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Il futuro del lavoro nell’era dell’AI Generativa: in Italia solo il 21% dei rispondenti la usa regolarmente



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Lo studio evidenzia come l’impatto dell’AI Gen stia modificando le preferenze, con oltre il 50% dei lavoratori che l’ha già sperimentata. Mentre pochi temono di essere sostituiti dall’AI, molti prevedono cambiamenti nei loro ruoli che richiederanno nuove competenze

Pubblicato il 11 set 2024



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Secondo lo studio “Decoding Global Talent 2024: How Work Preferences Are Shifting in the Age of GenAI”, realizzato da Boston Consulting Group (BCG) insieme a The Network e The Stepstone Group, il 64% dei rispondenti a livello globale ritiene di avere una forte posizione negoziale nel mercato del lavoro attuale. In Italia questa percentuale si attesta a circa il 50%. Tale consapevolezza del proprio valore non è infondata: il 75% dei lavoratori (73% in Italia) ha dichiarato di essere contattato per opportunità lavorative almeno qualche volta all’anno, mentre il 19% settimanalmente (14% in Italia). Come afferma Matteo Radice, managing director e partner di BCG, “è essenziale che i datori di lavoro comprendano quali elementi siano realmente attrattivi per i talenti”, soprattutto in un contesto in cui l’Intelligenza Artificiale Generativa (GenAI) sta rivoluzionando il mondo del lavoro.

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