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GPT Store: ecco il marketplace per modelli linguistici generativi



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Lanciato all’inizio del 2024, si presenta come un negozio virtuale mediante il quale pubblicare e prelevare chatbot personalizzate. Come funziona, perché è a suo modo una rivoluzione e quali rischi comporta

Pubblicato il 20 giu 2024



GPT Store

GPT Store è accessibile tramite browser oppure tramite le app per dispositivi mobili. Di fatto è un app store, una vetrina online di assistenti digitali basati su ChatGPT che consente a chiunque di offrire e utilizzare servizi appositamente sviluppati. Annunciato durante il mese di novembre da OpenAI e disponibile dall’inizio del 2024.

Il suo funzionamento è semplice e ognuno può trovare ciò che fa al caso suo. Con il passare del tempo gli assistenti aumentano di numero e di capacità, fermo restando che il loro utilizzo – pure facilitando l’esecuzione di diversi compiti e favorendo la creazione di modelli personalizzati – porta con sé alcune criticità.

Cos’è GPT Store e come funziona

Spiegare cosa è GPT Store è semplice: è un marketplace digitale sul quale possono essere pubblicati e venduti prompt specifici capaci di specializzare e personalizzare assistenti AI.

Gli sviluppatori possono creare chatbot personalizzate generando così dei profitti ma, soprattutto, mettono a disposizione del pubblico un know-how particolareggiato.

GPT-Store

Dare una dimensione al fenomeno è più complesso perché, se non è una vera e propria rivoluzione, fa comunque da anticamera a un cambiamento epocale che ha ricadute positive su ognuno dei sottoinsiemi di quel costrutto che risponde al nome di Intelligenza artificiale.

La piattaforma è stata sviluppata da OpenAI ed è una vetrina che permette, nell’ordine, di:

  • Creare GPT personalizzati e specializzati in settori disparati
  • Pubblicare i GPT in favore degli utenti interessati i quali possono interagire con i modelli mediante il linguaggio naturale .

L’uso è semplice e immediato: è sufficiente accedere a ChatGPT con il proprio account, selezionare l’opzione Esplora GPTs, selezionare il modello di proprio interesse e interagirvi esattamente come si fa con ChatGPT.

Nella forma, come detto, il GPT Store è semplice e richiama gli ormai noti merchant online di applicazioni per dispositivi mobili. Il significato, però, è ancora tutto da scrivere perché, se è vero che le Intelligenze artificiali generative stanno contribuendo alla democratizzazione delle AI, è altrettanto vero che potere creare assistenti per conoscenze specifiche e personalizzarli a seconda dei contesti operativi di riferimento crea valore per ogni tipo di business e per ogni tipologia di utenza.

GPT Store

In altre parole, gli sviluppatori possono creare prompt specifici per interrogare chatbot specializzati nel fornire risposte per esempio, in ambito legale, medico, scientifico, di marketing, eccetera.

Come creare e condividere modelli personalizzati su GPT Store

La creazione di modelli personalizzati sottostà a una procedura tecnica che può essere riassunta così:

  • Obiettivi: va fissato lo scopo che dovrà assolvere il modello GPT personalizzato
  • Dati: i dati vanno raccolti e preparati usando un dataset di addestramento confacente all’obiettivo del modello GPT stesso. I dati, come in qualsiasi altra attività, sono fondamentali e devono essere congrui, affidabili e di qualità
  • Test: il modello va poi testato soprattutto nell’ottica dell’adiacenza agli obiettivi precedentemente definiti
  • Fine-tuning: di fatto è la fase in cui, sulla scorta delle indicazioni fornite dai test, il modello viene perfezionato.

Fatto ciò, si può procedere con l’integrazione del modello GPT in applicazioni già in uso all’azienda o creandone di nuove. Su questo aspetto, in assoluto il più delicato, torneremo più avanti.

La condivisione di un modello GPT può essere effettuata seguendo invece questi passi che cominciano con la creazione di un account sviluppatori su GPT Store, così come spiega la stessa OpenAI.

  • Al modello creato vanno allegate l’opportuna documentazione e i metadati appropriati
  • Il modello GPT va caricato sullo store fornendo, oltre a una categoria di appartenenza e una descrizione, anche le impostazioni di condivisione
  • Vanno impostate le autorizzazioni di accesso e di uso del modello. Queste, tipicamente, coincidono con la possibilità di renderlo pubblico, limitarlo a una platea definita di utenti oppure predisporne l’uso esclusivo.

A seguire c’è la necessità di monitorare le prestazioni del modello prendendo in esame anche i riscontri degli utenti e apportare gli eventuali e opportuni aggiornamenti.

Vantaggi e casi d’uso di GPT Store

I vantaggi principali sono evidenti e, non di meno, sono l’anima stessa di GPT Store: più GPT vengono creati, più gli utenti vi faranno ricorso. Un circolo di elementi che si sospingono l’un l’altro a beneficio di una sempre più ampia schiera di individui e imprese.

Tra i principali vantaggi vanno annoverati:

  • La facilità d’uso
  • L’ampia gamma di applicazioni AI a cui gli utenti possono accedere, tra assistenti personalizzati e Chatbot avanzate
  • L’innovazione. I modelli GPT permettono di rispettare un principio granitico: mai rifare ciò che c’è già e, partendo proprio dai GPT già esistenti, si può migliorare l’esistente e sondare terreni non ancora esplorati.

C’è anche l’aspetto della monetizzazione. Al momento i GPT sono appannaggio di chi ha sottoscritto un abbonamento a ChatGPT Plus e gli sviluppatori possono guadagnare del denaro. Non sono da escludere (e in un certo senso sono persino auspicabili) forme di remunerazione diverse, magari seguendo le logiche delle applicazioni freemium e premium.

I casi d’uso non sono solo afferenti alle sfere del business che, tuttavia, rimangono al centro delle attenzioni in diversi contesti, tra i quali:

  • L’automazione dei compiti ripetitivi o ad alto margine di errore
  • La personalizzazione delle funzioni di supporto ai clienti
  • La comunicazione e il marketing.

Tra chi può trarre beneficio dai modelli GPT figura anche l’istruzione. In primo luogo, fare in modo che gli studenti abbiano dimestichezza con le AI generative dovrebbe essere uno degli obiettivi didattici della scuola e, ancora prima, per potere valutare l’efficacia e la correttezza dei risultati restituiti da un prompt è necessario conoscere la materia di riferimento in modo impeccabile, persino meglio di quanto la “conoscano” i GPT.

GPT Store

Integrare GPT Store nelle applicazioni IT

È la stessa OpenAI a fornire le linee guida utili all’integrazione di GPT Store nelle applicazioni IT. È quindi opportuno verificare che i GPT di interesse siano conformi alle linee dettate e rispondano ai requisiti di sicurezza conformi alle necessità.

A tale proposito, OpenAI ha introdotto un sistema di revisione al fine di garantire che i GPT pubblicati sullo Store siano conformi alle politiche adottate.

API GPT Store: semplice integrazione con i sistemi esistenti

L’integrazione dei GPT con sistemi esistenti è favorita dalle API, strumenti che consentono l’accesso a specifiche funzionalità offerte da GPT Store al fine di personalizzare ChatGPT.

Tra le funzionalità disponibili figurano:

  • Amministrazione DNS e certificati SSL: ciò favorisce il recupero e l’aggiornamento dei dati e la gestione dei record DNS
  • Documentazione API: la documentazione è corredata di esempi utili agli sviluppatori per raggiungere i propri obiettivi di integrazione.

Per usare le API di GPT Store è opportuno generare una chiave specifica per ogni singolo progetto. La medesima chiave API viene poi utilizzata per accedere alle risorse offerte da GPT Store e farne uso all’interno di applicazioni e software terzi.

Per principio, le API sono disponibili gratuitamente.

Esempi di integrazione GPT Store in diversi scenari IT

Gli usi sono potenzialmente sterminati. Tra i più frequenti o prevedibili figurano:

  • Motori di ricerca interni a un’organizzazione per l’archiviazione e la condivisione di documenti. Questo favorisce lo scambio di procedure operative ma anche, per esempio, la ricostruzione rapida degli acquisti effettuati da un cliente o dei problemi operativi che questo ha incontrato con, a corredo, le risposte e le azioni intraprese dal servizio di assistenza post-vendita
  • Integrazioni con siti web al fine di rispondere, tramite chatbot personalizzate, ai quesiti dei potenziali clienti, fornendo così un’efficace assistenza prevendita
  • Integrazione con altre piattaforme o la creazione di applicazioni specifiche in grado di assolvere compiti particolari come, per esempio, la generazione di immagini o di testi partendo da dati e dizionari settoriali.

Per fornire un esempio che poco ha a che fare con il mondo del business (e che rimanda al mondo scuola), tra i tanti GPT che affrontano la parafrasi della Divina Commedia, suggeriamo di dare un’occhiata al lavoro di Paolo Dalprato, un GPT che mette sotto i riflettori l’opera dantesca.

Etica e responsabilità nell’utilizzo di GPT Store

Le AI in genere portano con loro degli inconvenienti che sono da intendere in modo costruttivo: non dei limiti invalicabili ma degli ostacoli da superare con beneficio per tutti.

Tra questi figurano le questioni etiche e quelle legate alle responsabilità. Il pensiero corre immediatamente allo sfruttamento di contenuti coperti dal diritto d’autore ma ci sono altri problemi di caratura ancora maggiore.

In primis vanno citati i potenziali problemi di sicurezza correlati alla gestione dei GPT e alla relativa pubblicazione sullo Store.

È opportuno fare qualche distinguo tra ciò che è l’etica e ciò che invece attiene alla responsabilità, concetti cruciali le cui differenze devono essere chiare per comprenderne la portata.

L’etica suggerisce la trasparenza, l’equità (e quindi la non discriminazione che i modelli ereditano dai dati con cui sono addestrati) e la tutela della privacy, solo per citare i temi più attuali e ricorrenti.

La responsabilità, che corre in parallelo all’etica, riguarda necessità di chiarezza rispetto a chi deve assumersi il peso degli errori derivanti dall’uso delle AI. A corredo urgono principi di governance – anche con l’intervento del potere legislativo se necessario – e di attività di auditing ricorrenti utili anche alla mitigazione degli errori e delle loro conseguenze.

C’è poi l’annosa questione della formazione: credere che i modelli AI facciano tutto in modo autonomo senza che l’utente abbia una minima cognizione del loro scopo e del loro funzionamento è fuorviante.

Anche per questo occorre coinvolgere comunità eterogenee, formate non solo da tecnici ma da tutte le parti interessate, al fine di tenere conto delle esigenze e delle aspettative diverse.

Documentazione ufficiale

La documentazione ufficiale di GPT Store, consultabile a questo link, non può essere considerata a sé stante, perché eredita parte delle linee guida suggerite (e in taluni casi imposte) da OpenAI.

Non va dimenticato che la stessa OpenAI si prefigge lo scopo di migliorare e ampliare le capacità di ChatGPT e, al di là della documentazione ufficiale, sono utili al raggiungimento di questi obiettivi le idee, le best practice e le modalità d’uso degli utenti. Per questo la comunità ha un ruolo fondamentale.

Community e Forum GPT Store

La piattaforma non è solo una vetrina ma funge anche da collettore per lo scambio di informazioni tra utenti, fondamentali per lo sviluppo e l’adozione dei GPT.

Il forum, raggiungibile a questo link, offre anche documentazione supplementare, tecniche d’uso delle API e risorse utile al troubleshooting.

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