L’Europa avrà il suo laboratorio di intelligenza artificiale “open source”. L’annuncio è stato dato, il 17 novembre, dal miliardario francese e CEO di Iliad, Xavier Niel in occasione della conferenza ai-PULSE di Scaleway. Il nuovo laboratorio si chiama Kyutai, sarà un’organizzazione privata senza scopo di lucro che si occuperà di intelligenza artificiale generale e avrà sede a Parigi.
Kyutai è stato lanciato nei locali di Station F, campus per startup nella Halle Freyssinet, a Parigi, nato nel 2017 per volere proprio di Xavier Niel. A lanciare Kyutai sono in tre: Niel, Rodolphe Saadé, presidente del gruppo logistico CMA CGM, ed Eric Schmidt, ex Ceo di Google.
“Grazie ad alcuni amici straordinari che sono presenti oggi, ora siamo vicini a 300 milioni di euro per il finanziamento di questa iniziativa”, ha dichiarato Xavier Niel alla conferenza.
La dotazione con cui parte Kyutai è composta da 100 milioni di euro dal gruppo Iliad, 100 da CMA CGM e 100 dalla fondazione Eric Schmidt con altri investitori. Al cuore del progetto c’è la tecnologia di Nvidia, il cui Ceo, Jensen Huang, ha partecipato al lancio in collegamento da San Francisco.
Poiché Kyutai lavorerà su foundation model, avrà bisogno anche di una certa potenza di calcolo. Scaleway, la divisione cloud di Iliad, ha recentemente acquisito un migliaio di GPU Nvidia H100. Queste GPU di alta gamma sono essenziali per l’inferenza e l’addestramento dei modelli e saranno disponibili a costo zero per Kyutai.
Kyutai lavorerà con dottorandi e ricercatori su documenti di ricerca e progetti open-source. Quando Iliad ha presentato originariamente questo laboratorio di ricerca, l’azienda ha dichiarato che Niel stava impegnando 100 milioni di euro in questo progetto (109 milioni di dollari al cambio attuale).
Kyutai, un punto di partenza
Si tratta solo di un punto di partenza, perché Kyutai è aperto a ulteriori donazioni. “L’aspetto interessante, con così tanti giornalisti in sala, è che il progetto potrebbe interessare altri investitori”, ha dichiarato Saadé in una conferenza stampa dopo l’annuncio.
“Ci concentriamo sull’open source, in modo che sia accessibile a tutti. E unisca la comunità degli sviluppatori. La ricerca svolta non si concentrerà solo sul linguaggio, ma anche sulla visione o sul suono. Tutte aree che possono essere catturate dall’intelligenza artificiale. Questo è solo l’inizio! Vogliamo continuare a raccogliere fondi per questo progetto”, ha dichiarato Xavier Niel.
Kyutai ha già iniziato a reclutare talenti per il suo team scientifico: Patrick Perez, Edouard Grave, Hervé Jegou, Laurent Mazaré, Neil Zeghidour e Alexandre Defossez. In precedenza, hanno lavorato per FAIR, il team di ricerca sull’intelligenza artificiale di Meta, per la divisione DeepMind di Google, per Inria, ecc.
Patrick Perez, che in precedenza ha lavorato per Valeo, sarà il direttore del laboratorio di ricerca. Kyutai ha anche messo insieme un team di consulenti scientifici che sono noti ricercatori di AI: Yein Choi, Yann LeCun (francese di origine) e Bernhard Schölkopf. Questi superesperti si limiteranno a controllare il lavoro globale una o due volte l’anno e a fornire i loro pareri.
Kyutai come OpenAI?
Uno dei motivi per cui Kyutai pensa di poter convincere alcuni ricercatori a unirsi al suo laboratorio è la possibilità di pubblicare articoli di ricerca.
“Purtroppo, le grandi aziende tecnologiche tollerano sempre meno le pubblicazioni scientifiche. Al di là dell’ego dei ricercatori, questo aiuta a far progredire la ricerca e a contribuire al bene comune”, ha dichiarato Niel durante la conferenza stampa.
Non si tratta del primo laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale “aperto”. OpenAI, come indica il nome, è nato come ente non profit e solo di recente è passato a una struttura aziendale più tradizionale, dopo avere ottenuto cospicui finanziamenti da Microsoft.
Anche i modelli di Kyutai saranno open source, ma i ricercatori descrivono il loro lavoro come “scienza aperta”. Essi hanno in programma di rilasciare modelli open-source, ma anche il codice sorgente dell’addestramento e i dati che spiegano come sono stati creati questi modelli.
Sarà interessante vedere se un laboratorio di ricerca sarà più efficiente nel rilasciare foundation model rispetto alle aziende private e come queste ultime sfrutteranno il lavoro di Kyutai per applicazioni commerciali.
Il messaggio di Macron
“Anch’io credo molto nell’open source e dobbiamo trasformarlo in una risorsa francese”, ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron in un messaggio video preregistrato durante la conferenza.
Macron ha anche colto l’occasione per definire e difendere la posizione della Francia sulla legge europea sull’AI, affermando che i casi d’uso dovrebbero essere regolamentati, non i creatori di modelli. La Francia ha fatto pressioni per indebolire la legge sull’AI nei triloghi, i negoziati tra le tre principali istanze europee, il Parlamento, la Commissione e il Consiglio.
“La regolamentazione non è nemica dell’innovazione, al contrario. Non si tratta di definire dei buoni modelli, ma dobbiamo garantire che i servizi messi a disposizione dei nostri cittadini siano sicuri per loro, per gli altri attori economici e per la nostra democrazia”, ha detto Macron.