L’intelligenza artificiale è un tema di grande rilievo scientifico e di rilevanza crescente per lo sviluppo del Paese e il nuovo mercato del lavoro. Sono in continua crescita i settori economici e gli ambiti professionali che richiedono competenze avanzate e specialistiche in questo ambito. Alla luce di questo, le Università di Milano-Bicocca, Milano Statale e di Pavia hanno creato una sinergia che ha permesso la nascita di un nuovo corso di laurea triennale in intelligenza artificiale: il Bachelor of Science in Artificial Intelligence.
Recentemente approvato in via definitiva dal Consiglio Universitario Nazionale, sarà attivo dall’anno accademico 2021/2022 e avrà sede amministrativa a Pavia. Le lezioni si terranno in tutti e tre gli Atenei. Sarà un corso innovativo e di eccellenza, a vocazione internazionale e interateneo, unico in Italia che mette in linea i tre atenei con le migliori università del mondo (tra cui Amsterdam, Monaco, Berlino, Oxford, MIT, Harvard, Imperial College London, Columbia University, Stanford) che già offrono percorsi formativi avanzati in questa materia.
L’innovazione, per essere tale, non può che essere interdisciplinare, nascere dalla riconfigurazione dei saperi e dal completo superamento dei tradizionali steccati tra aree del sapere. L’artificial intelligence, focus principale di questo corso, è intesa come una famiglia di discipline legate dall’obiettivo generale di contribuire a migliorare la qualità della vita. Il corso è affidato a docenti dei tre atenei, in rappresentanza di ambiti che spaziano dall’ingegneria alla fisica, dall’informatica alla filosofia, dalla statistica alla matematica, dal diritto alla psicologia, dalle neuroscienze alla logica.
Nasce l’esperto in intelligenza artificiale
L’AI è una tematica cruciale per la ricerca, la società e l’economia ed è destinata a diventare sempre più centrale negli scenari futuri. Il corso ha l’obiettivo di formare nuove figure professionali che siano inserite nel mondo scientifico e nel mercato del lavoro internazionale e che siano in grado di accompagnare imprese private o istituzioni pubbliche nella svolta tecnologica caratterizzata dallo sviluppo di strumenti avanzati di automazione e di interazione uomo – macchina dal comportamento intelligente. Nascerà la figura di “esperto in intelligenza artificiale” con conoscenze e competenze distinte da quelle del tipico laureato in informatica, in ingegneria informatica o in data science. Quattro i profili professionali, per rispondere alle esigenze di innovazione del settore pubblico e privato: gestione della conoscenza nella comunicazione e nel marketing, applicazione ai processi manifatturieri intelligenti, interazione uomo-ambiente, applicazioni a modelli matematici e tecnologie fisiche.
Università Statale di Milano
Università: il primo passo verso una offerta completa
Il corso punta a creare un ambiente di studio internazionale grazie alla partecipazione di studenti provenienti da altri paesi. Partirà nell’anno accademico 2021-2022, sarà a numero programmato con 180 posti disponibili di cui 30 riservati a cittadini extra UE. Gli studenti verranno selezionati attraverso un test d’ingresso. Le lezioni saranno interamente in lingua inglese, sarà richiesta una certificazione almeno pari al livello B2. La formazione sarà completata da attività di laboratorio oppure da uno stage in università, aziende o enti di ricerca, con l’obiettivo di affinare ulteriormente la capacità degli studenti di applicare le conoscenze acquisite nel corso per risolvere problemi teorici, metodologici, tecnici o applicativi.
L’istituzione di questo corso di laurea è intesa come il primo passo verso la realizzazione, a partire dal 2022, di un percorso più completo che comprenderà anche almeno un corso di laurea magistrale, al fine di offrire ai laureati l’opportunità di una formazione più approfondita con obiettivi più specifici.
I commenti dei Rettori delle tre università
Commenta così la Rettrice dell’Università di Milano Bicocca, Giovanna Iannantuoni: «Questo corso di laurea è la migliore risposta che le Università, unendo le forze, possano dare a una esigenza ormai già matura. L’intelligenza artificiale è una realtà sempre più presente in svariati ambiti, dal marketing alla medicina. Per questo occorre formare professionisti in grado di muoversi in tutti i molteplici campi in cui trova applicazione. Un requisito che è garantito dall’impostazione interdisciplinare del corso che, insieme al suo respiro internazionale, apre ai futuri laureati un ampio ventaglio di opportunità occupazionali».
Il Rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini, aggiunge: «Questa collaborazione, avviata lo scorso anno in un momento senza dubbio particolare, ha il senso, non solo simbolico, di una ripresa che guarda al futuro con energia e determinazione, mettendo al servizio dell’innovazione delle professioni e del sistema economico del nostro territorio la ricca multidisciplinarietà che caratterizza i nostri Atenei, chiave metodologica essenziale per interpretare la complessità delle sfide che ci attendono».
Il Rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto, si dice «particolarmente contento di annunciare questo nuovo corso di Laurea inter-Ateneo che si propone di rispondere alle esigenze degli studenti internazionali ed europei in particolare. Oggi avviamo il corso di Laurea triennale in intelligenza artificiale, mettendo a fattor comune le competenze degli Atenei di Milano Bicocca, Milano Statale e Pavia. Formeremo quattro diversi profili pronti per il mondo del lavoro o per un approfondimento attraverso corsi di laurea magistrale dedicati, a cui stiamo attualmente lavorando».
Conclusioni
Dopo tanti anni di lauree brevi, che servono a formare dei discreti tecnici specializzati alla moda dei vecchi istituti industriali, ma niente di più; dopo varie riforme universitarie prive di reale innovazione, l’Università di Pavia accende un barlume di speranza tracciando la via corretta per una seria formazione in intelligenza artificiale. Per ben riuscire, infatti, tante sono le skills necessarie, non condensabili in un unico insegnamento. Ci vuole un corso di laurea per amalgamare insegnamenti di ingegneria, fisica, matematica, psicologia, informatica, controlli automatici, ricerca operativa, statistica e calcolo delle probabilità, logica formale. E al crocevia di tutte queste discipline che si situa l’intelligenza artificiale e non basta un esame per condensarla. Speriamo che l’esempio virtuoso varato sia seguito da altre università. Intanto, un plauso alle tre università lombarde.