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Il Garante privacy blocca DeepSeek in Italia



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Disposta in via d’urgenza e con effetto immediato la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti delle due società cinesi che forniscono il servizio di chatbot. La comunicazione ricevuta, richiesta dal Garante con un provvedimento il 29 gennaio, è stata infatti giudicata insufficiente

Pubblicato il 30 gen 2025



Garante privacy ChatGPT

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek.

Il 29 gennaio, l’Autorità aveva chiesto alle due società e alle loro affiliate di confermare quali fossero i dati personali raccolti, da quali fonti, per quali finalità, quale la base giuridica del trattamento, e se i dati fossero conservati su server collocati in Cina, considerato l’eventuale alto rischio per i dati di milioni di persone in Italia.

Il provvedimento di limitazione adottato il 30 gennaio a tutela dei dati degli utenti italiani fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta nello stesso giorno, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente.

Contrariamente a quanto rilevato dall’Autorità, le società hanno dichiarato di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea.

L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria.

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