Nel panorama mondiale dell’intelligenza artificiale, si profila all’orizzonte un nuovo contendente di peso. Mark Zuckerberg, il CEO di Meta, ha infatti annunciato l’intenzione di sviluppare modelli di intelligenza artificiale avanzati, con l’obiettivo di raggiungere l’intelligenza generale artificiale (AGI). Questa mossa potrebbe rimescolare le carte in tavola nella competizione globale per la supremazia nell’AI, mettendo Meta in diretta concorrenza con OpenAI, la cui offerta di modelli linguistici avanzati è attualmente proprietaria e non aperta al pubblico.
Parla Mark Zuckerberg
“È evidente che i servizi futuri necessitano di un’intelligenza generale completa: per sviluppare assistenti AI superiori, AI per creatori e aziende e molto altro”, ha affermato Zuckerberg in un post su Facebook. “Per raggiungere questo obiettivo sono necessari progressi in tutte le aree dell’AI: dal ragionamento alla pianificazione, dalla codifica alla memoria e ad altre capacità cognitive. L’importanza e le opportunità offerte da questa tecnologia sono tali che dovremmo renderla il più accessibile possibile”.
L’AGI è da tempo un traguardo ambito nel settore. Si tratta della capacità delle macchine di svolgere compiti generali allo stesso livello o addirittura superiore agli esseri umani. Tra i principali attori interessati a questo obiettivo ci sono OpenAI e Google DeepMind. Tuttavia, la definizione precisa di AGI rimane ancora oggetto di discussione. “Non ho una definizione concisa e univoca”, ha ammesso Zuckerberg in un’intervista a The Verge. “Si può discutere se l’intelligenza generale sia paragonabile all’intelligenza umana, o se sia una sorta di super intelligenza del futuro. Per me, l’aspetto fondamentale è la vastità della definizione: l’intelligenza comprende molteplici capacità diverse, tra cui il ragionamento e l’intuizione”.
L’attenzione rivolta all’AGI rappresenta anche un richiamo per i migliori talenti del settore, poiché “molti dei ricercatori più brillanti desiderano lavorare sui problemi più impegnativi”, ha aggiunto Zuckerberg.
I progressi nell’AI di Meta
In linea con questa strategia, Meta sta intensificando i suoi sforzi. LLaMA e la successiva famiglia di modelli linguistici di grandi dimensioni Llama 2 hanno costituito la base di molti modelli di AI open source. Ora Meta sta lavorando su Llama 3, il suo prossimo modello linguistico avanzato. Tuttavia, nel caso in cui i modelli di Meta dovessero raggiungere l’AGI, Zuckerberg non si è impegnato a renderli open source. “Fino a quando sarà sicuro e responsabile farlo, credo che tendenzialmente vorremmo orientarci verso l’open source”, ha dichiarato a The Verge.
Nel contesto di questa nuova direzione strategica, Meta sta riorganizzando il laboratorio FAIR (Fundamental AI Research) insieme alla divisione prodotti AI, denominata GenAI. Joelle Pineau, che dirige FAIR, e Yann LeCun, chief AI scientist di Meta, risponderanno a Chris Cox, chief product officer di Meta.
Zuckerberg ha inoltre annunciato che Meta sta costruendo una “imponente infrastruttura di calcolo” per supportare i suoi progetti di AI. L’obiettivo è acquistare 350mila chip H100 da Nvidia entro la fine del 2024, portando la potenza di calcolo totale di Meta a quasi l’equivalente di 600mila H100, escludendo altre GPU.
Omdia, società di ricerca affiliata, prevede che Meta continuerà ad essere uno dei principali acquirenti dei chip AI di Nvidia. Si stima infatti che nel 2023 Meta avrà ordinato almeno 150mila chip H100 per alimentare i suoi prodotti AI.