Intelligenza Artificiale, robotica, connessioni neurali. Il 2017 è stato l’anno in cui le macchine si sono dotate di una intelligenza sempre più profonda creando una connessione sempre più naturale con noi esseri umani.
Ripercorriamo alcune delle “tracce di futuro” in ambito tecnologico grazie al contributo dell’associazione non-profit VISIONARI.
TECNOLOGIA QUANTISTICA E HARDWARE DNA
I traguardi raggiunti nel campo della fisica quantistica iniziano a produrre artefatti pratici. Un prototipo di gravitometro è stato progettato da un team di ricercatori inglesi, per svariate applicazioni quali la rilevazione di gas e petrolio nel sottosuolo, o il potenziamento dei dispositivi GPS. Esperimenti cinesi sul teletrasporto quantico hanno distrutto ogni record precedente e fanno pensare ora ad una nuova era per la cybersicurezza.
Google ha annunciato un traguardo sostanziale per il computer quantistico, con la promessa di un processore a 49 qbits. Intanto è stato proprio un computer quantistico dell’IBM ad avere simulato correttamente alcune molecole: l’avvento di questa nuova generazione di computer permetterà di sintetizzare medicinali sempre più efficaci.
E restando nell’informatica, il DNA è diventato oggetto d’interesse proprio in questo campo: Microsoft ha rivelato il proprio piano per aggiungere un sistema di memoria su DNA al suo Cloud.
CONNESSIONE UOMO-MACCHINA
Se è vero che i robot ci ruberanno il lavoro, è altrettanto vero che l’umanità si sta avvicinando ad una sempre più probabile ibridazione robotica. Quest’anno abbiamo visto la costruzione di nuovi esoscheletri per alleviare i lavoratori umani da fatiche e rischio di infortuni, così come la creazione di un ambiente di lavoro in VR per permettere ad operatori umani di gestire macchine da remoto.
Nuove protesi per gli arti perduti consentono il controllo dei movimenti con impulsi cerebrali; tra esse, una mano artificiale dell’Università dello Utah è stata in grado di restituire al portatore più di 100 sensazioni tattili. Un’interfaccia cervello-computer ha permesso a persone paralizzate di comporre musica in Austria.
Facebook ha rivelato di stare lavorando ad un sistema per condividere digitalmente i pensieri, mentre Elon Musk ha presentato al mondo la sua nuova Neuralink, startup con cui vuole creare la prima vera interfaccia cervello-computer.
LE MACCHINE COME NOI
Le AI hanno fatto enormi progressi, e si apprestano a raggiungere livello di profondità intellettiva davvero futuribili. Grazie a miglioramenti delle reti neurali e dei modelli di machine learning, il 2017 ha dato il benvenuto ad intelligenze artificiali in grado di prevedere i verdetti dei tribunali, scrivere storie dell’orrore e comporre musica originale, analizzare immagini provenienti dallo Spazio profondo, prevedere malfunzionamenti cardiaci, svolgere il censimento di interi quartieri semplicemente navigando su Google Maps, imparare da autodidatta come giocare a giochi di strategia e battere così qualsiasi campione umano.
Con lo sviluppo delle AI in sistemi sempre più profondamente simili al cervello umano, comprendiamo via via come esso funzioni. Forse presto avremo nuovi esseri senzienti con cui condividere la vita di tutti i giorni. Esseri come Ava, l’umano digitale capace di empatia progettato da Autodesk, o Sophia, il primo robot ad avere ottenuto la cittadinanza Saudita.
*VISIONARI è un’associazione non-profit che promuove l’utilizzo responsabile di scienza e tecnologia per il miglioramento della società. Per diventare socio, partecipare ad eventi e attività, fare una donazione, visitare il sito: https://visionari.org