IBM THINK 2018: Intelligenza Artificiale e sicurezza avanzata passano dal cloud

Pubblicato il 21 Mar 2018

IBM THINK 2018

Viviamo un momento esponenziale grazie alla combinazione di dati e Intelligenza Artificiale. Per poterne beneficiare le aziende sono ormai “costrette” a passare dal cloud, rafforzando tuttavia la sicurezza. Questi i temi di fondo dell’IBM Think 2018 che anticipa alcuni dei temi oggetto del PartnerWorld

Il primo giorno del PartnerWorld di IBM a Las Vegas prende vita sulle orme di quello che in realtà è il secondo giorno di Think 2018, la conferenza globale che Big Blue dedica ai propri clienti e che quest’anno ha portato in Nevada quasi 40mila persone. Intelligenza Artificiale (IA) per le imprese, sicura e trasparente, e cybersecurity sofisticata, avanzata, i due filoni portanti e abilitati dal cloud.

Exponential moment: la combinazione di dati e Intelligenza Artificiale

Ginni Rometty CEO IBM

«Siamo nell’era dell’ “exponential learning” grazie alla combinazione di dati e Intelligenza Artificiale», è il messaggio di apertura del Ceo di IBM, Ginni Rometty. «L’Intelligenza Artificiale è la nuova user experience: voce, sensori, robot, interazione uomo-macchina… è su questi elementi che si sta definendo l’experience delle persone, nella vita, nel lavoro, nel business».

Ciò su cui da sempre punta IBM è però il concetto di Augmented Intelligence che significa fiducia, sicurezza, rispetto, etica nell’utilizzo dei dati e nello sfruttamento della tecnologia: «Uomo e macchina insieme danno sempre la risposta migliore non solo rispetto all’uomo da solo, ma anche rispetto alla sola macchina. Per noi significa lavorare sulla trasparenza (per capire come funzionano gli algoritmi): in azienda è importante sapere come avvengono i processi, bisogna poter spiegare come un algoritmo è arrivato a una soluzione/decisione, come è arrivato a correlare dati/eventi, che tipo di processo ha seguito per arrivare alla soluzione», ricorda durante il Think 2018 la Ceo Rometty, puntualizzando ancora una volta come il focus di Big Blue siano le aziende, non le applicazioni consumer dell’Intelligenza Artificiale.

IBM Watson: al Think2018 tutte le novità per gli sviluppatori

E’ in chiave enterprise anche la nuova alleanza tra IBM e Apple, annunciata ufficialmente proprio qui a Las Vegas: le due società uniranno le loro tecnologie di IA e di apprendimento automatico (Machine Learning) per facilitare agli sviluppatori la creazione di soluzioni sicure basate sull’Intelligenza Artificiale.

L’obiettivo è consentire agli sviluppatori di creare app che imparano e si adattano continuamente: più un utente interagisce con l’app, più diventa potente e accurata (l’app stessa ma, di conseguenza, anche il lavoro di chi la utilizza).

Nella stessa logica e con il medesimo obiettivo al Think 2018 è stato annunciato il nuovo servizio di Deep Learning all’interno di IBM Watson Studio che consente ora agli sviluppatori di eseguire centinaia di modelli di Deep Learning contemporaneamente. L’accesso a tale tecnologia era – fino ad ora – particolarmente proibitivo per gli sviluppatori ma con l’accesso via cloud in modalità as a service si pagano solo le risorse realmente utilizzate.

IBM sta contribuendo al nucleo del Deep Learning Service di Watson Studio come progetto open source chiamato Fabric for Deep Learning; l’obiettivo è consentire agli sviluppatori e ai data scientist di collaborare per promuovere la democratizzazione del Deep Learning.

Altro importante annuncio del Think 2018 riguarda il rilascio IBM Watson Data Kits: kit di dati Watson forniranno alle aziende di tutti i settori dati pre-arricchiti, leggibili meccanicamente e specifici per settore che consentiranno loro di scalare rapidamente nell’adozione dell’Intelligenza Artificiale a beneficio delle loro specifiche attività.

Cloud abilitatore della sicurezza

«Oggi le aziende sono quasi costrette a spostare molti carichi di lavoro nel cloud per cogliere le nuove opportunità presentate da Intelligenza Artificiale, Machine Learning, IoT o persino del calcolo quantistico di prossima generazione», dice David Kenny, SVP, Watson and Cloud Platform di IBM. «Tuttavia problemi di sicurezza e privacy non sempre si risolvono con la stessa agilità con cui oggi si può accedere al cloud o sfruttare le nuove tecnologie esponenziali».

Problemi che IBM conta di superare portando alle aziende i noti mainframe Z disponibili ed accessibili via cloud con sistemi sofisticati di crittografia. Sui sistemi Z sono infatti resi disponibili nuovi servizi di sicurezza chiamati IBM Cloud Hyper Protect che includono:

servizi Crypto progettati per offrire agli sviluppatori funzionalità di crittografia dei dati e gestione delle chiavi nelle loro moderne applicazioni. Si tratta della prima soluzione Cloud HSM del settore costruita con la tecnologia certificata FIPS 140-2 Level 4 offerta da un provider di cloud pubblico ed è la stessa tecnologia che costituisce la spina dorsale della soluzione IBM Enterprise Blockchain Platform;

IBM Cloud Hyper Protect DBaaS, progettato per consentire alle aziende di proteggere i servizi di database nativi del cloud, come MongoDB;

contenitori IBM Cloud Hyper Protect, progettati per consentire alle aziende di distribuire applicazioni e microservizi basati su container, supportati tramite il servizio IBM Cloud Container, che gestiscono dati sensibili (ambiente realizzato con sistemi Linux LinuxONE progettato per l’isolamento EAL5 + e la tecnologia dei contenitori di servizi sicuri al fine di impedire l’accesso privilegiato da parte di utenti malintenzionati);

Starter Kit per sviluppatori IBM Cloud Hyper Protect, progettati per consentire agli sviluppatori iOS di salvaguardare credenziali, servizi e dati utilizzando i servizi cloud di Hyper Protect durante la creazione di app aziendali su IBM Cloud (a completamento del livello di sicurezza dei dispositivi Apple).

Anche i Power9 vanno in cloud per accelerare l’IA

Per riuscire a sfruttare con successo l’Intelligenza Artificiale o sviluppare nuovi modelli di apprendimento automatico, le aziende hanno bisogno di accedere a hardware appositamente creato per soddisfare le rigorose esigenze di questi carichi di lavoro e supporto nella creazione, mantenimento e fornitura di nuovi framework e servizi di IA che semplificano il processo di sviluppo.

Per soddisfare tutte queste esigenze, viene ricordato al Think 2018 a Las Vegas, IBM sta introducendo:

POWER9 su IBM Cloud: IBM fornirà i suoi Power Systems Server di nuova generazione che incorporeranno il nuovo processore POWER9 su IBM Cloud. Costruiti da zero e progettati appositamente per carichi di lavoro di IA ad alta intensità di elaborazione, i nuovi sistemi AC922, basati su POWER9 con GPU NVIDIA Tesla V100 collegate tramite l’interfaccia NVLink ad alta velocità, sono in grado di migliorare i tempi di formazione dei framework di deep learning di quasi 4 volte (fonte: risultati di test interni di IBM);

PowerAI su IBM Cloud: applicazione “on-ramp” per deep learning. In un pacchetto software binario pre-ottimizzato, PowerAI figura come una distribuzione software aziendale dei famosi framework di Deep Learning della comunità open source come Tensorflow, Torch e Caffe. PowerAI è inoltre dotato di funzionalità quali l’ottimizzazione auto-iperparametrica e l’apprendimento approfondito distribuito (distributed Deep Learning) che consente agli esperti di dati di formare modelli in pochi minuti;

SAP HANA su Power Systems su IBM Cloud: IBM sta introducendo un nuovo servizio di applicazione gestita IBM Cloud certificato SAP per i carichi di lavoro SAP HANA. Attraverso questo approccio integrato di hardware e software, IBM offre questo livello di supporto cloud per massicci carichi di lavoro fino a 24 TB utilizzando IBM Power Systems e IBM Storage.

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