Linux Foundation, organizzazione no-profit che sostiene l’innovazione attraverso i sistemi open source, ha promosso la nascita di Open Metaverse Foundation (OMF).
La nuova fondazione ha come obiettivo lo sviluppo del metaverso concepito come ambiente aperto, inclusivo, scalabile e globale. È in quest’ottica che s’intende portare avanti la collaborazione tra aziende di vari settori per realizzare standard e software open source in conformità con la prospettiva di un ’open metaverse’.
Il dibattito sul metaverso
Con questa iniziativa, Linux Foundation dà credito all’idea del metaverso, realtà ancora embrionale, che ha ricevuto tante adesioni ma anche suscitato perplessità.
Facebook ha cambiato nome in Meta proprio in ossequio a questo concetto. Mark Zuckerberg ha abbracciato il metaverso, considerato un nuovo capitolo dell’evoluzione di Internet, la cui importanza ai suoi occhi è tale da dover ridefinire strategia e organizzazione del gruppo che dirige.
Anche big tech come Alibaba e Microsoft hanno sposato il metaverso, mentre il Ceo di Apple, Tim Cook, ha espresso scetticismo, soprattutto riguardo alle prospettive di sviluppo della realtà virtuale.
Più in generale, il mondo degli esperti è diviso come dimostra un’ampia indagine di Elon University e Pew Research Center. Sono in molti a ridimensionare la portata del metaverso ritenendo che, da qui al 2040, non avrà una parte importante nella nostra vita quotidiana. Anche se la maggioranza sottolinea che le applicazioni di realtà aumentata e mista, segnatamente, guadagneranno sempre più spazio e realizzeranno i maggiori progressi tecnologici supportate dai sistemi AI.
Il metaverso ha bisogno di standard comuni
Prima dell’iniziativa di Linux Foundation, nel mese di giugno 2022 è stato creato il Metaverse Standards Forum (MSF), sotto la regia di Khronos Group, un consorzio no-profit, fondato nel 2000 e attivo nello sviluppo di software e standard aperti in tecnologie come realtà virtuale, aumentata, machine learning e intelligenza artificiale.
In poco tempo, questa organizzazione è passata da 35 membri a oltre 1500, annoverando tra le sue fila grandi aziende come Adobe, Meta, Microsoft, Ikea, Oppo, Intel, LG, Huawei, Epic Games, Nokia, HP, Samsung, Google, Lenovo, Nvidia, Sony, Siemens, Qualcomm, incluso organismi quali W3C e Web3D Consortium.
Lo scopo del forum è creare una rete tra i principali attori dell’industria e le organizzazioni che si occupano di sviluppare standard comuni e di interoperabilità, promuovendo la collaborazione e il coordinamento in questo settore per consentire l’implementazione del metaverso e rimuovere gli ostacoli alla sua costruzione. In buona sostanza, si cerca di creare un punto di convergenza per mettere a sistema le tecnologie di base e creare una base più solida affinché il metaverso possa svilupparsi.
L’interesse c’è e lo dimostra il riscontro ottenuto in termini di adesioni. In ogni caso, il MSF non è un organismo di standardizzazione, sostiene il presidente Neil Trevett, ma nasce per favorire e facilitare il collegamento e la condivisione tra i diversi player di questo campo.
I responsabili del forum hanno, in questa direzione, stabilito delle aree tematiche, otto in tutto, intorno cui organizzare gruppi di lavoro che richiedono una partecipazione spontanea. Tra gli argomenti ci sono aspetti strettamente tecnici (realtà virtuale e aumentata) ma anche questioni legate alla privacy e all’etica. Molti membri del forum hanno espresso il loro interesse verso l’interoperabilità e l’open metaverse facendo un’analogia con il protocollo http che, per via del suo carattere aperto e non proprietario, ha permesso al web di svilupparsi e crescere.
L’approccio open della Linux Foundation
Open Metaverse Foundation, pur avendo una sua autonomia, intende instaurare una collaborazione con il Metaverse Standards Forum. La visione che anima i fondatori di OMF è quella di un metaverso, concepito come realtà unica e aperta. Il potenziale è notevole – questo è il credo – e l’impatto del metaverso potrebbe eguagliare quello del world wide web. L’approccio “open metaverse” apre, del resto, importanti opportunità di crescita commerciale per la proprietà digitale e occasioni uniche di esperienza e apprendimento – sottolinea Royal O’Brien, executive director di OMF.
Tuttavia, siamo solo agli inizi e si dovrà costruire un ecosistema unendo i vari pezzi del puzzle in un progetto collettivo che richiede uno sforzo congiunto di collaborazione e cooperazione.
In questo senso, la mission di Open Metaverse Foundation è mettere insieme una solida comunità composta da sviluppatori, ingegneri, accademici e leader in grado di affrontare e risolvere le difficili sfide della realizzazione del metaverso attraverso software open-source e specifiche aperte.
“La fondazione è concentrata sullo sviluppo di librerie open-source e standard sulle diverse componenti del metaverso sotto licenze Apache e MIT o Creative Commons” – spiega ancora Royal O’Brien. Un esempio di come dovrebbe funzionare OMF è il lavoro svolto da Open 3D Foundation con il progetto Open 3D engine.
In linea generale, le tecnologie usate per gli standard non avranno diritti di proprietà intellettuale o si potranno usare senza pagare royalty. Tra quelle in discussione sono incluse blockchain open-source come hyperledger, non-fungible tokens e criptovalute e l’auspicio è che possano essere impiegate tutte nel metaverso.
Nessun’azienda, inoltre, dovrebbe avere una posizione dominante nel metaverso, continua O’Brien, e si dovrebbe lavorare in base a una parità di condizioni tra i diversi soggetti, piccoli o grandi che siano.
8 gruppi di lavoro
Per raggiungere i suoi scopi, la fondazione, ispirata da Linux, verrà organizzata in 8 gruppi di lavoro su argomenti chiave come intelligenza artificiale, networking, mondi virtuali, privacy e sicurezza. Nell’ambito di ciascun gruppo saranno gestite risorse e forum onde arrivare a definire idee, metodologie di attività e allargare lo spettro di chi contribuisce. Ne faranno parte esperti in grado di portare avanti progetti e tecnologie, e capaci di affrontare i vari aspetti tecnici e legali dei particolari temi esaminati.
Il metaverso, alla fine, dovrà essere una piattaforma per tutti, in quanto libera, accessibile e inclusiva, e nella quale, peraltro, si darà massimo spazio e potere ai creatori. OMF s’impegna ad operare in piena trasparenza e ad essere neutrale rispetto a tecnologie e aziende garantendo che interfacce e sistemi siano universali e privi di vincoli o dipendenze che ne compromettano applicazioni e sviluppi ulteriori.
Open Metaverse Foundation: i membri fondatori
Molte le associazioni e gli istituti che hanno dato già la loro adesione alla fondazione di Linux. Tra i membri fondatori, ChainHub Foundation, Cloud Native Computing Foundation, Futurewei, GenXP, Guangdong Digital Industry Research Institute, Hyperledger Foundation, LF Edge, LF Networking, OpenSDV, Open Voice Network e Veriken.
Conclusioni
La nascita di Open Metaverse Foundation su impulso di Linux Foundation segnala un processo di convergenza fra diversi soggetti, compresi i big tech, impegnati nella prospettiva di concretizzazione e sviluppo del metaverso.