I sistemi di intelligenza artificiale sono ormai entrati a pieno ritmo anche nel mondo forense. Questa questione è interessante perché il giudice del merito, tra gli altri motivi, si è trovato di fronte alla circostanza per cui l’AI di ChatGPT avrebbe prodotto allucinazioni, citando negli atti di causa delle sentenze inesistenti.
giurisprudenza
Le “allucinazioni” di ChatGPT per la prima volta in tribunale
Una recente ordinanza del tribunale di Firenze, a marzo 2025, si è trovata a dover dirimere una causa nella quale sono state citate sentenze inesistenti generate da ChatGPT. I giudici si sono dovuti porre il quesito se in casi del genere si possa invocare una responsabilità per lite temeraria ex art. 96 c.p.c.
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