenza artificiale forte resterà ancora per molto tempo relegata alla fantascienza, ma la rivoluzione dell’AI è già in corso. Queste automazioni non ci sostituiscono, ma possono diventare uno strumento per fare di più in meno tempo.