IQT: Dell Technologies unifica Artificial Intelligence e IoT riportando valore al distributed computing

Pubblicato il 11 Ott 2017

Michael Dell IQT

Artificial Intelligence (AI) e Machine Learning (ML) integrati nelle infrastrutture IoT per abilitare sistemi cognitivi e Predictive Analytics più efficaci, partendo dall’analisi dei dati a livello di edge ed arrivando fino al cloud ed ai sistemi core. È ciò che punta a realizzare Dell Technologies con una nuova vision IQT (con richiamo al quoziente intellettivo per rendere chiara la congiunzione tra IoT e AI), tradotta poi in strategia dalla nuova Divisione IoT appena annunciata a New York.

IQT, un investimento da 1 miliardo di dollari

Michael Dell IQT

Un miliardo di dollari da spendere nei prossimi tre anni in ricerca e sviluppo. È quanto Dell Technologies ha deciso di investire per accelerare lo sviluppo di soluzioni e servizi che possano aiutare partner ed aziende utenti a dare vita a progetti IoT concreti e di valore per il business.

A spiegare dove e come verranno investite queste risorse è Michael Dell, Chairman e CEO di Dell Technologies, dalla città di New York dove l’azienda ha “chiamato a rapporto” alcuni partner, clienti, analisti e giornalisti per annunciare la propria visione sul fronte IoT. Innanzitutto il nome, IQT dove Q ed I richiamano l’idea del quoziente intellettivo per chiarire immediatamente il focus sul tema dell’intelligenza.

«Siamo sempre più circondati da “things” e sensori connessi che raccolgono grandi moli di dati che devono poi essere anche trasferite e memorizzate», sono state le prime considerazioni di Michael Dell. «Si stanno creando enormi repository di dati con costi per la loro analisi che per le aziende diventano quasi proibitivi. Una situazione che, a nostro avviso, va risolta “distribuendo” l’analisi il più possibile a livello di edge, riducendo così il traffico sul cloud e rendendo molto più facile la gestione e l’analisi dei dati anche a livello core (cioè nelle infrastrutture IT centralizzate)».

Intelligence ed analytics iniziano dai gateway e dagli oggetti connessi

Ray O'Farrell IQT

Ne deriva una direzione di investimento che mira allo sviluppo di infrastrutture hardware e architetture pre-integrate orientate al distributed computing dove Artificial Intelligence e IoT diventano due elementi tecnologici in strettissima correlazione. «L’obiettivo è sviluppare tutte le componenti di una architettura tecnologica distribuita, integrata ed interoperabile», ha precisato Ray O’Farrell, CTO di VMware ed ora anche General Manager della IoT Division di Dell Technologies. «Il primo passo è portare l’intelligenza a livello di edge (dotando quindi gateway e device di capacità computazionale, memoria e analytics); quello immediatamente successivo è lavorare allo sviluppo di infrastrutture ed architetture standard e open per rendere interoperabili i sistemi lungo tutta la catena tecnologica, dagli edge gateway fino agli ambienti cloud passando per i sistemi core dei data center aziendali (dove continueranno ad essere eseguiti e gestiti i workload più intensivi)».

«Abbiamo passato l’ultimo decennio (e più) a sviluppare un modello dinamico ma centralizzato di rilascio dei servizi IT (il cloud computing) ma siamo nell’era dei device connessi (qualsiasi essi siano, dalle automobili ai cellulari, dai robot ai macchinari delle sale operatorie, dai wearable device alle trivelle del petrolio…) e dell’interazione sempre più spinta uomo-macchina dove device, oggetti, macchine sono “intelligenti” e distribuiti. Uno scenario dove il processing dei dati deve essere in real-time e non può quindi attendere la sincronizzazione e lo scambio attraverso un sistema centralizzato, anche se rapido e via cloud», sono le parole di Michael Dell.

La capitalizzazione delle tecnologie esistenti….

Per rendere concreta la vision IQT ciò che Dell Technologies mette in campo è il derivato di un perfetto mix di soluzioni e servizi che provengono da tutte le linee tecnologiche confluite nella multinazionale dopo la grande acquisizione di EMC, che significa quindi Dell, Dell EMC, Pivotal, RSA, Secureworks, Virtustream e VMware.

A comporre l’offerta IoT saranno infatti:

– gli Edge Gateways (capitalizzazione dell’offerta hardware Dell);

– i server PowerEdge C Series (provenienti di fatto dalla società Dell EMC), migliorati nelle funzionalità per le componenti di batch training e Machine Learning che diventano parte delle infrastrutture core distribuite;

– le componenti storage e analytics con Dell EMC Isilon e Elastic Cloud Storage per il file ed object storage e le analytics tramite HDFS – Hadoop Distributed File System;

– la piattaforma VMware Pulse IoT Control Center per la gestione da un unico punto di tutti i device ed i gateway connessi;

Pivotal Cloudry Foundry (PCF) e Pivotal Container Service (PKS) per lo sviluppo di nuove applicazioni di analisi, specifiche per il mondo IoT, basate su cloud;

– i servizi e l’offerta cloud di Virtustream Enterprise Cloud;

Dell Boomi, componente tecnologica che permette di collegare i dati per effettuare cloud-based analytics e supportare algoritmi e applicazioni basate su Deep Learning.

…e la ricerca dell’innovazione attraverso le startup

A completare il puzzle ci saranno poi le soluzioni più innovative provenienti dalle startup finanziate dalla società di venture capital Dell Technologies Capital, realtà che lavorerà a stretto contatto con la nuova divisione IoT di Dell Technologies per creare il link ottimale tra l’azienda e l’ecosistema di innovazione tecnologica esterno (in particolare quello della Silicon Valley). L’obiettivo è accelerare lo sviluppo ed il rilascio di nuove tecnologie e soluzioni di IoT, Artificial Intelligence e Machine Learning.

Alcune delle startup con cui l’azienda sta già collaborando sono state presentate proprio a New York in occasione del lancio della strategia IQT e della nuova Divisione IoT:

Moogsoft, startup che ha sviluppato un sistema per portare l’Artificial Intelligence all’interno delle operation IT (AIOps)

FogHorn, startup nata nel 2014 a Palo Alto considerate da molti analisti tra cui Gartner e Frost&Sullivan tra le startup del mondo IoT più promettenti e da “tenere d’occhio”; propone soluzioni di analytics e intelligence direttamente nell’edge per applicazioni di Industrial IoT (sviluppa edge-device intelligence software da integrare in soluzioni IoT);

ZingBox, startup che ha ricevuto 23,5 milioni di dollari di fondi (22 dei quali da Dell Technologies Capital) per lo sviluppo del cosiddetto “Internet of Trusted Things”; si tratta di soluzioni per discovery e autenticazione automatiche dei device connessi e monitoring e assessment di ogni singola “things” connessa alla rete per avviare azioni preventive automatiche e proteggere i device (sensori, gateway, ecc.);

Graphcore, startup che sta lavorando allo sviluppo di una nuova generazione di processori disegnati appositamente per supportare processi, algoritmi e workload basati su Machine Learning e Artificial Intelligence; questi processori, chiamati IPU risultano essere 100 volte più veloci delle GPU;

Edico Genoma, startup del mondo Biotech che sviluppa soluzioni di data processing del genoma per la ricerca medica; è l’azienda che ha creato il primo processore al mondo specifico per l’analisi dei dati in sequenza (next-generation sequencing data analysis).

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