SURVEY GEA DIGITAL

Un’azienda italiana su tre ha sviluppato soluzioni di AI



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Molti progetti, però, sono ancora in fase prototipale. Ecco i risultati di una survey condotta da GEA Digital. Emerge la necessità di una guida interna per sfruttare appieno il potenziale dell’AI, poiché la conoscenza delle aziende si limita spesso ai concetti di base

Pubblicato il 13 nov 2024



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Un terzo delle imprese italiane ha già adottato l’intelligenza artificiale ma manca la guida interna. Lo affermano i dati dell’Annual Business Forum di GEA dal titolo “Intelligenza artificiale: sfida aziendale o di sistema” presentati a Milano l’8 novembre 2024. In Italia un’azienda su tre ha sviluppato soluzioni di intelligenza artificiale, anche se tra le implementazioni già adottate la maggior parte si trova ancora in fase prototipale: è questo il dato principale emerso nell’Annual Business Forum di GEA – Consulenti di direzione.

Lo stato dell’arte dell’AI secondo GEA Digital

“I dati della survey sullo stato dell’arte dell’IA nelle aziende italiane, condotta da GEA Digital – business unit di GEA dedicata alla trasformazione digitale – su un campione di 254 imprese italiane di diversi settori e dimensioni, evidenziano una conoscenza ancora poco matura dell’IA.”

Le aziende conoscono i concetti base, ma la loro preparazione si riduce notevolmente sui temi più avanzati.

“Nonostante l’interesse crescente, la mancanza di competenze interne e di una guida strategica rappresenta un ostacolo significativo.”

Le imprese italiane devono affrontare la sfida di integrare l’AI nei loro processi operativi quotidiani, sfruttando le opportunità offerte dalla tecnologia per migliorare l’efficienza e la competitività.

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“È fisiologico che solo poche imprese abbiano già implementato soluzioni di questo tipo, poiché si tratta di una tecnologia relativamente giovane. Tuttavia, considerando la rapidità con la quale procede il suo sviluppo, è importante non trascurarne le possibili ricadute, per non ritrovarsi, a distanza di poco tempo, non allineati con il processo di adozione rispetto ai diretti concorrenti, rischiando così di perdere vantaggio competitivo”, commenta Tito Zavanella, presidente di GEA – Consulenti di direzione.

Per trasformare la cultura aziendale diventa dunque fondamentale investire in formazione, ma dalla ricerca di GEA emerge come solo il 35% delle aziende stia investendo in questo tipo di formazione, fattore cruciale per creare un contesto culturale favorevole, superando le resistenze al cambiamento.

Un altro elemento fondamentale che emerge dalla ricerca è la necessità di pensiero critico (90%) – ovvero alla capacità di sapere mettere in discussione lo status quo – e di visione strategica (65%), per includere nel piano di sviluppo e di crescita dell’azienda l’elemento trasformativo della AI.

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Conclusioni

“In conclusione, l’adozione dell’intelligenza artificiale in Italia è in crescita, ma per trasformare le potenzialità in realtà tangibili, le aziende devono investire in formazione e sviluppo delle competenze.”

La guida interna è cruciale per garantire che le soluzioni di AI siano implementate efficacemente e portino benefici concreti.

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