Si parla di Augmented Reality al LiveWorx 2018 di Boston, occasione per PTC di rafforzare la sua strategia, grazie anche alle alleanze strette con Microsoft e Rockwell Automation
La realtà aumentata (Augmented Reality) è diventata uno dei business più promettenti per PTC, storico nome del mondo PLM, che con questa tecnologia punta a inseguire il boom dell’Industria 4.0. La conferma di questa strategia si è avuta in occasione #Livework 2018, l’evento globale organizzato da PTC a Boston, alla presenza di circa 6.000 partecipanti tra aziende partner e clienti. La progressiva convergenza tra mondo fisico e digitale a cui stanno assistendo i clienti del gruppo, ha spinto PTC ad allargare il proprio raggio d’azione, guardando sempre di più allo smart manufacturing come vero e proprio cuore della sua strategia di mercato.
L’obiettivo della nuova PTC, ha perciò spiegato in apertura di #Livework il ceo e presidente Jim Heppelmann è quello di aiutare le aziende utenti a cavalcare questa profonda trasformazione, tanto che ora l’acronimo del gruppo dovrebbe essere interpretato come Prepare To Change. In questa direzione va senz’altro una delle partnership più importanti annunciate a Boston, quella con Microsoft: una alleanza che interessa il mondo cloud (Azure), l’ERP di Microsoft Dynamics e, soprattutto, il mondo della Augmented Reality con Hololens.
Obiettivo: ridurre la distanza cognitiva
Ed è proprio su questo ultimo aspetto che a LiveWorx si sono viste le dimostrazioni più interessanti di una partnership che è già operativa sul campo già da qualche tempo: l’uso dei visori ottici Microsoft, combinati con le piattaforme software PTC, consente agli addetti di assemblare i prodotti nel modo giù corretto ed efficiente, con vantaggi in termini di efficienza che possono arrivare al 40%. Una partnership, ha però chiarito ad Ai4business Paolo Delnevo, Vice President of Sales di PTC Italia, non deve essere intesa come esclusiva: «I wearable sono in continuo divenire, gli stessi Hololens non hanno l’ambizione di essere un prodotto di commercio ma un progetto di studio. Dunque utilizziamo visori di tante realtà, di startup americane e non solo, si tratta d’altronde di un ambito in evoluzione continua». Si tratta, comunque, di un’ulteriore conferma di quanto il mondo della realtà aumentata sua diventato importante per PTC, che ha cominciato ad approcciare questo mercato già 36 mesi fa, acquisendo una serie di società e, per certi versi, anticipando la concorrenza e gli stessi trend di mercato. Conferma Delnevo: «Quello della realtà aumentata è un trend che stiamo affrontando con grande entusiasmo, perché arriva come richiesta da parte delle aziende. Che hanno la necessità di colmare il gap esistente tra fisico e digitale: l’Augmented Reality è una tecnologia che consente all’uomo tutto questo, arricchendo di informazioni digitali il fisico e permettendo di ridurre la cosiddetta distanza cognitiva».
Augmented Reality, un’evoluzione necessaria
Vero è che di Virtual e Augmented Reality si parla da tantissimo tempo, ma c’è qualcosa che sta permettendo alla AR di spiccare il volo: «La differenza fondamentale rispetto al passato la fa la capacità di connettersi con gli altri sistemi e di reperire così informazioni e dati sempre aggiornati. Che oggi sono molto più fruibili rispetto al passato. Quello che poi sta ulteriormente facendo la differenza sono le informazioni che arrivano dagli stessi sensori e permettono di fare machine learning, predictive analytics e prevedere eventuali trend negativi all’interno dei sistemi», spiega Fabrizio Ferro, Director Presales di PTC Italia. Questo non significa però che l’evoluzione della AR sia completata: la fruizione di questa tecnologia, in particolare in ambito industriale, passa da un miglioramento dei dispositivi fisici. Che per essere utilizzati veramente ovunque dovranno diventare più leggeri e meno ingombranti. La riflessione dei manager PTC, infatti, è che attualmente l’applicazione in ambito industriale sia ancora spesso frenata dalla presenza di regole di sicurezza, che rendono complicato ai dipendenti indossare degli strumenti che possono magari limitare le tradizionali capacità di vista e ascolto.
Un piano di crescita aggressivo
Questo spiega perché l’importanza della AR sia sostanzialmente agli inizi: «In Italia abbiamo un piano aggressivo, vogliamo giocare ruolo da leader nei prossimi 24-36 mesi, ma anche a livello corporate abbiamo delle ambizioni importanti, con un piano ben definito al 2023. Al momento l’area che fa riferimento al mondo IoT -Ar è attorno al 10% del valore delle product line e anche in Italia siamo abbastanza allineati a questa percentuale. Ma negli ultimi 12 mesi ci sono stati una serie di progetti reali e in queste ore stiamo chiudendo dei contratti estremamente importanti», conclude Delnevo. A rafforzare ulteriormente il pacchetto di offerta di PTC in questo campo c’è Waypoint Labs, una startup del MIT di Boston che, come si può vedere in questo video, è in grado di fornire un aiuto prezioso per tutti quei lavoratori manuali impegnati in attività ad alta precisione.