Red Hat e la casa madre IBM hanno svelato i piani per portare NLP sulla piattaforma di automazione IT open source Ansible. Soprannominato Project Wisdom, lo strumento NLP è studiato per eseguire attività come la programmazione automatizzata, essenzialmente è uno strumento di codifica.
Ecco come funziona: un utente inserisce un comando come semplice frase in inglese. Lo strumento analizza quindi la frase e crea il flusso di lavoro di automazione richiesto, fornito come un Playbook Ansible, che può essere utilizzato per automatizzare le attività IT.
Project Wisdom non è il primo sistema di codifica basato sull’intelligenza artificiale. Tra i più importanti ci sono Codex di OpenAI e Copilot di GitHub, ma sono disponibili anche TiCoder, Tabnine, Kite, IntelliCode e PyCharm.
Project Wisdom: contro la complessità dell’IT nelle aziende che adottano il cloud ibrido
Tuttavia, secondo i team dietro Project Wisdom, quest’ultima soluzione differisce dagli strumenti dei suoi rivali in quanto “non si concentra sullo sviluppo di applicazioni; invece, il progetto si concentra sull’affrontare l’aumento della complessità nell’IT aziendale man mano che cresce l’adozione del cloud ibrido”.
“Project Wisdom intende colmare il divario tra il codice YAML Ansible e il linguaggio umano, in modo che gli utenti possano utilizzare un inglese semplice per generare contenuti di automazione sintatticamente corretti e funzionali”, si legge in un annuncio.
Citando i dati di IDC, IBM e Red Hat dichiarano che entro il 2026, l’85% delle aziende combinerà le competenze umane con AI, ML e NLP per “aumentare la lungimiranza in tutta l’organizzazione”.
Project Wisdom potrebbe “consentire a un amministratore di sistema che in genere fornisce servizi locali di raggiungere domini diversi per creare, configurare e operare in altri ambienti utilizzando il linguaggio naturale per generare istruzioni per il playbook”.
Chris Wright, CTO e Senior Vice President of Global Engineering di Red Hat, ha dichiarato che Project Wisdom può “ridurre la barriera all’ingresso, affrontare le crescenti lacune di competenze e abbattere i silos a livello di organizzazione per reinventare il lavoro nel mondo aziendale”.