Una Data Experience moderna puntando su storage in cloud e intelligenza artificiale e machine learning per dare ai dati il massimo valore di business. Può essere riassunta così la strategia di posizionamento di Pure Storage rimarcata in più occasioni durante la recente convention annuale, Pure Accelerate.
In occasione della conferenza annuale dedicata a partner e clienti, svoltasi a Austin in Texas dal 15 al 18 settembre, Pure Storage ha rilasciato una serie di annunci che introducono diverse novità al portfolio Pure as-a-Service (un portfolio di soluzioni integrate che consente al cliente di scegliere il proprio modello di business, CAPEX o OPEX), offrendo completa flessibilità tra soluzioni cloud e on-premise, per aiutare le aziende a costruire un cloud ibrido, accelerare la transizione verso architetture dati veloci e consolidate e trarre valore da AI e analytics, consentendo al contempo ai clienti un rapido ripristino in caso di interruzioni IT.
«I clienti sono consapevoli che investire in innovazione significa investire nel proprio futuro. Desiderano servizi che evolvono e cambiano al passo con loro. Abbiamo recepito che la semplicità d’uso, l’interoperabilità e un chiaro percorso di upgrade determinano una rilevanza strategica a lungo termine», ha commentato Charles Giancarlo, CEO di Pure Storage. «Abbiamo iniziato una rivoluzione nel settore con il nostro modello Evergreen. Ora, continuiamo a realizzare la visione di una Data Experience moderna, di storage disponibile as-a-service che consente ai clienti di estrarre il massimo valore dai dati riducendo al contempo costi e complessità».
Data Experience semplice, lineare e sostenibile: le tecnologie “attorno al dato”
Pure Storage fornisce una Data Experience semplice, con servizi storage API-defined, strumenti di gestione e actionable analytics, lineare poiché i servizi storage gestiscono qualsiasi protocollo, tier e cloud multipli in un unico ambiente, e sostenibile, in quanto i clienti acquistano solo ciò di cui hanno bisogno e possono accedere ad upgrade innovativi senza alcun problema o interruzione.
I clienti di Pure Storage sfruttano già queste tecnologie per realizzare il consolidamento dei data center, costruire architetture multi-cloud, eseguire servizi ad alta disponibilità e creare una base di analytics sulla quale costruire lo sviluppo moderno dell’intera azienda.
I CIO puntano all’efficienza e all’agilità, e per questo si affidano sempre più a modelli as-a-service. Secondo una ricerca IDC il 58% delle aziende IT preferisce la modalità as-a-service rispetto a opzioni CAPEX e leasing. Nei prossimi tre anni, quasi il 60% delle infrastrutture IT Cloud saranno utilizzate as-a-service, in crescita rispetto al 50% odierno.
Un mercato dove Pure Storage intende giocare la partita da player di riferimento. Lo testimoniano alcuni tra gli annunci più importanti fatti al Pure Accelerate:
- estensioni al portfolio dei Cloud Data Services, disegnate per supportare i clienti nell’adozione del cloud ibrido e consentono la migrazione di applicazioni da e per Amazon Web Services (AWS) con una minima reingegnerizzazione delle architetture e permettono ai clienti di beneficiare della convenienza del cloud pubblico per ogni caso d’uso.
- No cold data: l’espansione della linea di prodotti Pure Storage FlashArray consente ai clienti un’esperienza di gestione dei dati moderna con flash basata su tecnologia NVMe attraverso tutto lo stack, senza compromessi.
- nuovo pacchetto di funzionalità offerto all’interno di Pure1 per velocizzare i tempi di analisi negli ambienti VM, VM Analytics Pro. È sufficiente che i clienti colleghino il software al proprio ambiente e Pure Storage si occuperà di tracciare l’infrastruttura per rilevare possibili malfunzionamenti risolvendoli in modo efficiente e intelligente. Report dettagliati forniranno informazioni olistiche e suggerimenti, segnalando ai clienti se un ambiente è conforme alle best practice.