ANALISI

Recruitment: i cacciatori di teste invitano i candidati a usare l’AI



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Mentre le aziende internazionali incoraggiano l’uso di strumenti AI per redigere CV, avvertono anche sui rischi di un uso improprio. Secondo una ricerca Randstad, circa il 57% dei lavoratori della Gen Z utilizza l’AI per scrivere domande di lavoro, CV e lettere di presentazione

Pubblicato il 14 nov 2024



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I reclutatori stanno esortando i candidati a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per candidarsi ai ruoli, segnalando una crescente accettazione della nuova tecnologia tra i datori di lavoro. Diverse grandi aziende internazionali di reclutamento hanno iniziato a offrire strumenti AI ai candidati, suggerendo che utilizzarli per scrivere CV, redigere lettere di presentazione e fare ricerche sulle offerte di lavoro aiuterà una gamma più ampia di candidati a mostrare le proprie competenze.

James Barrett, amministratore delegato di Michael Page Technology, afferma che l’azienda è “ben avviata nel percorso di utilizzo consolidato dell’AI” nei suoi processi di reclutamento e che è “importante che i candidati si adattino di conseguenza”.


Gli strumenti AI e il supporto ai candidati

Strumenti come quelli offerti da Stepstone e LinkedIn stanno diventando parte integrante della ricerca di lavoro.

Stepstone fornisce ai candidati un tool che crea lettere di presentazione a partire da un CV e una descrizione del lavoro, mentre LinkedIn offre un tool AI che valuta l’idoneità degli utenti per i lavori basandosi su competenze ed esperienze. Questi strumenti rispondono anche all’uso delle tecnologie di screening AI da parte dei reclutatori, con generatori di CV progettati per “superare facilmente le scansioni ATS”, riferendosi al software di screening integrato nei sistemi di tracciamento delle candidature.

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L’impatto generazionale e l’utilizzo diffuso

I dati dei sondaggi indicano che una parte significativa dei candidati sta già utilizzando l’AI. Secondo una ricerca pubblicata da Randstad, circa il 57% dei lavoratori della Gen Z utilizza l’AI per scrivere domande di lavoro, CV e lettere di presentazione. Per i millennial la cifra è del 40%, per la Gen X del 21% e per i baby boomers del 13%.


Nonostante i vantaggi, i candidati devono trovare un equilibrio tra l’uso dell’AI e l’autenticità delle loro candidature. Amanda Whicher di Hays sottolinea l’importanza di adattare il contenuto generato dall’AI all’esperienza personale e di regolare il linguaggio per riflettere il proprio stile. Michael Stull di Manpower Group avverte i candidati di evitare l’uso dell’AI nelle valutazioni o di rappresentare erroneamente le proprie capacità. Dettmers di Stepstone sottolinea l’importanza di sistemi AI responsabili che non spingano i candidati a esagerare le loro competenze.

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