I furti nei negozi rappresentano da sempre una sfida significativa per i rivenditori di tutto il mondo. Ogni anno, miliardi di dollari di merce vengono rubati, causando gravi danni finanziari e logistici alle aziende. Una startup francese ha sviluppato una soluzione basata sull’intelligenza artificiale (AI) per aiutare i rivenditori nella prevenzione dei furti e nella gestione delle differenze inventariali nei negozi. La tecnologia utilizza algoritmi avanzati di visione artificiale e analisi delle immagini per identificare i gesti sospetti e, quindi, le potenziali situazioni di furto. Inoltre, incorpora “l’apprendimento continuo”, il che significa che impara dalle situazioni che incontra e migliora costantemente le sue prestazioni in base ai dati che riceve ed elabora.
Come funziona la soluzione AI contro i furti nei negozi
La soluzione Ai antitaccheggio realizzata dalla startup francese si integra con le telecamere di sicurezza presenti nei negozi e analizza le immagini in tempo reale. Utilizzando algoritmi di riconoscimento dei movimenti e apprendimento automatico, l’AI è in grado di identificare movimenti sospetti, comportamenti non conformi e azioni associate al taccheggio.
Inoltre, l’algoritmo protegge l’identità dei clienti poiché non identifica volto, altezza, età o colore della pelle; vengono identificati solo i gesti sospetti.
Una volta rilevato un potenziale furto, il sistema può inviare notifiche in tempo reale ai responsabili della sicurezza o al personale del negozio, consentendo loro di intervenire immediatamente e prendere le misure necessarie. Ciò permette di dissuadere i ladri e prevenire la perdita di merce.
L’AI è in grado di analizzare in tempo reale le immagini, identificando movimenti sospetti, anomalie e comportamenti non conformi. Utilizzando algoritmi avanzati di visione artificiale e apprendimento automatico, i sistemi basati sull’AI possono distinguere tra comportamenti normali dei clienti e i gesti sospetti.
Ad esempio, il sistema può rilevare quando un oggetto viene nascosto o quando si verifica un movimento insolito tra gli scaffali. Questo approccio all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per combattere i furti nei negozi offre numerosi vantaggi. Innanzitutto, consente una risposta immediata e tempestiva a situazioni di furto o di potenziale furto, permettendo ai dipendenti o ai responsabili della sicurezza di intervenire prontamente. Questo può contribuire a dissuadere i ladri e ridurre i danni.
Immagine: Benetton
Analisi delle immagini delle videocamere
In secondo luogo, l’analisi delle immagini delle videocamere di sicurezza può fornire importanti dati e informazioni sulle tendenze dei furti nei negozi. Queste informazioni possono essere utilizzate per sviluppare strategie e tattiche preventive mirate, migliorando la prevenzione dei furti nel tempo.
Inoltre, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale può contribuire a ottimizzare la gestione delle risorse e la sicurezza all’interno dei negozi. Ad esempio, è possibile allocare in modo più efficiente il personale di sicurezza o attivare allarmi automatici in determinate situazioni.
I furti nei negozi in Italia
In Italia, il problema del taccheggio nei negozi è particolarmente rilevante.
Secondo un rapporto dell’Osservatorio Retail Theft Barometer, nel 2020 sono stati denunciati oltre 67.000 furti nei punti vendita, con una perdita totale stimata di oltre 640 milioni di euro. Si tratta di un dato preoccupante che evidenzia l’urgenza di adottare misure efficaci per contrastare questo fenomeno.
Con l’aumento dell’inflazione, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
Si tratta di un rischio significativo che può danneggiare in modo considerevole la redditività dei negozi, specialmente se associato a una cattiva gestione delle differenze inventariali.
Secondo uno studio realizzato da Crime & Tech*, nel 2020 le differenze inventariali hanno rappresentato in media l’1,8% del fatturato delle aziende del settore retail in Italia. In termini economici, una cifra stimabile intorno ai 3,4 miliardi di euro. Questo dato potrebbe rappresentare il quinto gruppo retail in Italia se lo si interpretasse come il fatturato di una azienda. Un importo non trascurabile che può vanificare la redditività dell’attività. Inoltre, il 50% dei furti viene commesso da clienti abituali, un dato allarmante che mette in evidenza l’importanza di affrontare il problema in modo mirato.
La situazione diventa ancora più critica se consideriamo il costo complessivo delle differenze inventariali per i venditori al dettaglio in Italia. Secondo lo stesso studio, il costo totale ammonta a oltre 1,2 miliardi di euro all’anno. Questa cifra rappresenta una grave perdita economica per i negozi e implica la necessità di adottare misure efficaci per prevenire e ridurre i furti.
Affrontare questo problema richiede soluzioni innovative e tecnologiche. In questo contesto, soluzioni basate sull’intelligenza artificiale stanno emergendo come una risposta promettente. Sfruttando l’enorme potenziale dell’AI, queste soluzioni analizzano le immagini delle telecamere di sicurezza all’interno dei negozi per rilevare e prevenire i furti.
Immagine: Ikea
Conclusioni
In conclusione, il taccheggio rappresenta una sfida significativa per i rivenditori in Italia, soprattutto considerando l’aumento dell’inflazione e la tentazione di effettuare furti anche da parte dei clienti fedeli. Tuttavia, grazie all’innovazione tecnologica e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, si stanno aprendo nuove opportunità per affrontare questo problema in modo efficace. L’analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza attraverso l’AI offre una soluzione promettente per prevenire e ridurre i furti, migliorando la sicurezza dei negozi e ottimizzando le operazioni di vendita. Questo approccio può contribuire a contrastare il costo delle differenze inventariali e a garantire una maggiore redditività per i rivenditori al dettaglio in Italia e in tutto il mondo.
* Studio realizzato da Crime&Tech, spin-off company del centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore- 2020