L’ingegneria aumentata, o augmented engineering, rappresenta un’evoluzione nel campo dell’ingegneria tradizionale, integrando l’innovativo approccio ibrido, o “Hybrid AI”. Questa metodologia combina l’intelligenza artificiale generativa (GenAI), il machine learning e altre tecnologie con conoscenze strutturate, ragionamento simbolico e dati sicuri, offrendo una soluzione specificamente progettata per soddisfare le esigenze complesse del settore ingegneristico. Questa disciplina mira a potenziare le capacità dei professionisti rendendo i processi di progettazione e produzione più efficienti e precisi. Attraverso l’utilizzo di questi strumenti tecnologici, gli ingegneri possono simulare scenari complessi, analizzare dati in tempo reale e visualizzare modelli digitali in ambienti tridimensionali.
Per i professionisti, l’ingegneria aumentata facilita il processo decisionale, riducendo i margini di errore e migliorando la qualità dei progetti. Gli ingegneri possono dedicare più tempo all’innovazione e alla risoluzione dei problemi, anziché concentrarsi su compiti ripetitivi e analisi manuali. Inoltre, la collaborazione tra team diventa più fluida grazie a piattaforme digitali che permettono di condividere informazioni e aggiornamenti in tempo reale.
Per le aziende, l’adozione dell’ingegneria aumentata comporta vantaggi significativi in termini di competitività ed efficienza operativa. Riducendo i tempi di sviluppo e migliorando la precisione dei processi produttivi, le imprese possono rispondere più rapidamente alle esigenze di mercato, ottimizzando al contempo le risorse e i costi.
Ingegneria aumentata, da Capgemini un approccio ibrido
Di recente, Capgemini è stata nominata leader in “The Forrester Wave: AI services, Q2 2024”, in una rosa di nove aziende raggruppate per offerta attuale, strategia e presenza sul mercato. Inoltre, si è guadagnata un posto nell’analisi Zinnov Zones 2024 per i suoi servizi nel campo dell’ingegneria, della ricerca e sviluppo e dell’ingegneria digitale. Capgemini ha coniato il termine Intelligent Industry per definire una nuova era della trasformazione digitale caratterizzata da una crescente convergenza di prodotti, software, dati e servizi in tutti i settori. La sua offerta “Augmented Engineering” si innesta in questa convergenza, con un approccio ibrido all’AI, unendo GenAI e AI con altri tipi di modelli ingegneristici e scientifici in una soluzione capace di trasformare i processi e i prodotti del settore ingegneristico. Vediamo da dove nasce il bisogno di queste soluzioni.
Superare i limiti della GenAI
I clienti nel settore dell’ingegneria hanno una necessità crescente di soluzioni AI che siano capaci di supportare processi complessi, rigorosi e multimodali. La Generative AI offre efficienza e la rapidità, ma presenta dei limiti; per questo deve essere combinata con altri strumenti che assicurino accuratezza, precisione e conformità agli standard del settore, elementi fondamentali per applicazioni che richiedono affidabilità e sicurezza.
Spesso i clienti presentano la difficoltà di gestire e sintetizzare volumi elevati di dati tecnici di varia natura (testo, schemi, immagini, CAD, ecc.), che devono essere trattati in modo integrato e coerente. La sola GenAI, pur essendo utile per sintesi o automatizzazioni parziali, non sempre è in grado di soddisfare questi requisiti rigorosi, per via delle sue limitazioni nella precisione e nella capacità di comprendere dati strutturati. È essenziale allora creare una intelligenza artificiale ibrida (Hybrid AI), che unisca modelli generativi con fonti di conoscenza strutturata e ragionamento simbolico.
L’adozione di un approccio ibrido all’AI, che unisce la GenAI e l’AI con altri tipi di modelli ingegneristici e scientifici, consente di ottenere risultati caratterizzati da precisione, qualità, conformità alle normative e correttezza, indispensabili per l’ingegneria e la scienza in tutti i settori.
Di quali soluzioni tecnologiche hanno bisogno i clienti del settore dell’ingegneria
Per rispondere al bisogno dei clienti nel settore dell’ingegneria, Capgemini propone un approccio basato su Hybrid AI e Augmented Engineering. Per questo sta estendendo il suo portafoglio di servizi di intelligenza artificiale generativa (GenAI) con il lancio di soluzioni specifiche per l’ingegneria, la ricerca & sviluppo e la manifattura intelligente. Queste soluzioni mirano ad accelerare l’innovazione, semplificare i processi con un alto livello di automazione e la capacità di sbloccare nuove scoperte.
“Con Hybrid AI stiamo ridefinendo il panorama tecnologico dell’ingegneria: integriamo l’AI generativa con fonti di conoscenza strutturata e ragionamento simbolico per creare soluzioni estremamente precise e affidabili”, afferma Simone d’Aquino, Practice head digital engineering di Capgemini Engineering in Italia. “Questo approccio tecnologico ci permette di affrontare con successo sfide multimodali, dall’elaborazione di schemi tecnici alla gestione di complessi dataset ingegneristici. Hybrid AI rappresenta un salto di qualità, portando un’AI robusta e su misura direttamente nei processi produttivi, con impatti tangibili sulla velocità, sicurezza e innovazione dei nostri clienti.”
Augmented Engineering di Capgemini, in cosa consiste
Capgemini ha lanciato di recente le prime aree di applicazione dell’augmented engineering, che rispondono alle esigenze delle tre fasi di lavoro: ricerca & sviluppo, ingegneria e manifattura.
• Augmented R&D Discovery: è uno strumento per accelerare la scoperta scientifica, semplificare i processi di ricerca e sviluppo, identificare nuovi approcci scientifici e generare nuove formulazioni.
• Augmented Software Product Engineering: è un framework di asset basato su agenti e servizi di consulenza e ingegneria per migliorare la creatività e la qualità del prodotto, l’efficienza dello sviluppo e l’esperienza degli sviluppatori.
• Augmented Product Support & Services: è un assistente abilitato alla GenAI per semplificare il supporto ai prodotti software, riducendo e automatizzando il lavoro di supporto.
• Augmented Product Technical Publications: è un modello di fabbrica di pubblicazioni tecniche per ridurre il tempo di recupero dei dati e abbreviare i tempi di redazione delle nuove pubblicazioni.
“Con Hybrid AI e Augmented Engineering, Capgemini offre alle aziende un vantaggio competitivo concreto, trasformando il modo in cui affrontano la complessità della progettazione di prodotti e servizi più inclusivi e accessibili, con un’accelerazione significativa dei tempi di sviluppo”, commenta Riccardo Dolfi, Managing director di Capgemini Engineering in Italia. “Le nostre soluzioni non solo migliorano l’efficienza operativa, ma creano anche un impatto positivo e sostenibile, consentendo alle imprese di innovare rapidamente, ridurre i costi e mantenere alti standard di qualità. Puntiamo a un’AI che non sostituisce l’esperienza umana, ma la potenzia, rendendo possibile una vera ingegneria del futuro”.
Ingegneria aumentata, i quattro punti chiave per le applicazioni ingegneristiche
Cosa significa portare la GenAI negli strumenti di automazione per l’ingegneria? Nella sua offerta di integrazione di Hybrid AI e Augmented Engineering per le applicazioni ingegneristiche, Capgemini evidenzia quattro punti chiave:
- Hybrid AI su misura per l’ingegneria: Capgemini sviluppa soluzioni precise e affidabili combinando l’intelligenza artificiale generativa con conoscenza strutturata e ragionamento simbolico. Queste soluzioni sono progettate per soddisfare i rigidi requisiti del settore ingegneristico e sono in grado di gestire dati multimodali, come testo, schemi e CAD, superando le capacità della GenAI tradizionale e adattandosi alle specificità del settore.
- Integrazione trasversale dell’AI nell’organizzazione: anziché offrire semplici soluzioni puntuali, Capgemini promuove un’adozione strategica e diffusa dell’AI attraverso l’approccio Augmented Engineering, che consente di portare benefici all’intera organizzazione, non limitandosi a migliorare singoli processi.
- Focus su sostenibilità e lungo termine: le soluzioni AI di Capgemini sono progettate per ottimizzare le risorse e ridurre l’impatto ambientale. Sono scalabili e sostenibili, adattandosi alle esigenze del settore industriale. Questo differenzia l’offerta di Capgemini, allineandola ai valori di responsabilità aziendale e sostenibilità.
- Architettura standardizzata e human-centered: Capgemini propone un’architettura di Hybrid AI che facilita l’integrazione e garantisce coerenza. Le soluzioni sono progettate per essere trasparenti e intuitive per l’utente finale, incentivando la creatività e la risoluzione dei problemi.
“Augmented engineering significa avere un collega digitale esperto al proprio fianco, che in tempo reale ci guida nelle nostre attività. Ecco perché parliamo di ingegneria aumentata, non automatizzata, perché l’AI non sostituisce l’essere umano bensì lo affianca, aumentandone le capacità”, conclude d’Aquino.
In conclusione, l’ingegneria aumentata rappresenta sicuramente una svolta nel mondo industriale, ridefinendo il modo in cui le aziende progettano, producono e innovano. L’approccio di Capgemini trasforma radicalmente i processi ingegneristici, rendendoli più agili, precisi e sostenibili, migliora l’efficienza operativa e riduce i costi; Hybrid AI non è solo uno strumento per ottimizzare, ma un catalizzatore per ripensare l’intera catena del valore, dal design alla produzione, fino al supporto post-vendita.
In un contesto globale dove precisione, conformità e sostenibilità sono imprescindibili, l’adozione dell’ingegneria aumentata diventa la chiave per valorizzare le competenze umane e costruire un futuro più intelligente e competitivo, in cui l’innovazione non conosce limiti.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Capgemini