Innovazione e Lavoro

Microsoft lancia la Virtual Career Fair: AI Generativa al centro delle nuove opportunità lavorative



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Si tratta di una piattaforma digitale creata per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore della tecnologia. Con oltre 700mila persone formate sulle nuove tecnologie e competenze digitali nell’ultimo anno, l’azienda riafferma il suo impegno per la crescita e lo sviluppo del Paese

Pubblicato il 21 mag 2024



Microsoft Learn Career

In occasione dell’evento “L’Intelligenza Artificiale Generativa: nuove professioni e competenze in Italia”, Microsoft, in collaborazione con diverse entità attive nel campo del lavoro, ha esaminato le opportunità lavorative e formative legate alle nuove tecnologie. È stata introdotta per la prima volta in Italia la Virtual Career Fair, una piattaforma digitale ideata per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Nell’ultimo anno, 700 mila individui hanno partecipato a percorsi formativi sulle nuove tecnologie sviluppate da Microsoft con l’aiuto dell’ecosistema dei partner, con 7 mila persone formate e certificate sull’AI generativa Microsoft.

Virtual Career Fair, una piattaforma digitale per facilitare l’incontro fra domanda e offerta di lavoro

Microsoft Italia ha annunciato il 21 maggio 2024 il lancio della sua Virtual Career Fair, una piattaforma digitale creata in collaborazione con l’ecosistema dei partner che mira a facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per tutta la settimana, in un mercato del lavoro sempre più dinamico.

All’evento “L’Intelligenza Artificiale Generativa: nuove professioni e competenze in Italia” hanno preso parte Marcello Albergoni, Country manager LinkedIn Italia, Francesco Baroni, Country manager Gi Group Holding Italia, Sara Bonfioli, CMO Talent Garden, Luigi de Costanzo, Managing director ELIS Innovation Hub, Mirta Michilli, Direttrice generale Fondazione Mondo Digitale e Diego Pizzocaro, Ceo H-FARM AI.

La Microsoft Virtual Career Fair è un hub digitale che offre a studenti, professionisti e chiunque sia alla ricerca di un lavoro sessioni di orientamento, opportunità lavorative e formative con l’obiettivo di creare una rete virtuale dove persone e aziende si incontrano. Da un lato vi sono percorsi formativi, workshop informativi e training sulle nuove competenze digitali richieste dalla diffusione sempre più capillare dell’AI generativa; dall’altro ci sono stand virtuali come in un vero open day universitario per incontrare le aziende alla ricerca di nuovi talenti nell’ambito AI.

Alla Virtual Career Fair Italiana stanno partecipando oltre 20 organizzazioni tra partner e clienti dell’ecosistema con 60 recruiter e 115 offerte di lavoro incentrate su tecnologia Microsoft. Un anno dopo l’introduzione delle tecnologie di AI generativa il tema delle competenze diventa sempre più urgente: secondo il Microsoft Work Trend Index , se il 76% degli intervistati a livello globale afferma di sentire il bisogno di dotarsi di abilità specifiche per l’utilizzo dell’AI per rimanere competitivi nel mercato del lavoro, il 79% afferma che le competenze di AI amplieranno le loro opportunità di lavoro. Queste affermazioni trovano riscontro anche dal punto di vista delle aziende, con il 62% dei manager italiani che sostiene di non voler assumere risorse senza competenze di AI. Secondo invece il LinkedIn Global Talent Trends Report, a livello globale, le competenze richieste ai lavoratori cambieranno di almeno il 65% entro il 2030. In Italia, gli annunci di lavoro che menzionano l’AI o l’AI generativa sono quasi quintuplicati (4,7 volte) – una delle percentuali più alte che abbiamo riscontrato nei nostri mercati – solo negli ultimi due anni e le candidature per queste posizioni sono cresciute del 31%.

“La carenza globale di talenti ha raggiunto il suo picco: sono sempre più numerose le aziende che non riescono a trovare i talenti di cui hanno bisogno. Allo stesso tempo, molti studenti, professionisti e persone in cerca di lavoro non possiedono le competenze o l’esperienza giuste per un percorso professionale nel settore tecnologico. Microsoft si impegna a colmare questa lacuna. Attraverso iniziative virtuali come la Career Fair e la presenza sul territorio dei nostri partner, vogliamo favorire la connessione tra formazione, persone e aziende, per favorire occupazione qualificata e sostenere il processo di innovazione della nostra economia e società”, ha commentato Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

Uno studio congiunto Microsoft – SWG

L’AI quale preziosa alleata per l’equilibrio vita-lavoro secondo gli under 35: lo rivela lo studio di Microsoft ed SWG Se da un lato l’intelligenza artificiale favorisce la creazione di nuove professionalità, aumentando la richiesta sul mercato di specialisti con competenze tecniche, dall’altro contribuisce a sostenere le attività dei professionisti a tutti i livelli, liberando tempo e aumentando la produttività. Questo è solo uno degli aspetti che emergono dal nuovo studio che Microsoft ha sviluppato insieme a SWG “I giovani e l’intelligenza artificiale”, un report che scatta una fotografia sulla percezione dell’intelligenza artificiale tra gli under 35, livello di conoscenza e consapevolezza dei benefici. Tutti ormai hanno sentito parlare di AI: l’81% dei giovani se ne è fatto un’idea almeno generale ma, solo il 27% dichiara di sapere bene cosa sia. Tuttavia, e al netto di quanto si dica di conoscerla, tra i giovani come tra gli adulti oggi l’immaginario tende a prevalere su una reale consapevolezza, segnale di quanto sia fondamentale rendere sempre più capillari le attività di formazione ed education su questi temi. Nonostante infatti il 46% del campione identifichi l’AI come quella tecnologia capace di gestire una grande quantità di informazioni, c’è un 30% che la associa a un sistema ‘capace’ di replicare l’intelligenza umana, più che una tecnologia con funzionalità specifiche e un 35% che crede all’ipotesi di una deriva autoritaria delle macchine a scapito della centralità dell’umano.

Questa narrazione dell’intelligenza artificiale fa breccia su una parte di opinione pubblica e alimenta i timori verso lo sviluppo della tecnologia: il 41% del campione si dichiara preoccupato. La familiarità con il digitale rende però i giovani più ottimisti, con un 57% degli under35 che giudica positivamente lo sviluppo dell’AI purché se ne mantenga il controllo. 1 giovane su 2 è già convinto che l’AI contribuirà all’innalzamento dei livelli generali di benessere: grazie all’AI saremo più produttivi, efficienti e competenti sul luogo di lavoro, rispettivamente per il 48% e il 40% del campione intervistato. Non solo: carichi e ritmi di lavoro tenderanno a diminuire, per un miglioramento del benessere lavorativo, per il 40% degli under 35.

Tuttavia, circa la metà del campione resta scettica sull’effettiva possibilità che l’aumentato benessere possa redistribuirsi e contribuire a ridurre le disuguaglianze. Al tempo stesso, il 52%, oltre alla capacità dell’AI di sgravarci dai compiti più noiosi e alienanti, teme che possa sostituirci anche nella creatività. Il tema degli impatti sul lavoro è centrale e fa emergere luci e ombre. Nel complesso prevale la sensazione che i nuovi posti di lavoro generati dalla diffusione dell’AI non basteranno a colmare i ‘vecchi’ lavori che rischiamo di perdere, per un bilancio complessivo negativo, anche tra i giovani.

Ma l’impatto positivo sul lavoro e sulla produttività avrà un prezioso riverbero anche sulla vita privata. Per il 60% dei giovani (+7 punti rispetto alla media nazionale e contrapposti ad un 24% di scettici) grazie al miglioramento della produttività lavorativa abilitato dall’AI saremo in grado di ottimizzare i nostri tempi di vita privata e guadagnare tempo libero. Non solo: per il 56% (contro un 27% di scettici) l’AI sul lavoro stimolerà la flessibilità e favorirà la conciliazione vita-lavoro.

La maggioranza relativa dei giovani crede inoltre che in futuro l’AI potrà risultare preziosa per la parità di genere, fornendo assistenza nelle attività di cura e rottamando tradizionali rappresentazioni di genere legate a certe professioni.

L’ecosistema dei partner per la formazione: il progetto AI L.A.B.

Per rispondere a queste necessità, Microsoft Italia supporta le organizzazioni e le persone a cogliere il potenziale trasformativo dell’AI attraverso AI L.A.B. – Learn, Adopt, Benefit, di cui la Virtual Career Fair fa parte, un programma dedicato per imprese, pubblica amministrazione, professionisti e studenti volto a massimizzare l’impatto positivo delle nuove tecnologie e sostenere un’adozione responsabile dell’AI generativa anche attraverso la formazione a tutti i livelli. Il programma, avviato 8 mesi fa, attualmente vede oltre 300 imprese attive nello sviluppo di più di 400 progetti di sperimentazione e adozione dell’AI, di cui il 50% già in produzione su scenari aziendali. Inoltre, attraverso AI L.A.B., in pochi mesi sono stati formati oltre 6000 professionisti su competenze legate all’AI generativa, con corsi e certificazioni dedicati.

Partner come ELIS, Gi Group Holding, H-Farm e Talent Garden lavorano con Microsoft per mettere a disposizione percorsi di formazione e training ad-hoc per guidare i professionisti nell’acquisizione di competenze tecniche e di business necessarie a governare i nuovi processi abilitati dall’AI. Attraverso AI L.A.B., professionisti già affermati possono attivare percorsi di aggiornamento delle proprie competenze e riqualificazione attraverso l’accesso a contenuti sempre aggiornati e all’avanguardia preparandosi a ricoprire i nuovi incarichi che questa rivoluzione tecnologica porterà sul mercato del lavoro. Tra questi il corso di formazione per prompt engineer realizzato in collaborazione con ELIS che prepara alla certificazione Microsoft AI-900 offrendo anche ai giovani l’opportunità di avviarsi ai nuovi percorsi professionali che nascono dal progressivo diffondersi di applicazioni basate su intelligenza artificiale.

Ital.IA L.A.B.: la collaborazione con Fondazione Mondo Digitale per la diffusione delle competenze digitali al Sud e nelle periferie delle grandi città

L’evento è stata l’occasione anche per presentare importanti aggiornamenti nell’ambito di Ital.IA L.A.B., un programma di formazione sull’AI generativa sviluppato in collaborazione con Fondazione Mondo Digitale aperto a tutti i lavoratori, persone in cerca di occupazione e studenti dai 16 anni di età nel nostro Paese. Il progetto si traduce nella creazione da parte di Microsoft Italia insieme a Fondazione Mondo Digitale di 20 hub distribuiti su tutto il territorio italiano ma con particolare concentrazione nel Sud Italia e nelle periferie delle grandi città dove i partecipanti possono seguire percorsi di formazione personalizzati e gratuiti sulle opportunità e i benefici dell’AI generativa. In 5 mesi dall’avvio, Ital.IA L.A.B. ha già formato 4000 persone. A partire da oggi sono disponibili i primi 6 moduli del videocorso “Non ci resta che imparare: l’IA generativa in 12 moduli” per sperimentare le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito professionale. Il percorso, disponibile a questo link, dura nel complesso due ore ed è destinato in particolare a impiegati e imprenditori nei settori dei servizi, comunicazione e creatività, assistenza al cliente, amministrazione. Tra gli argomenti affrontati un approfondimento su Copilot e moduli speciali a cura degli esperti Microsoft.

Per coloro che superano il test di valutazione è previsto un Open badge validato dall’Università degli Studi Roma Tre. A partire dalla prossima settimana saranno fruibili tutti i moduli.

Per ulteriori informazioni e per accedere al programma completo della Microsoft Virtual Career Fair accedi a questo link.

Per conoscere tutti i percorsi di formazione e risorse legate al Microsoft AI L.A.B, accedi qui.

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